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Friday, August 7, 2015

Approvato il decreto Ombrina -- pensieri e rabbia. D'Alfonso, quanto purgatorio.



Fa male al cuore leggerlo.

Il decreto che approva Ombrina e' stato finalmente pubblicato. Non ho la forza emotiva di leggerlo. Sono le nove di mattina e sono a Santa Barbara, al KITP. Il Kavli Institute for Theoretical Physics. Kavli era un immigrato norvegese, diventato un riccone dopo avere sviluppato dei sensori che ha venduto alla General Electric. Ha donato tutto, o quasi, il suo patrimonio in cause di scienza, fra cui la fondazione di questo istituto. E' morto qualche anno fa. Un riccone che regala i suoi soldi agli scienziati -- proprio come in Italia, vero?

Siamo sul mare. Mi alzo la mattina, e vedo l'oceano blu, le palme, il cielo chiaro. E' una California diversa da Los Angeles. Piu' calma, riflessiva quasi, meno frettolosa, piu' conservatrice. Mi piace stare qui per un po. Lo scoppio di Maggio e' a una decina di miglia da qui. Ci andro' un giorno a fare le foto. Voglio andare a tagliarmi i capelli nello stesso posto lungo State Street che ho scoperto l'anno scorso. Voglio tornare da French Press. Voglio andare a correre nel percorso che porta al mare. Voglio tornare a vedere i pescatori dal molo nell'oceano. Voglio tornare al ristorante vietnamita su Isla Vista. Non vedo l'ora che arrivi Barbara a trovarmi. Queste erano le cose a cui volevo pensare. Quest'anno come l'anno scorso.

Anche l'anno scorso avevo pensato che sarebbe stato un mese di calma, dopo i viaggi, e dopo Pierluigi. E invece no. Non c'e' pace. Non ce n'era l'anno scorso, non ce n'e' quest'anno.

Ripenso all'anno scorso, il 2014. Quell'intelligentone di Giovanni Legnini, il cuor di leone d'Abruzzo due anni prima, nel 2012, da una stanza d'albergo a San Diego, mi aveva assicurato che questa panzana dell'AIA, sarebbe stato il modo sicuro e certo per fermare Ombrina. E invece nientaffatto. Lui -- da sottosegretario allo sviluppo economico -- non aveva voluto fare niente per turbare le tranquille acque dei palazzi romani per salvare quelle d'Abruzzo. E cosi, invece di trovare un no definitivo, trovo' l'escamotage dell'AIA. E cioe' rimandiamo il problema a qualche anno, tanto lui chissa' dove sarebbe stato fra due anni. E infatti nel 2014 non c'era piu'. Sparito. Ombrina non era piu' nei suoi pensieri.

E cosi la patata bollente dello scrivere osservazioni -- e di coordinarle con mezza Italia -- e' toccata a me.  Altro che mare di Santa Barbara. Sono stata due settimane attaccata all'email con gli eroici Assunta, Francesco, Iolanda, Massimo e Ilaria a mandare testi, a scrivere, a implorare la gente di mandarle. Ovviamente c'e' stato il boicottaggio di tutti quegli altri ciarlatani che pensando di essere meglio di me, hanno deciso che non gli tangeva. Ricopiano e scimmiottano, ma quando si tratta di fare cose buone scompaiono.  Che gentaglia. E va bene. Dopo due settimane bombardiamo il ministero. Arrivano lettere dallo Yemen, dalla Germania, da New York, dall'Australia. Tutti in qualche modo miei amici o colleghi di petrolio.

Il sole 24 Ore ci fa un articolo.

D'Alfonso si e' insediato da pochi mesi. I giochi sono ancora aperti.

Il nostro beneamato Luciano ha il tempo per fare tante cose. Ha il tempo per parlare con Renzi, per parlare con Galetti, per fare approvare in fretta il parco della costa teatina, per andare su RAIUNO a dire di essere contrario ad Ombrina, per FARE.

Invece non fa. Non partecipa, non organizza. Manda i suoi sottoposti agli incontri. E quel che fa e' solo di facciata. Firma il roboante "manifesto di Termoli" mentre gli approvano le trivelle a San Vito Marina. Come dire: ora che questo manifesto di Termoli arriva, abbiamo gia' trivellato tutto l'Adriatico.

L'ultimo affronto e' stato l'incontro del 29 Luglio 2015, il giorno prima che partissi per l'America. Ci sono andata solo per affetto verso gli altri attivisti. Si e' parlato dei massimi sistemi, l'assessore all'ambiente dice davanti a tutti che nei ricorsi al TAR usano i testi del mio blog "messi liberamente a disposizione", parlano del convegno contro l'airgun a San Salvo. Arriva pure l'sms di D'Alfonso che mi saluta in particolare e che si scusa perche' e' in "vacanza".

Chissa' dove sta la mia vacanza.

Chiedo ripetutamente di Ombrina. E' tutto vago. Non si sa.  Ecco, ora si sa, D'Alfonso va in vacanza e al ministero scrivono i decreti approvativi.

E questa mattina, ecco il risultato di cotanta leadership.
Qualche giornalista andra' a chiedergli qualcosa? 

Io so solo che nessuno mette le FPSO cosi vicine a riva.

I think I should go to the beach now.















2 comments:

Unknown said...

Buongiorno Signora D'Orsogna, mi ricordo di Lei dalla battaglia nel 2007 con cui fermammo il centro oli, e stata e continua a rivelarsi una persona straordinaria nel suo impegno per questa sventurata e dormiente regione. Nonostante le manifestazioni sono andati avanti... penso che ora dovremmo organizzarci per andare a rompere le scatole aiMinisteri che hanno firmato, no? Finche manifestiamo qui nn ci vede nessuno... Grazie per il Suo impegno. La prego, non ci lasci. Continuiamo a collaborare, anche tramite Nuovo Senso Civico... non facciamoci anestetizzare dal dolore

maria rita said...

Cara Filomena, grazie. Purtroppo sono persona non grata al capo di Nuovo Senso Civico, Alessandro Lanci, che l'ha anche detto pubblicamente, a Tollo. E con parole molto meno eleganti di queste.