Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli.
Vittorio Alfieri.
E cosi' il 6 e il 7 Novembre vado a raccontare la nostra storia del petrolio in Cina. Il primo talk in una libreria dove vengono invitati gli "intellettuali" a tenere presentazioni, chiamata Utopia e di cui parla anche l'Economist e l'altro presso l'Universita' di Pechino, la piu' importante della Cina.
Il volantino in alto e' stato preparato dagli studenti universitari di Pechino ed e' un collage di tutte le iniziative che abbiamo portato avanti in questi anni, per salvare l'Abruzzo dal petrolio. Tutte le locandine italiane dentro il poster cinese sono di Santa Fabrizia Arduini.
Il tutto e' stato organizzato dal Prof. Louis Tao, newyorkese trasferitosi a Pechino, e da sua moglie Prof. Wang Zhaohui, di Pechino. Quando hanno saputo che andavo per lavoro nella loro citta', sono stati entusiasti di sentire la nostra storia di come una comunita' riesca a lottare, tutti assieme, contro una multinazionale, e cosi' hanno organizzato questi due eventi.
L'annuncio, in cinese, e' qui.
Di solito non pubblicizzo queste cose per pudore, ma negli scorsi mesi sono stata invitata a parlarne anche a San Francisco, presso il Museo Italo-Americano, a Santa Monica College, alla mia Universita' e anche presso il Comune di Santa Monica. Ci sono anche altri inviti organizzandi a New York e pure ad Occupy LA. Non so se si concretizzeranno. Ma questa della Cina mi pareva davvero una cosa speciale, che deve renderci tutti orgogliosi, perche' l'abbiamo fatto tutti assieme.
La presentazione e' cosi' articolata:
1. 10-15 minuti sull'Abruzzo - gli faccio vedere i trabocchi, il parco nazionale della costa teatina, i vigneti, punta aderci, il mare, gli uliveti, la pasta de Cecco.
2. 5-10 minuti sull'ENI e l'Italia - i soldi che hanno, l'Italia che secondo le classifiche di transparency international e' corrotta 67, gli USA 22 e la Cina 33, per far capire quant'e' difficile spuntarla in un paese cosi, dove la stampa non e' veramente libera e dove gli inciuci e i conflitti di interessi sono strabilianti.
3. La nostra battaglia. Ci siamo dentro un po tutti - i vescovi, Armando Orsini, le manifestazioni, l'incontro ENI a Pescara, la MOG che va quasi in fallimento, la mollezza di Gianni Chiodi, Nicola Fratino, Remo di Martino, gli appalti Buonefra-ENI, la raffineria spacciata per frantoio, Ottaviano del Turco finito in carcere con il bottino nei sacchi di mele (ridono tutti), la pagina pubblicitaria sul Centro d'Abruzzo, il coinvolgimento delle scuole, gli inganni di Mario Rainone, le locandine ad imbroglio, la Forest Oil a Bomba, le proteste contro Mazzenga e Klein, le barzellette del parco ad isole di Mauro Febbo, le osservazioni, il ministero che ci da ragione su Ombrina Mare, il WWF, i filmati di Cupello, del ritorno di Attila, le lenzuola di Bomba contro la Forest Oil, Elsa2, Berlusconi che arriva in piazza a Pescara sulla scala a dire che l'Abruzzo e' piu' bello del Maine e che il centro oli non si costruira' (anche qui ridono tutti.)
E alla fine cerco anche di parlare un po' di altre realta' italiane - della Basilicata martoriata, di Venezia, della Sicilia. Restano tutti stupiti di fronte alla follia di trivellare Venezia. Non ci possono credere.
Quando la racconto la storia mi pare sempre un po' magico che siamo arrivati a fare cosi tanto, considerato da dove siamo partiti. Sopratutto e' magico poter dire che dopo 4-5 anni la MOG, la Petroceltic, l'ENI, la Forest Oil non siano riusciti ancora a trivellare da nessuna parte, nonostante tutti i loro quattrini.
E come ci siamo riusciti? Perche' non ci siamo arresi mai, e perche' la nostra tenacia e' stata piu' forte degli inganni di tutti gli speculatori venuti da Milano, dall'Irlanda, dall'UK o dagli USA. L'abbiamo voluto noi, piu' di loro e questo deve darci la voglia di continuare. L'ho gia' detto, questa battaglia e' per la vita, e avra' bisogno di tutti a vigilare a oltranza finche' resta petrolio sottoterra.
Permettetemi anche di dire che non c'e' niente di piu' soddisfacente per me dirlo a tutto il mondo della coppia Fratino-DiMartino e ricordare che all'inizio mi davano dell'antidemocratica perche' loro sono stati eletti e io no. Di Martino a un centro punto disse che sarebbe venuto negli USA a dire ai miei studenti che io ero un cattivo esempio di democrazia. Quando lo racconto, tutti ridono.
Infine, i ringraziamenti ai miei compagni di viaggio in questi anni: Fabrizia, Giosue', Marco, Assunta, Guido, Davide, Giusto, Alessandro, Ilaria, Sam, Mauro, Pasquale, Ludovica, Hermes, Gabriele, e tutti quelli che ho potuto ricordare. Ovviamente Danilo, Loretta e Filippo. E la mamma che non puo' mancare mai.
Ecco. La storia riguarda tutti noi, e spero che questa attenzione porti da un lato a che la gente conosca l'Abruzzo, lo visiti, se ne innamori, si dia da fare per salvarlo anche da lontano, e dall'altro che porti gli Abruzzesi ad essere ancora piu' combattivi, contro il petrolio e tutte le altre porcherie che ci vogliono affibbiare.
Di solito gli americani sono affascinati, e fra le cose che mi chiedono sempre c'e' la domanda: cosa posso fare per aiutare? chi finanzia tutto questo? Gente pratica, eh?
Vediamo che dicono in Cina. Per ora siamo quelli che hanno combattuto e vinto (si spera!) contro una multinazionale del petrolio.
Ai vari Mazzenga, Petri, Primavera, Klein, e a tutti gli altri avvoltoi dell'ultim'ora: vedete che via dovete fare perche' non avete ancora visto niente di cosa siamo capaci.
Non ci riuscirete a trivellarci, mettetevi il cuore in pace.
5 comments:
sei GRANDE!!! racconta a tutti di noi, siamo orgogliosi di te!Ilaria
maria rita, in bocca al lupo per questa esperienza!
GRAZIE MARIA RITA E TUTTUI PER UNO UNO PER TUTTI.
ANDIAMO AVANTI DAL 2007 E VEDI A CHE PUNTO SIAMO ARRIVATI.
BE NON CI CREDEVAMO NEANCHE NOI.
CARLOP.
Sei un mito, sei riiscita a smuovere apatici e disillusi...Il potere é nelle mani non solo dei politici, ma anche della popolazione.
"The way we are living, timorous or bold, we`ll have been our life.”
sei grande esiamo orgogliosi di te Maria Rita
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