Eccoci qui.
L'Italia detiene ancora il 30% delle azioni dell'ENI ed e' ancora inguaiata con il petrolio. Noi non lo sappiamo, ma sono sicura che quel 30% condiziona molte delle nostre scelte a livello di nazione, delle nostre politiche, del coraggio (o mancanza di coraggio) dei nostri politici.
Questa melassa politica-petrolio era evidente sotto il governo Renzi, e di tutti i governi prima di lui, con i ministri di ogni colore che hanno per lo piu' approvato tutte le trivelle possibili, a meno che non ci siano state eroiche resistenze e scandali popolari fra la gente.
Per il governo attuale e' ancora presto da dire, ma il fatto che il Ministro Sergio Costa non abbia, che mi risulta, detto ancora una parola sulle trivelle, mi preoccupa non poco e mostra che davvero si fa bene a temere che l'ENI strangola la nostra democrazia.
Invece dalla piccola Irlanda una grande bella notizia.
Una legge che fa si che piu di 300 milioni di euro in azioni di 150 ditte di petrolio, gas e carbone saranno vendute il piu' presto possibile.
La legge definisce una ditta "fossile" se il 20% dell suo introito arriva dall'esplorazione, sfruttaemento o raffinamento di fonti fossili; se una di queste ditte inverte il suo focus e cade sotto questo limite del 20% gli investimenti possono continuare.
L'Iralanda cosi' diventa la prima nazione del mondo a divestire dalle fonti fossili secondo una legge passata con il supporto di tutti i partiti.
Tutti i partiti.
Tutti i partiti.
La nazione nel suo complesso ha circa 8 miliardi di euro in fondi di investimento nazionale, e la legge da 5 anni di tempo per completare la vendita.
La Norvegia ha fatto lo stesso, divestendo il suo fondo pensionistico dalle fonti fossili, ma solo con il carbone. Non sanno ancora cosa fare con le azioni che detengono di petrolio e del gas. E come potrebbe essere altrimenti, visto che lo stesso fondo di investimenti pensionistici e' figlio del petrolio!
E cosi quello che sembrava un micro movimento ha preso piede e sono tanti i piccoli e grandi enti che hanno aderito, chiese, scuole, cittadine. E ora il governo d'Irlanda.
E anzi, Thomas Pringle il parlamentare irlandese che ha introdotto la legge dice che il movimento di divestimento mostra al mondo intere che occorre agire e pensare il grande per fermare la catastroficita' dei cambiamenti climatici. Dice che occorre guardare al dila' dei ritorni economici a breve tempo del mercato.
Dovremmo tutti seguire l'esempio dell'Irlanda, e fare molto di piu' per questo martoriato pianeta.
Io sarei contenta gia' se Costa annunciasse che l'Italia non rilascera' piu' nessun tipo di licenza petrolifera sul suolo, sottosuolo o nei mari d'Italia.
Non e' difficile, basta solo volerlo.
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