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Monday, February 9, 2009

I puntini sulle i


Nel post di oggi vorrei fare delle precisazioni. Questo blog nasce, cresce, e un giorno finira' con il solo scopo di essere uno strumento nella lotta contro l'Abruzzo petrolizzato. L'Abruzzo e' la regione verde d'Europa, almeno sulla carta, e io voglio solo che questa identita' resti e che, anzi si rafforzi sempre piu' nei fatti e nell'immaginario collettivo.

La valorizzazione del territorio, assieme con lo sviluppo del sapere e' l'unica risposta possibile alla globalizzazione e alla concorrenza con cinesi, indiani e con il resto delle societa' emergenti. Nessuna fabbrica cinese ci potera' mai via la bellezza delle nostre colline e saremmo degli sciocchi a regalarle ai petrolieri in cambio di pochi denari. Questa e' la lezione che ci da oggi la Basiliciata, dove il petrolio non ha portato nulla di buono ai cittadini.

In questo blog dunque si parla di come difendere l'Abruzzo dall'attacco dei petrolieri, avvoltoi in una terra che per negligenza o malafede politica si ritrova totalmente indifesa davanti ad ENI, Edison, Petroceltic, MOG, Shell e chi piu' ne ha piu ne metta. Cio' che queste ditte vogliono fare in Abruzzo non se lo sognerebbero neppure di farlo in altre parti del mondo occidentale.

In questo blog dunque, non si parla di cellulari, di latte, di batterie delle automobili verdi. Si parla di petrolio. Si parla dei misfatti dei petrolieri.
Chi desidera parlare di altri temi e' invitato a farlo altrove.

1) Che le raffinerie di petrolio hanno conseguenze gravi sulla salute umana e' un dato di fatto. Le ultime analisi fatte a Falconara non lasciano dubbi. Chi vive vicino alla raffineria, si ammala di piu' di cancro e leucemia. Punto. A Viggiano l'agricoltura non esiste piu'. Punto. A Gela un bambin su sei nasce deforme. Dei 50 siti inqunati di interesse nazionale, la meta' porta la firma dell'ENI. Queste non sono interpretazioni, sono fatti.

2) L'organizzazione mondiale della sanita' fissa i limiti di idrogeno solforato a 0.005 ppm, come limiti tollerabile all'uomo. In Massachusetts per essere piu' prudenti, si arriva a 0.0006ppm, con uno zero in piu'. Perche' in Italia questo limite deve essere 30 ppm? Forse che l'OMS abbia sbagliato i conti? Io non credo. Credo piuttosto che sia la legge italiana che sia troppo di manica larga coi petrolieri. Ad ogni modo la gente ha il diritto di conoscere tutti i numeri e poi decidere per se. Credo che solo chi vive in disonesta' morale possa ritenere questi fatti accettabili.


3) I petrolieri godono di pessima fama ovunque. Ovunque sono andati hanno lasciato dietro di se solo una cattiva immagine: per dirne una l'ENI ha decine e decine di cause aperte in tutto il mondo per danni ambientali e per creazioni di cartelli di prezzi (per non parlare del fatto di essere la madre di tutte le tangenti, con i vari scandali ENimont). Il fatto che l'ENI dia la benzina per andare in macchina non mi incanta minimamente. Faccio il pieno anche io, ma questo vuol dire che uno debba per forza prostarsi a loro e dargli carta bianca per acettare di trivellare dove piu' gli aggrada. Non funziona cosi'. Ci sono criteri da seguire, ci sono logiche. L'ENI naturalmente non e' la sola a fare queste cose. Ma si da il caso che sono loro che vogliono venire a distruggere la terra che amo, e io non posso fare altro che combatterli con le uniche armi che ho: dire a tutti quelle che io perceipsco essere nefandezze che vanno facendo in giro per il mondo, come monito per quel che potrebbe accadere da noi.

4) Il nostro petrolio e' fra i piu' scadenti che esistano. L'indice API e' 12. Quello del Texas (il migliore) ha indice 40. Quello Canadese (il peggiore di tutti) 8. Credo che la gente debba sapere che il nostro petorlio faccia schifo e che estrarlo e' assolutamente incompatibile con la natura agricola, vitivinicola e turistica della nostra regione. Se vogliamo diventare il Texas, va bene (ma ripeto, il petrolio texano e' di gran lunga piu' pulito del nostro), basta solo che alla gente venga poi spiegato che il mare ed i campi non sarenno piu gli stessi, che si ammaleranno con maggiori probabilita' di tumori e leucemie, e che l'economia che conosciamo non sara' piu' quella di adesso. Qualcuno e' mai andato per turismo nei mari dei Texas?

5) Io non mi sono mai posta come esperta di tecnologie alternative. Se ne parlo e' solo per dire che al petrolio preferisco quelle perche' a conti fatti sono molto meglio i pannelli fotovoltaici piuttosto che una centrale Claus che emettera' 1.5 tonnellate di schifezze ogni giorno. La perfezione non esiste ma se tutti i soldi che sono stati spesi negli anni in ricerca sul petrolio fossero stati sui pannelli solari forse oggi ne avremmo al 100% di efficienza quantica, piuttosto che solo al 40% (li stanno ora installando sulla mia universita'), ecocompatibili e ecosostenibili al 100%. Se questo accadra' o meno non lo sappiamo, certo e' invece che il petrolio lo abbiamo studiato, ristudiato, sperimentato e contro sperimentato e si e' capito che non c'e' via d'uscita.

6) Dipendere dal petrolio ci sta' portando alla catastrofe sotto tutti i punti di vista: umano, ambientale e sociale. Vogliamo parlare dei cosiddetti petrodollari che finiscono nelle tasche degli sceicchi? O vogliamo parlare della correlazione inversa fra petrolio e democrazia? Potermmo farlo, ma non e' questo il posto adatto.

7) Dire che in Abruzzo dobbiamo dire si alle raffinerie dell'Eni perche' la pala eolica fa male e' ridicolo. Le pale non bisogna metterle nei centri abitati di nessuno. Potremmo parlare del problema che c'e' nel trasportare l'energia da luoghi remoti alle citta' con linee in continua, del fatto che la quantita' di energia eolica e' imprevedibile perche' dipende dalle condizioni atmosferiche (idem per pannelli solari). E' vero, sono problematiche aperte. Ma queste dobbiamo prenderle come sfida per il futuro, come modi per crescere invece che rassegnarci che non si potra' mai andare avanti. Questo e' tipicamente italico. Lasciamo che le piccole e grandi rivulzioni della scienza le facciano gli altri. E poi ci lamentiamo che non c'e' lavoro. Se mai si inzia, se mai ci si crede nel futuro, sempre ultimi saremo, aggrappati alle ultime goccie di petrolio, ad ammazzare i nostri figli e il nostro terrtorio.

8) Oltre alle prove scientifiche c'e' il modo in cui la gente viene trattata che conta piu' di tutto. Strano, dopotutto i petrolieri fanno un gran uso di societa' di public relations e attivita' lobbistica. Sembra che sono occupati a farsi vedere di buon occhio dai politici ma non dalla gente. Si sono mai degnati di spiegare qualcosa alla gente? Quando un cittadino viene a sapere che gli vogliono fare sotto il naso una raffineria da 7 anni e nessuno lo ha informato e che l'OMS raccomanda 0.005ppm per l'H2S e in Italia il limite e' 30ppm, come fa a fidarsi, di petrolieri, poltici e chiacchere?

Va da se che la buona fede va a farsi friggere. Vogliamo parlare delle frottole raccontate ai contadini che dovevano vendere i terreni all'ENI? Del fatto che all'inizio parlavano di una innocua centrale di stoccaggio sotterraneo? Delle minaccie fatte (raccontate da Unomattina) a signori ottantenni? Del fatto che gli avevano addirittura promesso che ulivi e vigneti sarebbero rimasti? Ma cosa credono che siamo un popolo di ignoranti? E si pretende pure che la gente stia li a battergli le mani?

9) Capisco che a starsene seduti in un ufficio a Roma, Milano o in Inghilterra o Irlanda una raffineria e' solo un punto sulla mappa e che quel punto diventa sempre piu' piccolo e insignificante quando a fine anno si contano i profitti e chi si e' visto si e' visto. Per la gente che invece va a lavorare i campi vicino alla raffineria, che respira le porcherie nell'aria, mangia cibi contminati, allatta i bimibi con latte avvelenato la situazione e' opposta. Sono i petrolieri, che dentro un ufficio, tutti belli incravattati, coi vestiti di lino e l'aria condizionata appaiono lontani e insignificanti. Sono loro il puntino sulla mappa. La gente ci tiene alla propria pelle, alla propria vita, a quella dei loro bimbi.

10) Tutto quello che ho scritto, dal primo all'ultimo giorno e' ultra documentato. Si puo' aprire un qualsiasi post per vedere riferimenti ad altri 10 siti web di testte giornalistiche o di riviste scientifiche. Come ho gia' detto, chi vuole scrivermi per dirmi che "mi odia" o che quello che dico vale meno di un bicchiere di latte, puo' farlo, ma cio' non cambia la veridicita' delle fonti e dei fatti.

A me non me ne viene in tasca niente in questa storia. Ne dal punto di vista economico, o personale, o academico. Non sono parte dell'indotto ne dei petrolieri, ne dell'industria fotovoltaica. Nessuno mi ha promesso niente e quando mi sono arrivate proposte politiche ho detto no. Tutto cio' non mi interessa. Per il mio futuro prossimo la mia vita si svolgera' qui, in California. Per mentalita', per amore della democrazia nel suo senso piu nobile, per modo di vivere, io sono piu' americana che italiana. Sono nata e cresciuta qui e mi hanno insegnato che occorre battersi per le cose giuste. Mi hanno insegnato ad avere degli ideali. Mi hanno insegnato a vivere correttamente e ad essere forte con i prepotenti e gentile con i deboli. Credo nella giustizia, credo nell'impegno personale, credo nell'amore per la gente comune. Credo nella speranza che il domani possa essere migliore dell'oggi, se solo tutti lo vogliamo e ci diamo da fare, senza secondi fini, per il bene collettivo e non solo di chi da questa storia del petrolio debba farcisi i soldi.

In Abruzzo ho vissuto dieci anni, e' una parte di me, ed amo questa terra come ne amo delle altre, ugualmente dentro al mio cuore. Non lascero' a nessuno di trasformarla in un campo petrolifero stando a guardare alla finestra con rassegnazione e mi fa rabbia che questa terra cosi bella sia in mano a della gente che non la merita, che non le vuole bene. Io non sono cosi'.

23 comments:

Anonymous said...

Caro Amico dal nome inquietante, penso che gli ultimi articoli della Dr.ssa Maria Rita siano già risposte forti ed inequivocabili , non ci sarebbe veramente altro da aggiungere.
Comunque nella mia modesta conoscenza , potrei contestarle anch’io , una per una tutte le sue affermazioni potrei dirle che sono informazioni aziendali e di parte , ma non vorrei passare per saccente ; mi procura invece molto fastidio quando usa il termine “religiosamente” sento un che di dispregiativo , vede difficilmente si legge parola “odio” su blog del genere.
Forse lei adesso mi fornirà credenziali e curriculum significativi e roboanti , ma le assicuro che comunque non ha ancora compreso il problema.
Il problema è anche di democrazia e legalità , le dicono qualcosa l’art 117 , 118 della Costituzione , le dice qualcosa “Severo ter” le dice qualcosa che il fatto che tutta la Regione si sia mobilitata : più di cinquanta Comuni , l’Arcidiocesi Lanciano Ortona , una moltitudine di operatori economici , di associazioni ambientali e non , mai tutte queste realtà si sono trovate unite e compatte condividendo la preoccupazione per il pericolo di una deriva petrolifera per la nostra Regione.
E’ un Abruzzo meraviglioso questo , sano , onesto , che dice No All’Abruzzo Petrolchimico , rappresentanti di Cantine , L’Anci , le Associazioni dei Commercianti , Imprenditori , Artigiani , Medici , Associazioni per la difesa del territorio , Rappresentanti della Chiesa , Sindaci , vogliono riprendersi il sacrosanto diritto di far sentire la propria voce e decidere per la propria Terra.
Non si possono sopportare sempre i ricatti e soprusi di pochi che vorrebbero decidere per tutti imponendo al Regione uno sviluppo innaturale , ipotecando il futuro per decenni .
Gli Abruzzesi si riprendono la parola e dicono No All’Abruzzo Petrolchimico.
Quindi caro Amico mandi i suoi commenti ad assomineraria , saranno apprezzati di più , la capiranno e per quanto riguarda “religiosamente” non so se Lei sia credente , ma Il diritto di vivere in un territorio adatto a garantire la salute, la sicurezza ed il benessere di ciascuno viene ribadito anche dalla Chiesa: sono da ammirare la parole dell’Arcivescovo Bruno Forte in merito al progetto definito Centro Oli: “Alla luce di una rigorosa analisi della questione si ritiene che l’intervento, per i sacrifici che comporta su un territorio ad alta vocazione agricolo-turistica-ambientale, non debba essere perseguito.
Tutelare l’ambiente è dovere morale di tutti e atto di giustizia e di amore verso le generazioni presenti e future”.
Per il resto come alcuni amici degli interventi precedenti , anch’io solitamente mi firmo nome e cognome.
Nino Di Bucchianico

Ivan said...

bel post, ammiro la forza che avete nel lottare per la vostra terra, in Lucania penso sia morta la voglia di lottare, basta vedere che si mettono a estrarre Gas vicino a un centro cittadino e nessuno si lamenta...

Anonymous said...

Per coloro che lo volessero , privati cittadini , istituzioni ed enti , associazioni ; è possibile proporre entro cinquanta giorni da oggi , osservazioni al Ministero dell’Ambiente contro le piattaforme.Tutti coloro che volessero fornire contributi legali o scientifici , o che semplicemente volessero una bozza di osservazione già pronta da spedire a proprio nome , può contattare i seguenti comitati e blog : Comitato Natura Verde , Impronte ,Nuovo Senso Civico , Abruzzo in Movimento , Abruzzo No-Triv , Abruzzo Rinnovabile , Abruzzo Sostenibile , Apocalisse Italia , Emergenza Ambiente, Abruzzo , No al Centro Oli dalla California, No Centro Oli , Vastesi. Ninodb.

wanadobee said...

Questi puntini sulle 'i' penso che ci stiano proprio bene.

Quel tipo li ha speso una tonnellata di parole per mandare solo fumo negli occhi e distrarre la gente: il latte che fa venire il cancro, i cellulari, i campi elettromagnetici...

Cara MR, codivido, non c'entravano nulla con la lotta alla petrolizzazione dell'abruzzo.

C'era anche l'altro misfatto delle CIP6 piuttosto eclatante... ma penso che il nostro amico ne abbia avute abbastanza.

Anonymous said...

anonimo beve solo latte + come nei film di Kubrick..per questo sta così :)

Anonymous said...

Voglio solo ricordare Al Gore e l'Effetto serra. Dobbiamo da subito ridurre le emissioni di CO2 se vogliamo salvare il pianeta, cioè dobbiamo da subito ridurre l'estrazione del petrolio,ANCHE SE ESSA FOSSE COMPLETAMENTE PRIVA DI EFFETTI DANNOSI per le popolazioni interessate. Continueremo ancora per qualche anno? Ma meno che mai andremo a estrarre quella melma che è il petrolio abruzzese e che presenta così taNTI RISCHI. Per tutte le altre obiezioni dell'anonimo:chi dice che poi non combatteremo anche contro le altre forme di energia se queste si rivelassero nocive e che non si farebbe ricerca per migliorarle? E tutti abbiamo capito che il risparmio energetico è comunque alla base della soluzione del problema e che cambiare il nostro stile di vita è fondamentale. Ma credo che ci stia già pensando la crisi. Pensate è diminuita la quantità di rifiuti negli U.S.A e credo che diminuirà anche il consumo di energia.Se non ci fosse il gravissimo problema dei disoccupati e dei poveri, questa crisi presenterebbe anche aspetti positivi, perchè sta richiamando tutti a combattere gli sprechi Viviana

Anonymous said...

Cthulhu
come sempre, nelle buone famiglie occidentali se fai una cosa c'è sempre qualcuno che partendo da un punto imprecisato dell'universo ti mostra una strada, la sua, anche se non ha nessuna attinenza con l'oggetto del contendere, una perversione che impera dalle nostre parti, dove si produce con estrema abbondanza anche il latte alla diossina-Brescia docet-

Una bella soluzione sarebbe avere 2 pianeta Terra, uno dove vivono i signori Cthulhu in mezzo a cellulari centri oli pozzi petroliferi inceneritori OGM latte ecc e i grandi finanziamenti -i nostri soldi-a multinazionali già stracariche, a disquisire su cosa è meglio o peggio .

Un altro pianeta dove con coscienza e spirito di unione si cerca di far la cosa giusta, semplicemente .
Questo blog è il secondo pianeta, partendo da un problema specifico, si cerca di costruire un sentire democratico, denunciando in primis l'assenza di informazioni e consultazioni, che al di la di tutte le sue disquisizioni signore Ch., è l'oggetto del contendere; forse non se n'è reso conto .
Infatti non le rispondo sulle rinnovabili e le esigue risorse per la ricerca, lo scandalo dei Cip6, i lucrosi finanziamenti ai petrolieri già carichi di loro e tutte le inimmaginabili agevolazioni, loro già stanno pensando al lucroso business che ruoterà intorno al disinquinamento-56%falde acquifere sotterranee avvelenate, la nostra acqua, tra un pò se vogliamo bere...- altro che rinnovabili.
Infatti la voragine è l'assenza di un fare democratico, che in un epoca complessa come questa dovrebbe essere imperativo, tavoli allargati di consultazioni-ma che ci hanno mandato a fare a scuola?-come fanno nei grandi consigli di amministrazione( ho saputo che consultano anche gli psicologi degli organismi unicellulari, quelli che studiano il comportamento di una cellula vincente rispetto alle altre ); invece noi dobbiamo farci "governare" da quattro affaristi, due politicanti magari mafiosi e la loro pletora di ignoranti che per una mollica di pane venderebbero l'anima al diavolo...
Per cortesia, torni al suo pianeta, troverà amici più simpatici di noi, ci immaginerete con carretti trainati da asinelli e vi farete delle grasse risate all'H2S, oppure cerchi di essere pertinente,
e vedrà che latte cellulari mucche capre e centri oli, andranno magicamente ai loro posti .
Semplice e non semplicistico
Fabrizia

Anonymous said...

Sig.ra D'Orsogna,
prima di tutto una precisazione importante.
Dato che non è la sola convinta che io abbia detto 'la odio', evidentemente ho mal comunicato il mio pensiero.
Io mi riferivo alla ribalta, non certo a lei, ho punteggiato male la frase.
Mi ritengo un modesto seguace del pensiero di Voltaire, si figuri.

E per inciso, non ho nessuna speranza di convincere qualcuno di voi riguardo a nessuno dei punti da me esposti, non vi scaldate troppo.
Siamo realisti, se siete qui c'è un motivo ben preciso, il Blog di per sè è piuttosto noiosetto.
Se non aveste una ferma convinzione non verreste qui a passare il tempo.

Detto questo, il suo post, come del resto molti dei miei commenti, è troppo lungo per essere commentato integralmente.

Tuttavia su una cosa sono d'accordo: se un'azienda fa qualcosa al di fuori della legge va punita.
E se la legge fa schifo, la legge va cambiata.

Detto questo, gli scenari da lei dipinti sono apocalittici, il che non mi sta bene affatto.
Nel mare del Texas ci sono MIGLIAIA di pozzi, in Abruzzo non si parlerebbe di neanche una decina.
Il petrolio che c'è in Abruzzo è in parte, come lei dice, amaro, ma solo fuori S.Benedetto, Edison produce qualcosa di simile al Gasolio.
Sui pozzi denominati Rospo, non esiste H2S.
Per non parlare del gas metano, prodotto da quasi un centinatio di anni in Abruzzo senza alcun impatto (se siete qui a disquisire della imminente petrolizzazione, evidentemente non ve ne siete accorti).
Tutto ciò non cambia la vostra posizione, lo so bene.

Ma se non la cambia, che bisogno c'è di mostrare immagini apocalittiche, persone con la mascherina, manco si trattasse di Chernobyl?
Che bisogno c'è di cercare a forza un legame tra H2S e tumori?
Fa male, punto.
Non basta?

A me di veder trattate le persone come burattini, a cui mostrare visioni d'incubo, non piace proprio.
Anche questo non è da paese democratico.

Per quello che riguarda il Signor Nino, grazie per l'omelia, andiamo in pace.
Se non le piace religiosamente, sostituisca con bigottamente.
Utilizzare la religione per influenzare la politica è qualcosa di passato di moda da alcuni secoli.

Per quanto riguarda la Sig.ra Fabrizia, cara.
E' davvero strano che non mi passi qualche iperbole, pensavo fosse il posto giusto.
Assenza di informazioni, dice?
Quelle che ho dato SONO informazioni, ho sempre citato la fonte, può benissimo fare a meno di leggere il mio commento e concentrarsi sull'articolo, le fonti sono tutte indipendenti.
E poi, mi scusi, denuncia l'assenza di un 'fare democratico', e poi dopo qualche riga mi invita a tornare sul mio pianeta?
Solo per il fatto che esprimo la mia opinione?
I petrolieri, quelli veri, non perdono tempo a disquisire, fanno, senza chiedere.

Cthulhu.

Anonymous said...

Allora mettiamo i puntini sulle i , l'omelia non la faccio a nessuno e comunque lei dimostra di essere molto ignorante in materia , un orecchiante , un tuttologo "in Abruzzo non si parlerebbe di neanche una decina di pozzi.
Il petrolio che c'è in Abruzzo è in parte, come lei dice, amaro, ma solo fuori S.Benedetto, Edison produce qualcosa di simile al Gasolio.
Sui pozzi denominati Rospo, non esiste H2S".Allora si metta comodo che adesso la informo un pochino.
Sa quanti sono i pozzi “ idrocarburi “ in Abruzzo ? 522 , si , legge bene , 522 , poi essi si dividono in attivi , inattivi , chiusi ecc….; sa quanti permessi di ricerca in terraferma ci sono in questo momento in Abruzzo , 17 : 6 per Teramo , 6 per Pescara , 4 per Chieti , 1 per L’Aquila ; conosce quanti sono i permessi di coltivazione ? 6 ; passando al mare , conosce quanti pozzi ha la piattaforma Giovanna ( tra aperti e chiusi) 21 pozzi , Rospo tra pozzi direzionali ecc…più di trenta. Sa quanto idrogeno solforato , quello che lei dice che non esiste , c’è su Rospo ? allora , idrogeno solforato nel dead oil 25 ppm , idrogeno solforato nel gas libero 30.330 ppm , ( spero che abbia capito la differenza e ppm , altrimenti siamo proprio scarsini) i dati sono della società che dovrebbe essere controllata , che grazie alle nostre leggi , si controlla da se , vuoi vedere che se andiamo a controllare le emissioni sono leggermente più alte. Comunque caro Amico , vede non sono appena una decina di pozzi come dice lei , le posso dimostrare che a regime si parla di più di 70 pozzi , inoltre sia su Rospo , e sia sulle nuove piattaforme della mog l’idrogeno solforato c’è ed anche in abbondanza , per quanto riguarda i dati del petrolio amaro se mi fornisce una sua mail le fornisco tutte le analisi , se vuole , ci metterò un po’ di tempo , ma per la sua cultura lo farò , anche pozzo per pozzo , sia in terra che in mare. Vede io non so chi le sia , se si informa (poco e male) e scrive perché è pagato o perché è bastian contrario , se è abruzzese o no , se ha valori è quali , se ha figli e se li ha , come fa ad essere così certo delle cose che dice , il principio di prudenza non le dice niente. Per concludere “Lo capirebbe anche un bambino, che nella terra dei Parchi, costruire un simile impianto avrebbe ricadute decisive su turismo e settori di produzione agro-alimentare. Purtroppo a decidere non sono i bambini, ma degli strateghi dalla vista corta. Inoltre, se ci fossero dei bambini anche delle elementari ci direbbero che ormai per il petrolio, il mondo studia delle “exit strategy”. Ormai è una risorsa alla fine e si ricercano soluzioni alternative sulle quali investire (sole, vento, acqua, ed altro). Quindi semmai si dovrebbe investire su altre fonti energetiche e strategie di risparmio. Ma queste cose sono note a tutti i nostri bambini. Ed ancora, riguardo alle nostre spiagge ed ai nostri parchi naturali, tra cui quello della Costa Teatina che sarebbero irrimediabilmente deturpati dall’opera, credo che rendano l’idea di quanto irrazionale sia la scelta di una simile strategia industriale per l’Abruzzo; provate a chiederlo ai bambini, se possono coesistere i parchi maturali e delle spiagge turisticamente attraenti, con un oleodotto di grandi dimensioni? Ora, siccome io credo che la nostra responsabilità, di uomini, politici, cittadini, ci debba spingere a lavorare per il futuro, e non potendo aspettare che i nostri saggi bambini diventino i dirigenti del futuro, per ora lasciamogli parchi e spiagge, e sviluppiamo più occupazione in questi settori. In futuro decideranno loro se trasformare una Regione bella ed attraente come l’Abruzzo in una regione industriale in mano alle multinazionali del petrolio. Sempre che il petrolio esista ancora?” …………..Le ho messo infine questa parte di una lettera inviataci l’anno scorso da un altro Abruzzese all’estero ( A. Razzi) , per farle capire che se vuole possiamo continuare a scornarci con dati fino a quando vuole , ma il discorso fondamentale che lei ha dribblato nella sua risposta è che senza il volere della gente non si va da nessuna
parte , gli abruzzesi hanno detto no all’Abruzzo Petrolifero , mi dispiace per lei.
cordialmente
ninodb

maria rita said...

nino, grazie di tutte queste informazioni. Evidentemente questo tizio non ha niente di meglio da fare che star qui a delirare a favore del petrolio. Ma il popolo tutto e' contrario ormai e le sue affermazioni sono le ultime, patetiche e anacronistiche voci di chi ancora ha interessi di parte.

Anonymous said...

gentil sig.Cthulhu, sono stato tirato in ballo per via del suo inqiuetante nome, che qualche interessato/a denigratore/denigratrice vorrebbe avvicinare al mio molto meditato e (se mi si consente ) più raffinato “Demone”. Cito testualmnete:” I demoni sono esseri appartenenti al mondo spirituale (e non solo) che, secondo l'opinione corrente e la visione dettata dalla religione ebraica, cristiana e islamica, influenzano negativamente o positivamente la vita degli uomini”. Come vede, sposando in pieno il significato della definizione di wikipedia, si evince chiaramente che abbiamo tutti l’occasione spesso nella vita, nel nostro piccolo, esattamente coma le formiche di Fruttero&Lucentini di incazzarsi, la possibilità di essere “demoni” per un attimo o per tutta la vita rispetto agli uomini nostri simili. E credo che lei insieme a Maria Rita non facciate fatica a capire quanto tale concetto possa atterrire ciascuno di noi, ogni giorno, ogni ora, ogni secondo della vita che tutti noi viviamo, senza distinzione per ciò di cui ci occupiamo. Esempi: è un demone buono il medico che salva una o più vite, E’ un demone cattivo un presidente della repubblica che non firma un decreto per salvare “quella” vita o molte altre, è un demone buono, chessò…, colui che ti vende a prezzi giusti la casa dei tuoi sogni ( dedicato con affetto all’amico Pietro Palma…), è un demone buono o cattivo ( e qui non saremmo mai d’accordo tutti, lasci perdere…) un cultore delle scienze applicate che costruisce impianti o manufatti o circuiti, li pensa, li concepisce, pensando di essere nel buono e nel giusto e sognando, auspicandoselo, che un giorno qualcuno dei suoi simili finisca per ricordarlo, magari con un po’ di indulgenza, come un demone buono, magari soltanto in buona fede, sicura strada per l’inferno certamente ma l’unica percorribile per chi eleva al rango di proprio inappellabile giudice la propria scienza e coscienza e nullapiù, fatte salve le normali regole del vivere civile. E nonostante tutto questo le dico anche che se la multinazionale a cui sto rendendo in questo momento i miei servigi mi spostasse dal settore “renovables” (scritto così, non è un errore, è semplicemnte spagnolo…) agli impianti convenzionali, al limite m’incazzerei per un millesimo di secondo ma dopo, secondo lei, non ci starebbe bene un “ chissenefrega”, una scrollata di spalle, un saluto agli amici e poi via di nuovo al lavoro? lungi da me dunque l’aspirazione di essere il salvatore del mondo…ascolti il mio consiglio: faccia lo stesso, lasci l’umanità sbagliare con le proprie mani, sia modesto….
D’altra parte è comunque sempre la vanità, somma regina degli istinti umani, come vede, che ci spinge, soprattutto quando si è oltrepassato (da poco) il limite, come nel mio caso, dei quarant’anni e, grazie a Dio, la “fame” è passata e, come dice un mio amico partito come pulitore dei cessi in un sobborgo di parigi e oggi , a 57 anni, affermato manager di una importante multinazionale del settore aeronautico: “la lavatrice può anche rompersi cento volte e il conto in banca non ne risentirà”. Quest’ultimo essendo il suo personalissimo concetto di ricchezza che ciascuno di noi due (io e lui) volgarissimi cafoni arricchiti, dovremmo avere di noi stessi….in sostanza, ad una certa età e se le condizioni lo permettono converrebbe, forse, dedicarsi ad una (noiosa?) interminabile vacanza, lontano da problemi e guai e ringraziando Iddio per la salute, l’amore e l’amicizia che ogni giorno ci viene regalata: una vita idiliaca a cui ho sempre aspirato ed invece ci ho provato per un anno intero e le posso assicurare che è stato il più brutto della mia vita…
E veniamo a noi, finalmente. In premessa le dico che c’ è molto poca farina del mio sacco in ciò che segue ( e ci mancherebbe), perciò in fondo a questo pst troverà i link per approfondire. Non ritengo necessario riassumere il suo “dialogo” con Maria Rita e gli altri, basterà a lei e agli altri rileggere i vostri post.
Cercherò di essere semplice, senza incorrere nel “semplicismo” però, altrimenti ne facciamo uno sguaiato abbaiare di luoghi comuni, degno di piazze e centri sociali o, all’altro estremo, un dibattito radical-chic per pochi esclusivissimi membri del pur onorevole ma certamente non auspicabile né da me, né dalla Dott.ssa D’Orsogna e nenche da lei, voglio sperare, club di “quelli che sfoggiano la loro bravura nel copia-incolla sul sito di Maria Rita”….disdicevolissimo in entrambi i casi, mi creda.
Diciamo che ciò che segue è il giusto mix tra un articolato copiaincolla e una libera interpretazione, a tratti, delle molte notizie in cui volenti o nolenti tutti noi inciampiamo ogni giorno.
“L'esplosione economica che porta al sovrasfruttamento è un classico effetto di quello che si chiama "feedback positivo" (o "retroazione positiva"). Si verifica quando in un sistema ci sono due o più elementi che si rinforzano fra di loro. Nel caso del petrolio, per esempio, uno degli elementi è il petrolio stesso, l'altro è la ricchezza che il petrolio produce. Più petrolio si estrae, più chi estrae si arricchisce. Più è ricco chi estrae, più può investire nella ricerca e nell'estrazione di nuovo petrolio. Questo fenomeno si può descrivere in termini di feedback usando i metodi noti nel campo che si chiama la "dinamica dei sistemi". In termini generali, il feedback è generato da due elementi che possiamo chiamare "risorsa" e "capitale". La risorsa è tutto quello che possiamo sfruttare economicamente: erba, petrolio, e anche l'atmosfera intesa come luogo dove buttare gas che altrimenti ci costerebbe più caro smaltire. Il capitale è l'aggregato di entità economiche che lo sfruttamento della risorsa crea e che permette di sfruttare ulteriormente la risorsa. Nel caso del petrolio, il capitale è di tipo monetario, ma è anche tutto quell'insieme di attrezzature, personale e competenze che permette di esplorare e estrarre nuovo petrolio. Da notare che il petrolio non viene comunemente considerato un "bene comune":ovviamente i pozzi sono proprietà privata. E' vero, ma è il territorio da esplorare che si configura bene comune: l'esplorazione infatti è libera.
Dati questi due fattori, possiamo costruire un modello dinamico semplice assumendo che :

1. La produzione di risorse è proporzionale al capitale disponibile
2. La produzione di capitale è proporzionale alle risorse disponibili

Queste condizioni si possono mettere in forma di equazioni e generano una rapida crescita, di tipo esponenziale, sia della produzione di risorsa come del capitale. Messe così le condizioni, la crescita va all'infinito, ma si può introdurre anche il feedback negativo che deriva dall'esaurimento della risorsa e dal deprezzamento del capitale. E qua la voglio!

La rapidità della crescita economica dipende dalle caratteristiche del sistema. La crescita è tanto più rapida quanto più efficace è la trasformazione del capitale in risorsa e della risorsa in capitale. Il caso più semplice, qui, è quello delle risorse energetiche; dove sia la risorsa che il capitale si possono definire in termini di energia. In questo caso, possiamo parlare di "ritorno energetico" (EROEI: energy return of energy invested), inteso come il rapporto fra la produzione e il capitale investito. Maggiore l'EROEI, più rapido il processo.

L'EROEI dei combustibili fossili è stato il più alto mai avuto a disposizione dagli esseri umani e ci ha consentito una crescita economica di una rapidità mai riscontrata nella storia. Per esempio, il petrolio degli "anni d'oro" dei pozzi a buon mercato degli anni della prima metà del ventesimo secolo aveva un valore dell'EROEI intorno a 100. Il grande boom economico degli anni 1950 e 1960 è stato correlato alla disponibilità di questo petrolio a buon mercato e del grande surplus che generava.
Ovviamente, oggi le cose sono molto cambiate e l'EROEI del petrolio si è molto ridotta, forse anche sotto il valore di 10 e non c'è da stupirsi che la crescita economica si sia interrotta. Questo è un fenomeno del tutto generale nel sovrasfruttamento delle risorse. Via via che si estrae ("produce") una nuova risorsa, si esauriscono i giacimenti a buon mercato (alto EROEI) e bisogna sfruttare quelli più cari (basso EROEI). Lo sfruttamento genera sempre meno capitale e l'estrazione ne richiede sempre di più. Con sempre meno capitale a disposizione, a un certo punto, il ciclo si conclude con la fine dell'estrazione. Ne sia certo: andrà verosililmente così! Ed ecco perché sono ottimista sul Centro oli di Ortona : ad oggi semplicemnte non conviene più rispetto a luglio scorso.
Tornando a noi: Fino ad oggi, abbiamo visto molti di questi fenomeni di rapida crescita. In particolare, nel caso dei combustibili fossili abbiamo visto una serie di "salti" da un ciclo di sfruttamento all'altro; dal carbone al petrolio e dal petrolio al gas. Su questa base, c'è chi ha detto che il destino umano è esattamente questo: saltare sempre da un ciclo all'altro e in questo modo crescere all'infinito. Sfortunatamente, non si vede all'orizzonte un'altra risorsa comparabile ai fossili e che ci possa far pensare a un nuovo balzo in avanti imminente. L'energia nucleare si è rivelata molto meno efficiente di quanto non si pensasse una volta e non ha generato quella rapida curva di crescita che invece abbiamo visto con il petrolio. Certo, non è escluso che nuove forme di nucleare a fissione o a fusione possano far ripartire la crescita, ma per il momento sono solo speranze per il futuro non proprio prossimo (tra i 20 e i 50 anni…)

Quindi, il modello sembrerebbe dirci che il collasso da sovrasfruttamento è inevitabile nel nostro futuro. Ma è proprio così? La Risposta, certamente non solo mia, è NO. E parto proprio dagli Amish che lei da qualche parte ha citato. La prima possibilità che avremmo, infatti, per stabilizzare definitivamente il sistema dinamico visto prima , almeno per un tempo infinito “umano”, è individuare una risorsa che non generi capitale o ne generi poco
Una condizione del genere, cioè risorsa a bassa resa e conseguente stabilità, era probabilmente caratteristica della società contadina di una volta. Gli Amish americani da lei citati, per esempio, hanno ragionato in questo senso tornando a uno stile di vita equivalente a quello dei contadini dell'800. L'efficienza dell'agricoltura Amish è bassa nel senso che non genera un surplus tale da dare inizio a fenomeni di crescita rapida. In termini di stabilità, hanno ottenuto il risultato che cercavano. Ma vivere come gli Amish non è l'obbiettivo che la maggior parte di noi ha in mente. Io per primo.

Quindi la invito a considerare invece la seconda possibilità. Possiamo trovare una risorsa che da una buona resa, ma la cui produzione non si presta ad essere incrementata con l'uso del capitale? E' possibile. Pensiamo a un esempio banale: l'acqua.
Immaginatevi di avere una sorgente il cui flusso dipende dall'acqua piovana. Per quello che vi serve, l'acqua che viene dalla sorgente può essere tanta o poca. Se è tanta, potete accumularla e anche venderla. Però, con il capitale ricavato non c'è modo di aumentare il flusso della sorgente che viene dalla pioggia: il capitale non serve. Non importa quanti soldi uno può accumulare, difficilmente può influire sulla pioggia a parte, magari, assumere qualche stregone che faccia delle danze appropriate, ma sull'efficienza di questo metodo ci sono seri dubbi, come sappiamo. La pioggia, semplicemente, non si può sovrasfruttare. La sorgente può essere proprietà privata oppure gestita come bene comune. La seconda condizione è più comune nella storia umana. Spesso la gestione dell'acqua fluente richiede forme collaborative più o meno complesse. Per esempio l'Egitto viene detto "il dono del Nilo" non solo per via dell'effetto del limo fertilizzante ma anche per il fatto che l'acqua del Nilo andava gestita per forza come un bene comune. Non si poteva privatizzare il fiume a tratti, altrimenti chi sta a monte avrebbe tolto l'acqua a chi sta a valle. L'acqua viene spesso gestita come bene comune persino nei paesi aridi, dove è scarsa: il Corano impone esplicitamente ai proprietari dei pozzi di lasciarli di libero accesso dopo che hanno soddisfatto le loro necessità. Ovviamente, in tempi recenti la tecnologia ha fatto diventare anche l'acqua un bene soggetto a sovrasfruttamento. Andare a pompare dagli acquiferi profondi o dissalare vuol dire generare una crescita economica che deriva dall'irrigazione di aree prima desertiche e che possono essere sfruttate per l'agricoltura. A questo punto, si verifica il fenomeno di crescita incontrollata seguita da collasso: è quello che è successo in Arabia Saudita dove c'è stato un breve boom della produzione agricola basata su acqua "fossile", cioè contenuta, incastrata nelle profondità delle rocce che è stata rapidamente esaurita. Ora ci stanno provando in Giordania e non le dico a che disastro si prepara quel paese: se lo ricorda lei ciò che successe con la prima e la seconda “canna” del Gran Sasso, cioè il rapido abbassamento ( e stabilizzione) della falda (pur sempre rialimentata)? Bene, faccia conto di bucare, succhiare e non aver modo di reimagazzinare perché “acqua fossile” significa, appunto, falda non rinnovabile, non rialimentabile … .
Il punto fermo, dunque, è che, fintanto che non si riesce a trovare un modo per forzare una risorsa a produrre di più, il sovrasfruttamento non si verifica…
.in definitiva: c’è o non c’è una risorsa ad alta resa e impossibilità di sovrasfruttamento? Giudicate voi:
Le energie rinnovabili hanno un'ottima resa energetica (con l'esclusione dei biocombustibili, ne convengo pienamente: una vera follia da fermare subitissimo!). Questa resa si può misurare in termini di EROEI e va oggi da un valore di circa 10 (cioè con l’energia di una vita disponibile di 1 pannello se ne costruiscono 10) per il fotovoltaico (ancora disperatamente basso,purtroppo…) intorno ai 20-40 per l'eolico tradizionale (ormai quasi pienamente competitivo a 2000 H per anno), 50 e oltre per l'idroelettrico (assolutamente la migliore energia in assoluto, non solo tra le rinnovabili, ma proprio fra TUTTE…) con possibilità di valori ancora più alti per tecnologie in corso di sviluppo come l'eolico d'alta quota (il kitegen, per esempio, ancora da venire..). In comune con l’esempio dell’acqua fatto prima queste tecnologie di produzione energetica hanno molto in comune: non si prestano a essere sovrasfruttate; ovvero il capitale che generano non può essere utilizzato per aumentare la resa della risorsa. E’ chiaro a tutti, credo, che non si può raccogliere più energia solare di quanta non ne cada su un certo territorio. Lo stesso vale per il vento o l'acqua per gli impianti idroelettrici. Certo, si può investire nella ricerca per aumentare l'efficienza della tecnologia, ma questo investimento è soggetto alla legge dei ritorni decrescenti. Non si può aumentare più di tanto l'efficienza e quindi non si genera il fenomeno di crescita esplosiva che è tipico del sovrasfruttamento. L'altro modo, quello di pannellare superfici sempre più ampie, è limitato dal fatto che nessuno sano di mente si ridurrebbe a morire di fame per avere più energia elettrica, con l’aggravante che non costerebbe più nulla, capitale=0.
Quanta energia rinnovabile possiamo produrre su questo pianeta? l'energia solare che arriva sulla terra è circa 10.000 volte di più dell'energia primaria che oggi produciamo in gran parte dai fossili. Se riusciamo a sfruttare anche solo l'1% di questa energia con un efficienza del 10%, ne consegue che possiamo ottenere 10 volte più energia di quanta ne abbiamo oggi; fra le altre cose nella forma conveniente di energia elettrica. Se pensiamo ad aumenti dell'efficienza di conversione, niente ci vieta di pensare alla possibilità di avere anche 50 o 100 volte l'energia che abbiamo adesso, senza impattare sull'agricoltura. PER SEMPRE. Il sempre “umano”, ovviamente….Con tutta questa energia, saremo ricchi o poveri? Ovviamente dipende da quanta gente ci sarà ad utilizzarla. Se la popolazione aumentasse di un fattore dieci, non ci cambierebbe nulla il fatto di avere 10 volte più energia. Ma non si può mangiare l'energia elettrica e il limite della popolazione viene dettato dalle possibilità dell'agricoltura di alimentarla (per questo bisogna gridare un forte NO ai biocombustibili e chiarire una buona volta che l’agricoltura serve per MANGIARE…), per esempio, oppure la disponibilità di materie prime di origine minerale che ci forzerebbe a riciclare tutto in modo addirittura feroce secondo gli standard attuali (immaginate gente che si litiga per strada l’alluminio della lattina appena consumata o l’impossibilità di assicurare a tutti un mezzo di locomoziobne per scarsità di acciaio, gomma, carbonio e altro…).
Ma un mondo stabile con abbondante energia elettrica consente di fare cose che un mondo agricolo, altrettanto stabile, certamente, ma meno ricco, non può realizzare. Ecco perché non ci ridurremo a vivere come gli Amish. Potremo continuare a sviluppare i computer e l'intelligenza artificiale, potremo continuare la ricerca scientifica e l'esplorazione dello spazio, potremo continuare nell'impresa di accrescere il sapere umano. L'energia rinnovabile rappresenta la migliore speranza che abbiamo di fermare l'ottovolante delle esplosioni economiche e delle successive crisi, le guerre per “esportare” democrazia e magari star lì un giorno a non preoccuparsi nemmeno di quale dio pregano gli altri….non crede?

Giuseppe Tarantini “demone”

PS. I concetti e la loro totale esposizione essenziale sono dovuti alla genialità e la bravura del prof. Ugo Bardi. Gli errori di battitura/copiatura sono ovviamente tutti miei…

( da una quasi pedissequa copiatura dell’art. del professor Ugo Bardi “riflessioni sulla sostenibilità”

http://www.aspoitalia.it/

Anonymous said...

"questo blog e' noiosetto" .... piu' di 60.000 contatti in un anno. Alla faccia della noia. Chissa' se il sito di una compagnia petrolifera che opera in Abruzzo ha fatto tanto.

Facciamo anche chiarezza su questo:
"Sui pozzi denominati Rospo, non esiste H2S".
La edison, proprio in merito alla torcia installata su rospo mare, dice che la concentrazione di H2S e' pari a 30.330ppm, cioe' 2.58 kg/h. Questi numeri vengono da documenti ufficiali Edison per lo studio della valutazione di impatto ambientale.

Anonymous said...

Caro Giuseppe , chapeau !
Bisogna ammettere che i tuoi interventi sono di uno spessore non comune ; per il resto colgo l'occasione per chiederti se ricevi le mie mail ,ti dovrei mandare dei documenti e chiederti un parere.
Con vera stima.
Ninodb.

Anonymous said...

Ehi, questo spazio di commenti sta diventando uno show room per scrittori in cerca di gloria! Prendiamo atto di due cose: se il centro oli di Ortona è (per ora) ancora sulla carta e nei sogni di Fratino, Tannoia, Poli, Marrollo, Nervegna, Di Martino, Mariotti, Coletti & Co. è merito di tutti coloro che hanno fatto la loro parte, anche leggendo e divulgando questo ed altri blog, ma soprattutto questo.
Questo blog è un grande show room anche per chi non ha niente da dire come quello strampalato dallo pseudonimo ridicolo prima ancora che tenebroso.
Questo stesso strampalato se non ha nulla da fare è meglio che vada a farlo altrove, se invece è uno oscuro pennivendolo di periferia del cane a sei zampe (niente è più fantasioso della realtà)la cosa ci gratifica perché è come se Golia fosse sceso a patti con Davide, quel giorno, nella valle di Elah.
Quel giorno che Golia stramazzò stecchito, tanto per intenderci!
Terminator

Anonymous said...

Salute a tutti! Ovviamente questo sarà MOLTO più probabile nel caso in cui ( e certamente sarà così, il centro petrolchimico non si realizzerà ). Conosciamo molto bene la differenza tra l'estrazione del petrolio e l'estrazione del gas metano; evidentemente questo signore non è stato presente al forum tenutosi a Pescara presso l'Università D'Annunzio a luglio altrimenti, si ricorderebbe benissimo di quanto siamo informati, preparati, e difficilmente "infinocchiabili" (mi si passi il termine, di cui mi scuso). Vorrei far riflettere tutti su un episodio che mi è occorso ieri l'altro. Era domenica ed al mattino mi sono recato al Feudo per procedere alla potatura del mio vigneto. Ad un certo punto dai terreni scelti da e.n.i. per la realizzazione del centro petrolchimico, prende movimento una nuvola bianca.... una nuvola viva di quadrupedi belati: un gregge di qualche centinaio di pecore ed agnelli alcuni di questi ultimi nati da poche ore, altri già esperti saltellavano fra l'erba abbondante e rigogliosa. Si sono tutti sfamati su quei 12 ettari oggi coltivati a vigneti e uliveti che per una volontà di certo scellerata ha "congelato" la fase di lavorazione dei precedenti proprietari. Il cane geneticamente modificato, non pota, INCENDIA, non alleva, MORTIFICA l'ambiente e chi ci vive intorno. E così fra qualche settimana viti di montepulciano, di trebbiano, di sangiovese, inizieranno per l'ennesima volta la schiusura delle gemme, MA PER LA PRIMA VOLTA NELLA LORO VITA, il loro padrone non avrà riradato i rami eccessivi. Posso assicurarVi che ho trascorso una giornata tristissima all'idea che quelle pecore avrebbero potuto mangiare erba allo zolfo, all'idrogeno solforato, erba bagnata da piogge acide; IN ALTRE REGIONI ACCADE PROPRIO QUESTO !!!! E oggi chi si sente sicuro nel mangiare e bere il signor anonimo pensa che se al posto di 12 ettari di erba sana e salubre ci fosse stato un impianto malefico, nelle aree circostanti quelle stesse pecore non avrebbero mangiato lo stesso ?? E quel latte che tipo di formaggio avrebbe prodotto..... certo bere quel latte o il latte delle mucche che pascolano nei pressi ( fino a 40-70 KM. ) darebbe tranquillità ?? Qualcuno s'è chiesto percaso come mai questa crescita esponenziale di tumori al colon, al duodeno. Ricordo ancora la trasmissione di Report che mostrava il gregge ormai decimato in Campania non erano pecore sane come quelle di Domenica, erano dei relitti su 4 zampe. Vergogna eterna a coloro che insistono affinchè si resti SUCCUBI, OBBLIGATI, DIPENDENTI dal petrolio. GLI ABRUZZESI NON HANNO CHIESTO NULLA AI PETROLIERI, LASCIATECI NELLA NOSTRA MISERIA che equivale ad una ricchezza che neppure vi sognate lontanamente. VOGLIAMO L'ABRUZZO VIVIBILE PER I NOSTRI FIGLI E PER LE FUTURE GENERAZIONI. SinceraMente.
Ciao Maria Rita, ciao a tutti.

Anonymous said...

Anonimus, forse abbiamo capito malissimo, chissà se il Sig. Cthulhu si riferiva al latte prodotto vicino una raffineria.

Anonymous said...

Veramente Cthulhu era una gentilezza, visto il fastidio che prova continuando a non capire che in fondo se la terra è in piedi da tre miliardi di anni, è perchè non ha usato energia all'interno del sistema che avrebbe provocato sconvolgimenti ma energia di un altro sistema, il sole,
unico modo per garantire indefinitamente energia in modo da continuare i processi biogeochimici che avvengono su questo pianeta, inoltre lo scarto dei processi produttivi naturali diventano fonte primaria di altri processi produttivi naturali,
un ciclo continuo che dura tre miliardi di anni, dove il materiale di partenza ritorna al punto di partenza
es.: l'accqua e l'anidride carbonica viene trasformata dalle piante grazie all'energia solare in zuccheri, producendo un rifiuto : l'osigeno uno scarto che è una fonte primaria -respirazione-inoltre permette di ossidare e non di bruciare con dei processi chimici con quote di energia termica limitata-in natura non si brucia tranne in eventi occasionali(fulmini,vulcani)-, questi zuccheri che così trasformati liberano energia, lo scarto è anidride carbonica e acqua che servono alle piante per la sintesi clorofilliana....
Noi cosa facciamo negli ultimi 200 anni ?
Un vero sistema democratico, che non ha paura di mettersi in discussione, non avrebbe da tempo operato dei cambiamenti?
siamo andati sulla luna rimanendo all'età della pietra .

Anonymous said...

avevo dimenticato di firmare
Fabrizia

Anonymous said...

Lo so che adesso contribuirò a "creare una certa confusione"; voglio però approfittare di questi momenti di riflessione mi pare approfondita e anche tendente il più possibile alla "oggettività della ricerca scientifica" per fare un'altra riflessione stimolata dal padrone del vigneto che guarda le pecorelle e pensa a quanto è buona l'erba che brucano. Ahimè da tempo non mi fido più dell'erba che nasce spontanea tranne che di quella sui prati delle montagne (se non penso al contenuto chimico di certe piogge). Il vignaiolo che scrive e gli altri agricoltori trattano veramente bene il proprio terreno? qUEL LATTE CANCEROGENO (!!) OLTRE CHE da raffinerie e inceneritori potrebbe essere contaminato anche da uso improprio di pesticidi e concimi. Vi assicuro che non è polemica contro gli agricoltori, lotto soprattutto contro il petrolio, ma vorrei approfittare di questi momenti di onestà intellettuale e massima sensibilità per ricordarci di lottare a 360 gradi contro l'inquinamento. Viviana

Anonymous said...

Il signore dal nome inquietante lavora per il petrolio e tiene famiglia. Che ci possiamo aspettare da uno cosi? Come diceva la divina commedia, e come gia' detto in questo blog, non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Anonymous said...

siete davvero forti tutti quanti
mi inchino davanti alla vostra loquacita',senso della parola,cultura e forma espressiva.
ma che eta' ha questo sig.petrolio
non sarebbe quasi ora che andasse in pensione? speriamo di poterlo prendere per mano ed accompagnarlo piano piano verso un meritato riposo...................

grazie e voi tutti carlo ciccioni
concittadino del grande nino di bucchianico...... e ne sono fiero.

Anonymous said...

Oltre alle problematiche energetiche e d’inquinamento che qui vengono affrontate con molta competenza, bisogna ricordare però del grande affronto sociale e politico subito dal popolo abruzzese, che si trova, rispettando le leggi e pagando le tasse, immischiato in questa “lotta per la sopravvivenza”, sia economica, per quel che riguarda le attività prevalentemente agricole e turistiche, sia di sopravvivenza vera e propria, viste le conseguenze che l’H2S e le altre sostanze avrebbero sulla nostra salute (perché caro tipo dal nome strano, ci sono…. eccome se ci sono!!!). Ma voi come vi sentite ad aver scoperto per caso e dagli stessi cittadini e non dalle ISTITUZIONI (Stato, Regione, Provincia, Comuni, ASL, Università, Ordini dei Medici, oltre che ARTA,e tutti gli altri) queste belle sorprese? Come pensate al futuro dei vostri figli? Cosa accadrà di loro se nessuno di noi normali cittadini fosse intervenuto? A cosa serve avere cultura se le conoscenze portano alla distruzione dell’uomo stesso e della sua salute fisica e morale, oltre che del nostro (dei nostri figli, in verità) Pianeta? La Scienza e le Conoscenze devono servire soprattutto a garantire il diritto alla sopravvivenza del genere umano, nel rispetto della sua dignità. L’Abruzzo è sempre stato, nel corso dei secoli, la terra degli eremi, nel distacco totale della sua realtà rispetto a quella dei luoghi vicini, grazie soprattutto ai doni avuti dalla Natura, alle sue meravigliose Montagne e ai luoghi incantati che, pur avendoci fatto l’abitudine, non dimentichiamo di rispettare; le sue meravigliose colline coltivate con maestria e, in ultimo, non per importanza, il suo splendido mare con le sue spiagge balneabili, anche in pieno centro di città come Pescara. Nessuno ci convincerà che potremo vivere senza!!! Nemmeno per tutto l’oro (nero e solo per i faccendieri!) del mondo!!! Vedete come è importante questa nostra battaglia? Dall'ABRUZZO questa grande lezione. Grazie alla Professoressa Maria Rita e a tutti gli altri.

Anonymous said...

grazie Ds.ssa D'ORSOGNA,per il suo impegno per la sua e la nostra terra d'origine.sono un cittadino aquistito di SAN SALVO dove tra agricoltura di qualità si annidano da anni tanti pericoli,almeno è ciò che si suppone visto i tanti casi di malattie,monitoraggi quasi inesistenti nonostante la richiesta del ministero della salute dell'apertura di un dipartimento dell'arta,visto l'aumento di cosi di malattie tumorali e di malformazioni prenatali.
stranamente vi erano insediamenti di esrtrazione a montalfano del AGIP ora vi stanno creando dei depositi di stoccaggio di gas o metano? chi lo sa?in mare dinnanzi a noi la centrale offschore rospo mare che ha addirittura richiesto il radoppio per la perforazzione,poi tante altre realtà vedi la turbo gas di gissi di termoli un altra che dovrebbe nascere sul fime trigno a mafalda,e tanto altro da depositi di rifiuti pericolosi a inceneritori...
ed aimè una sola centralina che funziona per brevissimi periodi e mal tarata,poi le ditte che emanano gas serra ed altro hanno si installato filtri e centraline m non è dato sapere i dati per spionaggio industriale o per la privacy.
in conclusione un altro pezzo del bel paese in un mare di guai,per quanto tentiamo di aprire cuore e anima alla popolazione.ancora grazie per darci quel sostegno e quella voglia ad andare avanti per il bene di questa terra unica.