L'integrità morale è un dovere costante
di tutti gli Associati e caratterizza i comportamenti di tutta l'Assomineraria.
Assomineraria, Presidente Claudio Descalzi
Infatti all'ENI la SEC Americana ha mollato la piu' grande multa
della storia per mazzette in Nigeria.
Bella integrita' morale.
Gli investimenti riguarderebbero lo sviluppo di giacimenti a terra ed a mare, soprattutto nelle regioni del Sud, con un'attenzione particolare alla Basilicata.
Proprio non ci riescono ad accettare che tutto
quello che hanno fatto in Basilicata e' stato IMMORALE
Hanno stilato una lista di perdite economiche PER LORO e non certo per il paese, hanno chiamato la legge Prestigiacomo "assurda", "punitiva", hanno detto che c'e' mancanza di base "razionale" e hanno detto che loro non hanno mai causato danni in 50 anni di attivita'.
Ma a chi la danno a bere? Ma cosa, trivelliamo sotto casa? Ma se un giorno si e un giorno no si sentono di perdite in mare, di scoppi, anche in Italia? E il Lambro, e la Haven, e Paguro, e i riversamenti a Taranto, e Rospo Mare?
Mangiano gli scordarelli questi qui?
Non una parola che sia una sull'ambiente in tutto il comunicato. Continuano a insistere che siamo "emotivi". Ma, io direi che invece siamo piu' che razionali. Ovunque ti giri le trivelle hanno portato danni, in Italia, nel mondo, e dunque per precauzione mettiamo una fascia di protezione, no? Questa e' razionalita' pura.
O che noi Californiani siamo emotivi e scemi? O sono scemi gli abitanti della Florida che mettono limiti di almeno 160km?
Adesso, nel Febbraio 2012 dicono ancora che questo decreto Prestigiacomo ha causato "seri problemi" A LORO e che vogliono porre rimedio ai "risvolti negativi".
Dicono ancora che c'e' stato un effetto drammaticamente negativo dovuto al decreto Prestigiacomo e che dobbiamo "valorizzare" le nostre riserve di petrolio e di gas (purtroppo per noi monnezza) per ridurre l'importazione di petrolio dall'estero.
Dicono che sono pronti a "migliorare la bilancia dei pagamenti, aumentare le entrate fiscali, rilanciare l'economia manifatturiera, investire ingenti risorse finanziarie" e chicca finale "aiutare il paese ad uscire dalla crisi".
Cioe' sono dei maghi.
Poi sparano numeri a casaccio. Il gruppo di Claudio Descalzi dice che sono pronti con:
12 miliardi di euro in impianti produttivi in 4 anni
70 mila posti di lavoro in 4 anni
40 milioni di euro di entrate allo stato in 20 anni
120 miliardi di euro di risparmio sulle bollette in 20 anni
Cioe' sono dei maghi, e dei santi pure!
Ma sui LORO guadagni neppure una parola!
Pero' dicono che pagano troppe tasse e che si deve "ridurre il carico fiscale". Ah, certo!
Aggiungono che abbiamo TROPPE aree protette in Italia e che questo portera' ad eccessivi costi PER LORO quando andranno a trivellare.
Se per caso le trivelle dovessero sorgere vicino ad aree protette, infatti c'era una proposta di legge per cui i petrolieri avrebbero dovuto pagare una tassa per il ripristino di tale aree protette dopo le devastazioni petrolifere.
Non sia mai!
Ma chi credono di essere? L'Italia e' NOSTRA e non di un gruppo di affaristi senza scrupoli.
Vorrei proprio sapere dove vanno al mare lorsignori Descalzi, Tannoia, Cavanna, Brun, e De Simone e piazzargli una bella piattaforma sotto il naso.
Che gente.
di tutti gli Associati e caratterizza i comportamenti di tutta l'Assomineraria.
Assomineraria, Presidente Claudio Descalzi
Infatti all'ENI la SEC Americana ha mollato la piu' grande multa
della storia per mazzette in Nigeria.
Bella integrita' morale.
Gli investimenti riguarderebbero lo sviluppo di giacimenti a terra ed a mare, soprattutto nelle regioni del Sud, con un'attenzione particolare alla Basilicata.
Proprio non ci riescono ad accettare che tutto
quello che hanno fatto in Basilicata e' stato IMMORALE
Quelli di Assomineraria non si arrendono. E' dall'entrata in vigore del decreto Prestigiacomo d128 2010, che vieta le trivelle a 9 km da riva, che diventano 20 nel caso di zone marine protette, che cercano di sabotarlo.
Hanno iniziato a settembre 2010 con questo comunicato dove si dice che devono "salvaguardare" l'attivita' offshore e il LORO indotto, e questo mentre il pozzo del golfo del Messico ancora sputava veleni.
Dicono che quando il governo ha varato il decreto Prestigiacomo non c'e' stata "alcuna consultazione" con LORO e che per questo hanno dovuto indire gia' a suo tempo un incontro da LORO organizzato con la Prestigiacomo.
Beh, non e' che a noi cittadini ci convocano mai su queste cose! Mi avessero chiesto a me, avrei detto altro che 5 miglia, mettiamo 100 come fanno negli USA. Comunque, ecco chi prepotentemente si autoinvita presso il Ministero: signori lobbisti, stipendiati dai petrolieri, gente che pensa agli affaracci loro. Eccoli, i nemici dei mari italiani:
Hanno iniziato a settembre 2010 con questo comunicato dove si dice che devono "salvaguardare" l'attivita' offshore e il LORO indotto, e questo mentre il pozzo del golfo del Messico ancora sputava veleni.
Dicono che quando il governo ha varato il decreto Prestigiacomo non c'e' stata "alcuna consultazione" con LORO e che per questo hanno dovuto indire gia' a suo tempo un incontro da LORO organizzato con la Prestigiacomo.
Beh, non e' che a noi cittadini ci convocano mai su queste cose! Mi avessero chiesto a me, avrei detto altro che 5 miglia, mettiamo 100 come fanno negli USA. Comunque, ecco chi prepotentemente si autoinvita presso il Ministero: signori lobbisti, stipendiati dai petrolieri, gente che pensa agli affaracci loro. Eccoli, i nemici dei mari italiani:
Pietro Cavanna, Presidente del Settore Idrocarburi di Assomineraria,
Giuseppe Tannoia dell'ENI,
Marco Brun, della Shell
Umberto Quadrino, dell' Edison
Piero De Simone, dell'Unione Petrolifera Italiana.
Giuseppe Tannoia dell'ENI,
Marco Brun, della Shell
Umberto Quadrino, dell' Edison
Piero De Simone, dell'Unione Petrolifera Italiana.
Hanno stilato una lista di perdite economiche PER LORO e non certo per il paese, hanno chiamato la legge Prestigiacomo "assurda", "punitiva", hanno detto che c'e' mancanza di base "razionale" e hanno detto che loro non hanno mai causato danni in 50 anni di attivita'.
Ma a chi la danno a bere? Ma cosa, trivelliamo sotto casa? Ma se un giorno si e un giorno no si sentono di perdite in mare, di scoppi, anche in Italia? E il Lambro, e la Haven, e Paguro, e i riversamenti a Taranto, e Rospo Mare?
Mangiano gli scordarelli questi qui?
Non una parola che sia una sull'ambiente in tutto il comunicato. Continuano a insistere che siamo "emotivi". Ma, io direi che invece siamo piu' che razionali. Ovunque ti giri le trivelle hanno portato danni, in Italia, nel mondo, e dunque per precauzione mettiamo una fascia di protezione, no? Questa e' razionalita' pura.
O che noi Californiani siamo emotivi e scemi? O sono scemi gli abitanti della Florida che mettono limiti di almeno 160km?
Adesso, nel Febbraio 2012 dicono ancora che questo decreto Prestigiacomo ha causato "seri problemi" A LORO e che vogliono porre rimedio ai "risvolti negativi".
Dicono ancora che c'e' stato un effetto drammaticamente negativo dovuto al decreto Prestigiacomo e che dobbiamo "valorizzare" le nostre riserve di petrolio e di gas (purtroppo per noi monnezza) per ridurre l'importazione di petrolio dall'estero.
Dicono che sono pronti a "migliorare la bilancia dei pagamenti, aumentare le entrate fiscali, rilanciare l'economia manifatturiera, investire ingenti risorse finanziarie" e chicca finale "aiutare il paese ad uscire dalla crisi".
Cioe' sono dei maghi.
Poi sparano numeri a casaccio. Il gruppo di Claudio Descalzi dice che sono pronti con:
12 miliardi di euro in impianti produttivi in 4 anni
70 mila posti di lavoro in 4 anni
40 milioni di euro di entrate allo stato in 20 anni
120 miliardi di euro di risparmio sulle bollette in 20 anni
Cioe' sono dei maghi, e dei santi pure!
Ma sui LORO guadagni neppure una parola!
Pero' dicono che pagano troppe tasse e che si deve "ridurre il carico fiscale". Ah, certo!
Aggiungono che abbiamo TROPPE aree protette in Italia e che questo portera' ad eccessivi costi PER LORO quando andranno a trivellare.
Se per caso le trivelle dovessero sorgere vicino ad aree protette, infatti c'era una proposta di legge per cui i petrolieri avrebbero dovuto pagare una tassa per il ripristino di tale aree protette dopo le devastazioni petrolifere.
Non sia mai!
Ma chi credono di essere? L'Italia e' NOSTRA e non di un gruppo di affaristi senza scrupoli.
Vorrei proprio sapere dove vanno al mare lorsignori Descalzi, Tannoia, Cavanna, Brun, e De Simone e piazzargli una bella piattaforma sotto il naso.
Che gente.
2 comments:
Delirante è che si oppone con falsi argomenti alla ricerca petrolifera, salvo poi pretendere di scaldare la sua casa, di usare l'automobile di viaggiare in aereo. La nostra bolletta energetica è dovuta all'importazione di gas e olio e la piccola produzione italiana potrebbe alleggerirla.
Certo, la BP ha combinato un bel casino nel Golfo del Messico, ma ci sono delle responsabilità ben precise del managment della compagnia e di quello delle compagnie di servizio, ma perché fare di tutta l'erba un fascio?
Delirante è che si oppone con falsi argomenti alla ricerca petrolifera, salvo poi pretendere di scaldare la sua casa, di usare l'automobile di viaggiare in aereo. La nostra bolletta energetica è dovuta all'importazione di gas e olio e la piccola produzione italiana potrebbe alleggerirla.
Certo, la BP ha combinato un bel casino nel Golfo del Messico, ma ci sono delle responsabilità ben precise del managment della compagnia e di quello delle compagnie di servizio, ma perché fare di tutta l'erba un fascio?
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