E' una notizia triste, che sa tanto di "perdona loro perche' non sanno quello che fanno".
Il governo della repubbica democratica del Congo ha deciso di aprire due parchi nazionali alle trivelle. Ci vivono qui specie a rischio di estinzione, fra cui i gorilla di montagna.
Di uno di questi parchi abbiamo gia' parlato: e' il Virunga, il parco nazionale storico del Congo. L'altro si chiama Salonga. Insieme rappresentano una buona parte del Congo Basin che e' la seconda piu' grande foresta tropicale del mondo.
Sono entrambi siti UNESCO. Per ricorda il 1988 sono i gorilla del film "Gorilla in the Mist" con Dian Fossey, la conservatrice della natura che ha trascorso la sua vita fra i gorilla poi uccisa dai bracconieri.
Vivono qui oltre ai gorilla, elefanti di foresta, scimpanze' e pavoni, tutte varianti che non esistono in altre parti del mondo.
Ovviamente non c'e' che da rabbrividire a questa notizia, perche' saranno messi in pericolo animali gia' a rischio, perche' ci sara' un altro po' di uccisione di biodiversita' sul pianeta, e per l'enorme quantita' di CO2 che verra' immessa in atmosfera. Senza contare l'abbattimento di alberi per far spazio a trivelle, tubi e impianti di petroliferi.
La cosa triste e' che nel Virunga, parco coperto di foreste e di vulcani vive la meta' della popolazione dei gorilla di montagna.
Chi e' che trivella qui?
La compagnia inglese Soco International che ha gia' trivellato nel passato, anche se la licenza e' scaduta nel 2015.
Ma il governo del Congo vuole piu' petrolieri e cosi dicono che in realta' e' possibile trivellare ovunque nel paese perche' saranno attenti a piante ed animali.
Come se fosse possibile!
E cosi, hanno semplicemente declassificato il 21.5% del Virunga da parco a zona trivellabile. Fanno 1700 chilometri quadrati.
La cosa ancora piu' triste e' che in realta' la popolazione dei Virunga e' in lenta, lentissima ma esistente crescita.
Nel 2010 infatti c'erano qui solo 480 gorilla, mentre nel 2016 erano 604. E' stato uno lungo processo di conservazione, partito nel 1981 quando i gorilla erano al loro minimo storico, 242 esemplari.
C'e' stato un tempo in cui si pensava che i gorilla non sarebbero arrivati al nuovo millennio.
Grazie al sacrificio personale di tante persone, incluse le 170 guardie forestali morte per proteggere i gorilla, grazie alla fama di Diane Fossey e alla fondazione creata dopo la sua morte per aiutare le comunita' locali in modo che i gorilla siano visti come una opportunita' da vivi e non da morti, in qualche modo sono sopravvisuti.
E adesso arriva Mr. Petrolio a sfasciare tutto.
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