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Tuesday, September 1, 2009

(Quasi) Da Enrico di Giuseppantonio


Pubblico la risposta che mi e' arrivata oggi da parte del Capo ufficio stampa della provincia di Chieti, Antonello Antonelli, da parte del presidente della provincia, Enrico di Giuseppantonio.

Gent.ma prof.ssa D'Orsogna,

non stiamo ignorando assolutamente ne' i suoi appelli ne' quelli dei cittadini che ci chiedono di intervenire. Subito dopo la ricezione della sua missiva, abbiamo attivato tutti i nostri canali e contattato alcuni comitati che sono con lei per il no alla petrolizzazione dell'Abruzzo per avere un quadro completo della situazione e poter elaborare con tutta la necessaria accuratezza le nostre controdeduzioni da inviare agli uffici competenti.

L'amministrazione provinciale non e' un comitato di cittadini, ha regole e procedure da seguire ne' puo' sparare nel mucchio senza un'adeguata informazione, che provenga da tutti gli attori in campo. Le abbiamo assicurato un intervento entro i tempi prestabiliti, con
la sua mail dimostra di non fidarsi della nostra parola. Avrei capito la sua reazione stizzita il 27 settembre, ma non oggi, a piu' di tre settimane dalla scadenza dei termini.

Comprendo bene la sua premura, vista la battaglia che da tempo lodevolmente sta combattendo, ma indirizzare alla Provincia un sollecito in forma piu' discreta sarebbe stato piu' corretto. La terro' informata sulle nostre iniziative in materia.

Cordiali saluti e buon lavoro.

Ricordo che quando arrivo' da analizzare il plico sul progetto di ampliamento di Rospo Mare a Vasto, verso Marzo di quest' anno, questo conteneva almeno 500 pagine scritte in tecnichese. In quella occasione arrivarono ottime osservazioni da parte di Apocalisse Italia e del Comitato Natura Verde (se ce ne furono delle altre, ditemi che le cito).

Davvero la provincia fara' tutto in tre settimane? E chi sono gli esperti che faranno queste osservazioni?

A me non piace (come credo a nessuno) fare la parte della rompiballe e muoio dalla voglia di trovare un politico che abbia voglia di fare la cosa giusta e potermi dedicare ad altro. E' solo che se non ci fossero stati i cittadini, la provincia di Chieti se ne sarebbe mai accorta del progetto della Vega Oil? Si sarebbe preoccupata? Avrebbe agito? Se quella mia lettera non fosse finita sui giornali - so che l'hanno pubblicata sia Il Messagero che il Centro, oltre che altri bloggers (grazie a tutti per averla messa su!)- la provincia si sarebbe sentita pressata a fare qualcosa?

E perche' tutto deve essere fatto "in discrezione"? Non abbiamo forse il diritto di sapere?

E con quale organizzazione contraria al petrolio stanno lavorando? E quali sono gli altri "attori" in campo come li definisce Antonelli? Il sindaco Nicola Fratino di Ortona che ricavera' dei soldi personali dal passaggio delle petroliere? Oltre al milione di euro che ha gia' intascato dall'ENI tramite la Buonefra?

E perche' su facebook Enrico di Giuseppantonio risponde a tutti, ma non ai vari appelli rivoltigli in questa direzione? Mi sembra molto piu' importante il petrolio che non il sapore delle olive.

Ancora, perche' di Giuseppantonio non ha detto nulla e non si e' voluto esporre su questo tema la sera di Cupello?

Ci crede davvero la provincia di Chieti alla lotta contro il petrolio?

Soprattutto, ancora non mi e' chiaro cosa la provincia intende fare. Si potrebbe iniziare con l'andare in televisione a dire: la provincia di Chieti si oppone alla realizzazione del pozzo Vega Oil perche' incompatibile con il progetto di fare della costa teatina un centro turistico
di qualita' ed e' per questo che presenteremo la nostra contrarieta' a tutti i ministeri ed agli uffici competenti.

La petroceltic ci guarda - legge il mio blog, figuriamoci se non prestano attenzione alle voci dei governanti locali.

Facile no? Perche' c'e' questa paura? Nella mia opinione chiunque sia favorevole a questa nuova piattaforma, come sempre, o e' ignorante in materia o e' in malafede. Il rimanere passivi non e' accettabile, non si puo' dire che si vuol fare dell'Abruzzo la Catalogna d'Italia e poi lasciarci in balia dei petrolieri.

Intanto, la Petroceltic sa che noi siamo qui a far commedia, ecco cosa leggo dal sito degli investitori:

Speaking of Abruzzo, I say let's double the price of oil and gas to Italy. I stumbled upon another link earlier which says there are about 3,000 in the region against drilling by mog, pci and eni. It also said that drilling had been outlawed a while back.

Basta solo ricordare che in Lombardia la ditta Po Valley ha rinunciato a trivellare perche' TUTTE le autorita' locali si sono espresse contro alle trivelle nel parco del Curone.

Perche' non possiamo aspirare ad un risultato simile per il parco della Costa Teatina?

L'ho gia' detto mille volte, nei mari Californiani non e' piu' stata messa una piattaforma dal 1969. Qui siamo 40 anni indietro. Andiamo avanti cosi'.

17 comments:

MARCO GIANGRANDE said...

Come sempre sei stata fulminante.
Saluti dal fronte.

MARCO GIANGRANDE said...

Come al solito sei stata fulminante.
Saluti dal fronte.

Anonymous said...

Cara MR,
hai ottenuto una risposta in perfetto stile 'politichese'.
Quando Di Giuseppantonio, sotto pressione mediatica (l'unica che convince i nostri 'integerrimi' amministratori a muoversi), non ha più potuto tergiversare, ecco il contentino. In pratica, una velata ammissione di connivenza, o, nella migliore delle ipotesi, una posizione 'pilatesca' (me ne lavo le mani).
AL cospetto di queste autentiche prese per i fondelli, mi aspetterei manifestazioni popolari oceaniche. Invece, nulla. Silenzio. Rassegnazione.
Rammentiamo e segnamoci i nomi, i volti e gli indirizzi di questi politici che stanno consegnando il futuro dell'Abruzzo, ma anche di quasi tutte le regioni italiane nelle mani criminali di chi distruggerà l'mbiente e la salute dei cittadini solo per realizzare profitti economici. Rammentiamolo tra 10 anni, quando, come assicura l'altro campione di temporeggiamento democristiano - Gianni Chiodi - di tutte queste concessioni estrattive non ci sarà più traccia...

hp

Anonymous said...

Salute a tutti!
Ciao gentilissima Maria Rita e grazie. Oltre che andare in televisione mi viene in mente che la provincia sia nella precedente gestione sia in quella attuale potrebbe fare la cosa più naturale e lungimirante di questo mondo. Poichè da quando sono stati rilasciati parere favorevoli circa la realizzazione del Centro petrolchimico e dei pozzi passati e futuri, sono stati fatti studi dal Mario Negri sud e si sono espressi luminari sia della scienza sia della madicina, sia dell'economia (diffusa) e TUTTI contro la petrolizzazione dell'Abruzzo, LA PROVINCIA, ANCHE A SEGUITO DEL PIANO DELL'ARIA APPROVATO AINOI IN ENORME RITARDO, PUO' ANZI DEVE PER VOLERE DEL POPOLO ELETTORE E SOPRATTUTTO PAGANTE ...REVOCARE LE AUTORIZZAZIONI SINE DIE !!!!
Molto meglio che dichiararsi contro ed inserire nella delibera del consiglio provinciale le tre paroline magiche " così come presentato ". Non temete, non vaneggio mi spiego. C'era una volta un presidente della provincia che si dichiarava molto tiepidamente contro la realizzazione del mostro ed infatti mentre in consiglio c'era chi a spada tratta diceva che il progetto non si dovesse realizzare " SENZA SE E SENZA MA ", costui, tiepidamente faceva inserire le tre paroline magiche ... il progetto non si può realizzare ..così come presentato. Ovvero leggasi basta fare qualche piccolo ritocco, giusto per infinocchiare i rompiballe, et voila...... la mandrakata è fatta ! ..... ZA CREDE ISSSS !!!!
ACCA' NISCIUN E' FESS, NE' CI VUOLE PASSA' DA FESS !!!

Anonymous said...

Sono con te. Siamo la rana che sta lessando piano piano senza accorgecene. Mi riferisco al film di AL Gore "La scomoda verità" . E quante altre cose stiamo lasciando passare senza protestare! : i tagli nella scuola e negli ospedali.Siamo un paese in via di sottosviluppo. Viviana

supertramp said...

Ponza: la centrale elettrica perde petrolio e inquina le acque del mare

A Ponza la centrale elettrica ha perso petrolio, inquinando la spiaggia di Giancos. Alcuni bagnanti hanno visto nelle acque delle chiazze di gasolio

fonte:
http://www.in-dies.info/02/09/2009/ponza-la-centrale-elettrica-perde-petrolio-e-inquina-le-acque-del-mare/902

giosuè said...

Quel terrorista liberato in cambio di petrolio

Secondo quanto rivelato ieri dal Sunday Times, l’attentatore di Lockerbie non sarebbe stato liberato perché molto malato, ma per sbloccare un gigantesco affare tra Libia e Inghilterra nel quale erano in gioco miliardi di sterline.

fonte:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=378677

giacinto2000 said...

Credo ceh l'unico partito a fare le osservazioni su Vasto sia stata la federazione provinciale di Rifondazione Comunista.

mario franco basilico said...

Giacì, Vasto è come Gissi aspetta sulla riva del fiume; sono gli elettori ideali che tutti i politici vorrebbero.

giacinto2000 said...

mario lo so meglio di te cosa è Vasto,visto che ci abito da 28 anni. Ho solo fatto riferimento al fatto che,di partiti politici,l'unico a far qualcosa,che io sappia,è stata Rifondazione. Non usciamo dagli argini del seminato. Tu stai dicendo tutt'altra cosa.

giosuè said...

news dalla nostra amica (in inglese)
Mediterranean Oil & Gas

fonte:
http://www.proactiveinvestors.co.uk/companies/news/7789/edison-says-mediterranean-oil-gas-offers-significant-value-7789.html?MOG

giosuè said...

traduzione arrangiata...

Mediterranean Oil and Gas: positive cash flow and company making development in the central Mediterranean region

"Il nostro team continua a raggiungere traguardi importanti nel cammino verso lo sviluppo di Ombrina Mare e al nostro obiettivo di diventare un'azienda di medie dimensioni produttore di petrolio e gas" (Sergio Morandi, 25 giugno 2009)

Che cosa significa tutto questo in termini di piani operativi?

A grandi linee, MOG
intende:

1. Una singola piattaforma di produzione in corrispondenza della posizione del OBM2 sospesa produttore e
quattro pozzi di sviluppo ulteriore, due di loro hanno il completamento doppio per il petrolio e il gas in uscita

2. Deposito di produzione galleggiante e impianto di scarico, in grado di gestire fino a 10.000 barili di petrolio al giorno e la conservazione di 45.000 a 50.000 tonnellate di petrolio

3. Un gasdotto sottomarino 12 km a gas per la connessione a impianti di produzione offshore di gas a S. Stefano al Mare

4. Sulla base delle riserve certificate nel principale campo di Ombrina Mare, la produzione di petrolio progressivamente raggiungendo 5.000-7.500 barili al giorno, e 3,5 milioni di piedi cubici di gas al giorno.

Questo è chiaramente un importante progetto e quello che avrebbe trasformato la società, il piano attuale è che la produzione potrebbe iniziare nella seconda metà del 2011.
Basato su 2008 i prezzi di punta, il requisito patrimoniale è 160m di euro, ma la recessione in corso dovrebbe consentire MOG per raggiungere un certo risparmio di tale cifra. Il compito fondamentale per la società con Ombrina Mare è quello di finanziare lo sviluppo in modo che il valore del bene è mantenuto per gli azionisti.

Notiamo in questo contesto, la recente nomina di Cristoforo Kelsall, che ha passato gli ultimi 14 anni nel settore dell'investment banking, con una vasta esperienza sui mercati internazionali dei capitali, come direttore MOG delle finanze. Il presidente della Società ha detto:

"In particolare, attendo con ansia il suo coinvolgimento nella strutturazione finanziaria del programma di sviluppo Ombrina Mare." (Michael Bonte-Friedheim, 30 giugno 2009)


Nonché compiendo buoni progressi con le applicazioni necessarie per consentire lo sviluppo di campo, l'azienda ha anche presentato ulteriori per valutare ed esplorare eventuali e futuri del petrolio e le risorse di gas all'interno della zona di concessione.

fonte:
http://www.proactiveinvestors.co.uk/companies/news/6980/mediterranean-oil-and-gas-positive-cash-flow-and-company-making-development-in-the-central-mediterranean-region-6980.html

Lorenzo said...

La fonte delle notizie su Ombrina mare:
http://www.medoilgas.com/resources/announcementOMapprovalsupdate25June2009.pdf

Ciao da lorenzo

Lorenzo said...

Un mio riassunto dei documenti su Ombrina Mare con immagini:

http://allegriadinaufragi.blogspot.com/2009/09/fermiamo-ombrina-mare.html

Grazie Giosuè !

Ciao da lorenzo

supertramp said...

una bella notizia!

Basilicata: no alle trivellazioni nello Jonio

“I rappresentanti del ministero hanno accolto le osservazioni della Regione Basilicata ed hanno preannunciato parere negativo al programma di ricerca denominato “d148 DR-CS” presentato dalla società Apennine Energy”.

"Una popolazione che non intende più sacrificare neanche un centimetro della propria terra, luogo vocato, per le sue eccellenze, al turismo e all'agricoltura”.

fonte:
http://www.zeroemission.tv/Objects/Pagina.asp?ID=7118

giosuè said...

Raffinerie autorizzate a inquinare

“Se è vero che alcune regioni non vogliono riconoscere il sacrosanto diritto della Sicilia e della Sardegna a riscuotere parte delle accise sulla raffinazione del petrolio, che si prendano le raffinerie: nessuna quota di denaro, nessuna cifra mai potrà restituirci l’integrità del territorio o potrà ripagare le nostre popolazioni dei danni alla salute che ha prodotto l’inquinamento e di cui non conosceremo mai le statistiche ufficiali”.

fonte:
http://www.qds.it/index.php?id=1335

Anonymous said...

Gli avvocati dei Moratti seguitano a sfornare citazioni per vietare la visione del doc. OIL
www.oilfilm.it

un accenno oggi di Alessandro Gilioli
http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/09/04/%c2%abvoglia-inibire-la-proiezione-del-film%c2%bb/

Monica