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Thursday, October 15, 2009

Aggiornamenti: Australia e Stati (in silenzio)


Punto primo: E' fallito anche il secondo tentativo di tappare il pozzo di petrolio esploso nei mari Australiani. Nessuno sa quando sara' possibile arrestare il flusso di porcherie dal sottosuolo. Intanto, secondo alcune stime sono state rigettati 7 milioni di barili di petrolio nell'oceano, la meta' di quanto riversato in mare dalla Exxon-Valdez. Siamo al giorno 55-esimo di continuo rilascio a mare di robaccia e non se ne vede la fine.

In Italia non ne parla nessuno. Ovviamente l'Agenzia Giornalistica Italia, che e' quella che manda dispacci anche a "La Repubblica" e che appartiene al 100% all'ENI, non ha nessuna intenzione di far sapere di questi disastri ambientali agli Italiani.

Come puo' interessargli una notizia simile se l'ENI ha in piano di trivellare tutto l'Adriatico a pochi chilometri dalla costa, Venezia inclusa? Il pozzo Australiano e' stato installato nel 2008. L'Australia e' un paese avanzato. Come potra' l'ENI poi andare a dire in giro che i suoi metodi e i suoi calcoli sono perfetti e che la natura, Venezia, i pesci, l'Abruzzo, saranno difesi se questo esempio cosi eclatante mostra che porebbe anche non essere cosi?

Punto secondo: Mi giungono voci di corridoio secondo le quali l'assessore all'ambiente Daniela Stati e quello all'agricoltura Mauro Febbo sono molto arrabbiati con me. Entrambi non hanno fatto ancora nulla per fermare il petrolio in Abruzzo. Daniela Stati non sappiamo nemmeno cosa ne pensi del petrolio in Abruzzo.

Il fatto che siano arrabbiati con me mi fa sorridere. Non capiscono che non mi interessa il loro pensiero su di Maria Rita. Mi interessa il loro pensiero sul petrolio. Mi interessa cosa vogliono o non vogliono fare. Mi interessa vigiliare che facciano il loro dovere, quello per cui sono pagati fior di quattrini.

Ovviamente Daniela Stati non ha risposto alla mia email, come a tutte quelle precedenti. Poverina, mi fa anche pena. Deve essere difficile vivere cosi, sapendo di non avere nemmeno il coraggio di dire cio' che si pensa.

Io non conosco Daniela Stati di persona, e non so nulla di lei se non che era una ex dipendente di Telespazio, le cui ex-qualifiche non state precisate sul suo sito della regione Abruzzo. E poi so che non dice niente sul petrolio e che non risponde ne alle mie email ne a quelle degli altri cittadini.

So pero' di me stessa, e posso dire, per avere vissuto cosi tutti i 36 anni della mia vita, che non c'e' cosa piu' bella della liberta', del sapere di vivere in coerenza, di fare le cose sapendo di non essersi mai piegati a nessuno, di non avere mai cercato scorciatoie e di non avere mai tradito i propri ideali in cambio di qualsiasi tipo di vantaggio personale.

Sono una persona libera, non ricattabile, e tutto sommato, pulita. Lo so che non mi possono attaccare in nessuna maniera perche' tutto quello che ho e che sono l'ho fatto in maniera onesta. E altrettanto onestamente vorrei che l'Abruzzo non diventasse un campo petrolifero.

Non staro' zitta, non ho paura ne' di Daniela Stati ne di Mauro Febbo ne di Gianni Chiodi. La demcrazia vera la vivo tutti i giorni e so che il modo in cui la cricca di cui sopra si comporta, da questa parte dell'oceano sarebbe considerata assolutamente inaccettabile ed antidemocratica.

Non lo sappiamo come andra' a finire la storia dell'Abruzzo petrolifero. Ma questo non ci deve fermare dal provarci, dal volerlo, e dal richiamare al proprio dovere persone elette e pagate da noi per difenderci, per fare i nostri interessi di cittadini, e non dell'ENI. E questo vale non solo per il petrolio ma per tutte le altre cose storte che vediamo in questo paese tutti i santi giorni.

La paura, l'ignoranza, il silenzio, il vivere da struzzi non e' accettabile da parte della classe politica.


8 comments:

Sauro said...

POST STUPENDO !

Grazie ancora Maria Rita .

Sauro said...

Abruzzo & Petrolio

http://current.com/items/91188760_il-futuro-dellabruzzo.htm?xid=RSSfeed


Grandi Ragazzi !

supertramp said...

Procura Crotone:«il sospetto di una tangente dietro la beneficenza per L'Aquila»

L'INCHIESTA SULLA TURBOGAS. TERAMO. La Sithe Global si era proprio stancata di aspettare che venisse approvata la variante al Piano regionale paesistico che avrebbe dato il via libera alla costruzione della Turbogas di Teramo.

fonte:
http://www.primadanoi.it/notizie/22943-Procura-Crotoneil-sospetto-di-una-tangente-dietro-la-beneficenza-per-L-Aquila

mario franco basilico said...

Mi auguro che la lettera che sta scrivendo l’Assessore è la risposta alle lettere inviategli, ci farà sapere la sua opinione e quella del Consiglio Regionale.

giosuè said...

Teramo. “Prima di dire di no al Centro oli bisognerebbe informarsi.

Lo ha dichiarato il portavoce della Lega nord Teramo Franco De Angelis.

fonte:
http://www.cityrumors.it/200910172364/politica/teramo/de-angelis-lega-nord-teramo-qinformarsi-prima-di-dire-no-al-centro-oliq.html

XY said...

Francia/ Greenpeace contro Total: petrolio più sporco del mondo

gli attivisti dell'organizzazione ecologista hanno occupato simultaneamente diverse aree di servizio della Total in 11 città francesi e distribuito volantini agli automobilisti

fonte:
http://www.apcom.net/newscronaca/20091017_155501_48829df_73485.html

supertramp said...

Altro casino ambientale dell'ENI: Syndial AVENZA (MS)

Che i l'ENI abbia un occhio di riguardo per le tematiche ambientali non è un mistero. Dovessimo elencare tutte le performaces virtuose dell'ente nazionale idrocarburi staremo qui sino a domattina ...

fonte:
http://piemonte.indymedia.org/article/5958

Anonymous said...

La tua 'amica' Daniela Stasi, pardon, Stati insieme al compagno di merende Gianni Chiodi sono, in parte, responsabili di quanto accaduto a L'Aquila a causa del terremoto.
Il sindaco Cialente quattro giorni prima del sisma, aveva inviato alla Regione Abruzzo una lettera allarmata con la quale chiedeva interventi urgenti dopo aver riscontrato gravi carenze strutturali in molti edifici del centro storico, in particolare in due che ospitavano circa 500 studenti. Non ha mai ricevuto risposta.
Tra l'altro la Stati, in qualità di assessore alla protezione civile regionale, in marzo partecipò a palazzo Silone alla riunione della Commissione nazionale grandi rischi, riunione che chiuse i lavori con una frase lapidaria: "Non c'è pericolo".
Nessun pericolo, infatti restano solo macerie e lapidi.

un abbraccio,
hp