Eccoci qui al funerale e speriamo alla seppellitura della Forest Oil Corporation, quelli che volevano trivellare Bomba.
Inizia tutto verso la fine del 2014, quando la Forest Oil, piegata in due da debiti, affari andati a male, e dal crollo del prezzo del petrolio, decise di unire le sue forze con la Sabine Oil & Gas Corporation, che non stava messa cosi bene neanche lei. Magari pensavano che pur zoppicando tutte e due, in qualche modo potessero risollevarsi assieme. La Sabine Oil assorbi' la Forest Oil.
Ma il matrimonio fra le due non e' stato sufficiente a superare la tempesta, e cosi a Luglio del 2015 anche la Sabine Oil si e' arresa e ha chiesto che le venisse applicata la cosiddetta protezione della Chapter 11 -- e cioe' un periodo di protezione dai creditori che si da a compagnie in difficolta' per darle modo di riorganizzarsi. E' una sorta di coma indotto prima della bancarotta finale. Qualche volta le ditte riescono a riorganizzarsi sotto questo Chapter 11, altre volte no.
In questi otto mesi del 2015 la Sabine fusasi con la Forest ha venduto concessioni, tagliato le spese e i salari, ma non ci sono riusciti:
“Given the severity of the current market conditions and their impact on the company’s cash flow situation, the company has been unable to right-size its balance sheet through cost-cutting and self-help measures alone”
scrive il Chief Financial Officer Michael Magilton. La Sabine ha dichiarato di avere 2.5 miliardi di dollari in concessioni e proprieta', e 2.9 in debiti.
E' interessante pure capire come sono arrivati fin qui. La Sabine a un certo punto ha *denunciato* alcuni investitori che giocavano con le loro sorti e la causa e' ancora aperta.
Infatti, grazie ad alcuni investitori, la fusione fra la Forest Oil e la Sabine Oil ha avuto dei ritardi, che hanno fatto si che alcune delle concessioni perdessero valore. Fu annunciata gia' nel Maggio 2014 e invece venne eseguita soloa Dicembre 2014. Perche' gli investitori hanno fatto questo? Perche' nello stesso tempo questi simpaticoni degli investitori stavano anche *scommettendo* che la fusione fallisse. Cioe' avevano tutto l'interesse speculativo a che la fusione fra la Sabine e la Forest andasse a male. Allo stesso tempo, visto che hanno tasche profonde gli investitori hanno anche comprato azioni della Forest Oil e della Sabine Oil, in modo da poter controllare le tempestiche della fusione e mettere lo zampino fra le ruote.
Simpatici questi investitori, eh? Ma dopotutto sono petrolieri, e come sempre, chi la fa l'aspetti. Personalmente considerato il trattamento che la Forest Oil ha riservato a Bomba non provo alcun dispiacere.
Nel frattempo, messa in standyby la fusione, il prezzo del petrolio continuava a calare e ogni giorno perso era un passo in piu' verso il fallimento, cosicche' quando la fusione Forest-Sabine finalmente c'e' stata, e' stato troppo tardi.
Sic transit gloria della Forest Oil, fondata con cotanta speranza nel 1916 in Pennsylvania e quotata in borsa dal
1969. La Sabine Oil invece con uffici ad Houston e' stata fondata nel 2007.
Adios.
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