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Friday, October 24, 2008

Eventi del fine settimana


Sabato pomeriggio 25 Ottobre a Lanciano, lungo il corso Trento e Trieste dalle 17:30 fino alle 20:00, si raccoglieranno le firme per l'azione di responsabilita' limitata, in cui diventiamo un pochino tutti padroni dei terreni del lotto raffineria ENI. A Pescara in quello stesso giorno c'e' il solito sit in settimanale contro la petrolizzazione dell'Abruzzo dalle 18:00 alle 19:00.

Domenica pomeriggio, 26 Ottobre 2008 ci sara' un pacifico sit in sulle colline del Feudo di Ortona. Si inizia alle 10 della mattina, con l'orario nuovo. Saranno organizzate varie attivita' di intrattenimento, ed e' una occasione di gioia per ringraziare i due eroi che non hanno ceduto le loro terre all'invasore petrolifero e per celegbrare "fra noi" le piccole e grandi vittorie di questi mesi, fra cui la legge blocca trivelle fino al 2010.

Se si hanno bambini e' anche e' una bella occasione per trascorrere una giornata all'aria aperta, con la vista del mare e per conoscere meglio la natura. Si consiglia di portare il pranzo al sacco e scarpe e vestiti adatti al fatto che si e' in campagna. Mamme: mettete i i vestiti vecchi ai bimbi che cosi possono giocare con la terra, le ceppe, i sassi, le foglie secche, le lumache e i vermetti. Ho abitato per un anno in campagna (contrada San Iorio a Lanciano), e dal mio punto di vista non c'e' niente di piu' rasserenante che il contatto con la natura senza doversi preoccupare di niente altro.

Intanto mi giunge una specie di comunicato ENI che ha del grottesco. Si initola cosi':

"I dipendenti dell'ENI: Il centro oli ad Ortona e' occasione di lavoro"

E poi dice che:

1) Non si tratta di raffineria o di petrolchimico, quanto invece di un impianto di trattamento olio greggio e gas.

MR) A casa mia un impianto di trattamento olio greggio e gas si chiama raffineria di petrolio. A che serve il trattmento? Per togliere lo zolfo, giusto? E su tutti i dizionari che ho consultato questa attivita' e' inserita sotto raffinerie. Lo dicono i petrolieri stessi nei loro documenti per gli investitori che ci sara' una raffineria a Miglianico. E poi, lo potete chiamare come volete, ma i fatti restano: quella roba FA MALE ALLA SALUTE.

2) L'ENI, in Italia, e' da piu' di 50 anni che ha impianti di questo tipo e in queste zone non c'e' mai stata devastazione ambientale, come in Emilia Romagna, Puglia, Calabria, Sicilia, Molise, Abruzzo, Basilicata, Piemonte.

MR) L'ENI ha almeno venti cause aperte, nel solo suolo italiano, per devastazione ambientale, e danni correlati. A Venezia, a Viggiano, nel Lago Maggiore, a Gela, a Priolo, a Rovigo, a Crotone, a Brindisi, a Mantova, a Carrara, a Torino. I pozzi esplosi a Trecate in Piemonte hanno inquinato i terreni per anni ed anni. A Gela per colpa dell'ENI UN BAMBINO SU SEI NASCE DEFORME. Capite? Questa e' la vita delle persone e non ci puo' scherzare!
L'ENI ha depositi in molte citta', anche ad Ortona. Ma una cosa e' un deposito, un altra e' un impianto di desolforazione che a ritmo pieno lavorera' con quattordici canne fumarie di altezza fra i 20 e i 30 metri, a diametro di un metro e mezzo e a sputare veleni in modo continuativo nel tempo. Il Mario Negri sud parla di UNA TONNELLATA E MEZZA AL GIORNO DI ROBACCIA.

3) L'ENI sfama (dicono proprio cosi!) ben 3500 persone che fra breve dovranno andare a chiedere i buoni pasto alla diocesi e alla caritas. Occorre attrarre sviluppo e opportunita' lavorative.
La gente inizia a fare la fame.


MR) Nessuno fara' la fame senza l'ENI. I lavoratori che lo voranno andranno a Viggiano (cosi vedranno quanto si vive bene li!), se vorranno conservare il posto di lavoro. L'uso della parola "fame" e' veramente abominevole. Si cercano di usare metodi da paura come fece gia' Fratino.

La fame e' un illusione. Le malattie, i tumori, i campi inquinati, le puzze di idrogeno solforato, sono vere. Chiedete agli abitanti normali di Viggiano e non a Giuseppe Di Francesco, del cosiddetto "Coordinamento dei lavoratori ENI ed indotto" che hanno interessi di parte. Qualcuno dovra' poi spiegarmi che significa indotto ENI, e dove lavorano queste 3500 persone. Ripeto, se l'ENI se ne va, resteranno la Fater, la De Cecco, il turismo, l'agricoltura, le vigne.

Soprattutto, se ci fosse gente INTELLIGENTE a comandare e non persone di limitate visioni mentali e pratiche, quali Remo di Martino e Nicola Fratino, che non osano guardare piu' in la del portafoglio, si userebbe la fuoriuscita dell'ENI come momento di sviluppo nuovo, moderno e costruttivo per la citta'. Ne ho gia' parlato e lo penso ancora. Lo sviluppo del 2008 non e' petrolifero. Davvero, non lo e'. E chi pensa cosi, lo fa solo perche' imbambolato dall'ENI e da un mentalita' piccola piccola. Il mondo e' diverso dagli anni sessanta. Lo sviluppo vero non e' l'industria pesante, i fumi e le ciminiere. Lo sviluppo del 2008 e' nel sapere, nell'energia alternativa, nell'hightech, nanotech, biotech ed ora energy technology. Questo tipo di sviluppo vogliamo.

Non distrugge la natura, non distrugge i nostri polmoni, abbisogna di cervelli e di gente istruita, crea lavoro di alta qualita' per i nostri universitari, e ci rendera' competitivi a livello mondiale. Ma il tempo preme, l'Italia rimane indietro, e i pannelli solari se li progettano, migliorano, installano e ricercano gli altri, mentre noi dormiamo.

6 comments:

Tatone Massimo said...

Lavoratori eni....leggete
Azioni criminali dell’ENI

Ogni anno l’ENI presenta al New York Stock Exhange, un report dove diffonde tutte le notizie su di se che possono interessare gli investitori.
Questo modulo si chiama F-20 e l’ente che lo revisiona si chiama Security Exchange commission - SEC. La sanzione per le aziende che forniscono informazioni false e' la cacciata dalla borsa di Wall Street.
In questo documento, l’ENI riporta decine di pagine di provvedimenti nei sui confronti, che vanno dai danni ambientali, all’evasione fiscale fino alla violazione dell'anti trust. E' la stessa ENI a definirli procedimenti criminali.
Questo che segue e' un breve estratto del documento reperibile qui
• 2008: L'ENI chiamata in causa dalla regione Veneto, l'Ente Parchi della privincia del Po, la provincia di Rovigo, la provincia di Venezia, la Provincia di Ferrara, la citta' di Comacchio a rispondere di tentata strage e di alluvione.
• 2007: Causa a Carrara per inquinamento irreversibile alla bellezza naturale del sito di stoccaggio di idrocarburi in localita' Avenza. Fra gli accusanti il ministero dell'Ambiente
• 2007: Causa ad Augusta per inquinamento da Mercurio dovuta alle emissioni ENI 2006: Causa a Torino per l'inquianamento da DDT a Pieve Vergonte, sul Lago Maggiore
• 2006: Causa a Priolo (Siracusa) per incendio negligente
• 2004: Causa a Rovigo per i crimini collegati ad attivita' di smaltimento illegale di rifiuti a Mantova.
• 2004: Causa a Rovigo per le emissioni nocive di un impianto petrolifero a Mantova
• 2004: Causa a Rovigo per smaltimento illegale di rifiuti a Loreo (Rovigo)
• 2003: Causa a Crotone per danni ambientali dell'ENI e per danni irreversibili alla bellezza naturale nel sito di Averza
• 2002: Causa a Venezia per danni ambientali alla Laguna di venezia causati dallo stablimento di Porto Marghera
• 2002: Incendio a Gela. Processo all'ENI per incendio negligente, crimini contro l'ambiente e contro la belezza naturale.
• 2002: Causa a Gela contro l'ENI per avere causato danni alla salute umana con la raffineria e le sue emissioni
• 2002: Causa a Gela per l'inquinamento delle falde acquifere. L'ENI accusata di comportamenti criminali nello smaltimento di rifiuti derivanti dalla raffineria e di aver causato danni ambientali e all'approviggionamento idrico. Ricordo che a Gela l'acqua del rubinetto non e' potabile a causa dell'ENI.
• 2002: Causa a Priolo (Siracusa) per avvelenamento intenzionale. L'ENI accusata di avere causato infiltrazioni di sostanze tossiche nelle fonti di approviggionamento iderico. L'ENI condannata a ripulire la zona.
• 2002: Causa a Gela per violazione delle leggi sullo smaltimento dei rifiuti. L'ENi condannata al pagamento di una multa per avere disperso nell'ambiente residui petroliferi inquinanti.
• 2000: Causa a Brindisi per inquinamento di sostanze chimiche tossiche dal 1960 ad oggi
• 1997: Causa a Venezia per crimini e cattiva conduzione di Marghera, dal 1970 al 1995
• 1992: Causa a Mantova per inquinamento dal 1976 al 1990

wanadobee said...

il comunicato Eni e' ridicolo.

pierosalvatore said...

La parte + ridicola del comunicato eni è proprio questa:

"D’altra parte, sul progetto di sviluppo “Miglianico” lo studio ambientale
M. Negri Sud (Istituto di ricerca Scientifica), ha concluso che non sussistono incompatibilità con
l’ambiente e tutti i parametri di emissione sono abbondantemente al di sotto dei limiti di legge."

I servi dei petrolieri mistificano anche le evidenze, citando lo studio del M.Negri a sproposito!!

Antonio said...

Beh, considerate che questi hanno un Ministro dell'Ambiente di nome Prestigiacomo. Leggete cosa combina:

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/ambiente/ilva-scandalo/ilva-scandalo/ilva-scandalo.html

VOGLIONO UNA ITALIA TOSSICA

Anonymous said...

cosi' ci togliamo il dubbio una volta per tutte:


http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=raffinare&lemma=R00EC400

http://www.demauroparavia.it/90562

http://www.etimo.it/?cmd=id&id=14115&md=e3e77537a74e265fd93e8f5f08b6e77d

Cioe' se al petrolio amaro viene tolto lo zolfo lo raffiniamo. ALtrirmenti ci dicano cosa fanno............

Anonymous said...

nelle scuole si occupa e si va nelle piazze a menifestare e protestare,e questo avviene perchè non si vuole accettare un decreto legge così,e noi tutti in questo modo dovremo reagire anche per il centro-oli,dobbiamo andare a protestare,dobbiamo bloccare se ce ne saà bisogno tutto(strade,scuole etch) perchè solo così si puo cambiare..le scuole con tutti gli organi interni stanno facendo di tutto anche perchè dal '68 ad oggi nessuna + protesta è stata accolta perchè c'erano poche persone e non erano compatte mentre ora? va a finire che non cambierà niente ma la mobilitazione c'è stata e questo deve avvenire anche per questa altra causa