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Thursday, August 8, 2013

Colle dei Nidi - Medoilgas, Gas Plus, Petrorep



Gianni Chiodi, 2010

Chissa perche' queste decisioni si prendono sempre in periodi di vacanza.

Sul Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse del 31 Luglio 2013 viene infatti riportato il confermimento del titolo petrolifero "Colle dei Nidi" che interessa le citta' di Sant’Omero, Nereto, Corropoli, Tortoreto, Torano Nuovo e Controguerra.

La decisione e' datata 12 Luglio 2013 ed e' firmata da Franco Terlizzese, che pur facendo finta di essere un integerrimo ed imparziale funzionario ministeriale e' in realta' un profondo sostenitore dell'Italia ai buchi.

Ecco qui il decreto, a pagina 9







Ci sara' un pozzo esplorativo di 3500 metri che andra' perforato entro 36 mesi.

Per tutto questo, le ditte proponenti - la Gas Plus, Medoilgas e Petrorep - pagheranno allo stato 5 euro al chilometro quadrato.

Visto che sono circa 83 i kilometri quadrati, il conto e' presto fatto: 400 euro all'anno - da pagarsi anticipatamente pero' che sicuramente risolviamo cosi la crisi.

Che dire.

Beh, diciamo che intanto la famosa legge di Gianni Chiodi non e' servita a niente se siamo ancora qui con permessi per idrocarburi in zone di pregio agricolo e paesaggistico.

E ancora di meno e' servita la sua persona o il suo darsi da fare, semplicemente perche' il suo darsi da fare e' stato inesistente.

Gianni Chiodi non ha mosso un dito contro le trivelle, ed ha solo qualche volta parlato di cose che non sapeva, sparando numeri e promesse a casaccio. Lo sappiamo: e' un pappamolle a cui non interessa niente, nemmeno della sua provincia di origine.

Ma questo lo si sapeva gia', come pure si sapeva gia' della concessione Colle Dei Nidi. Io stessa ne parlai nel 2008 per la prima volta e sicuramente i progetti erano molto antecedenti quella data.

Ci sono stati quindi almeno 5 anni di tempo per protestare, ma la maggior parte della gente ha preferito dormire.

Ormai ne ho viste tante, ne ho sentite tante, ed una cosa mi e' chiara come il sole: i pozzi si sconfiggono solo con l'attivismo, incessante, quotidiano, diffuso, che non si addormenta nei periodi di calma, ma solo quando e' stata scritta la parola fine.

Si sconfiggono avendo il coraggio di prendere le posizioni scomode e fare le domande difficili, essere duri, antipatici se serve, e rompere le scatole, senza paura. La timidezza e lo "speriamo che" non portano lontano, e cosi pure l'aspettativa di usare il petrolio per farci carriere politiche o per la vanagloria.

E' stancante, lo so, anzi lo so fin troppo bene, ma non ci sono soluzioni diverse
che l'impegno quotidiano e sincero.

Perche' tutti i politici sono corsi a dire di no ad Ombrina e su Colle dei Nidi nessuno fiata?

Perche' su Ombrina sono anni che l'opinione pubblica li martella, e ci si scandalizza, la gente nei parla nei supermercati e nelle scuole, e ci sono ripetute forme di proteste e manifestazioni di fronte a cui e' impossibile far finta di niente, proprio come per il centro Oli a suo tempo.

Credete che ai politici interessa qualcosa del mare pulito o dei vigneti?

No.

A quelli interessa solo la real politik, e quindi occorre trasformare le battaglie ambientali in uno scandalo diffuso, di modo che questi ignoranti che ci governano abbiano paura di far brutta figura, di perdere consensi, di essere additati come quelli che distruggeranno la nazione.

E purtroppo, tutto questo attivismo di popolo per Colle dei Nidi non c'e' stato, come non c'e' stato gruppo, coesione, coscienza collettiva.

Un sacco di gente mi ha scritto all'ultimo minuto su questo argomento, ma la mia giornata e' fatta di 24 ore, come per tutti, ed io non ho bacchette magiche.

In Abruzzo c'e' tanto bisogno di gente che abbia coraggio di agire in modo continuato nel tempo e non sporadico: vogliono rimpicciolire i parchi, distruggere la riserva del Borsacchio, fare i buchi, gli inceneritori, le palazzine, e chi piu ne ha piu ne metta.

Occorre allora che tutti si diano da fare - ma non solo su Facebook, che quello e' troppo facile - ma nella vita vera, con spirito di umilta' e di servizio, ciascuno con la professionalita' che ha, con manifestazioni, mostre, concerti, incontri, scuole, domande difficili ai politici, rendendosi utili senza cercare ritorni personali.

Lo so che costa tempo, e bile di fegato, e che uno deve diventare qualcosa che non e', ma, come detto, non ci sono scorciatoie.




















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