Il pezzo del ghiacciaio Helheim che si e' staccato in Groelandia e filmato dai coniugi Holland.
E' grande quasi quando l'isola di Manhattan.
Un altro ghiacciaio che ha minacciato la citta' di Innaarsuit, Groenlandia
per circa una settimana
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In questi giorni due storie di iceberg vaganti.
Il primo ad Innaarsuit, in Groenlandia, a 750 chilometri a nord del Circolo Polare Artico. Vivono qui circa 170 persone. Un giorno hanno scoperto un iceberg che era arrivato di fronte alle loro case.
Tutti in suspense, tutti fragili di fronte all'enormita' di quella roccia bianca di neve, tutti a rischio da questo iceberg di cento metri di altezza, e 10 milioni di tonnellate.
E infatti le persone di Innaarsuit, pure abituate al freddo e al clima estremo, sono andate via, timorose di possibili tsunami causati da pezzi di iceberg che potrebbero staccarsi.
Non ci sono in questo posto alberi, fa freddo anche d'estate e la temperatura media e' sotto lo zero per molti mesi l'anno. C'e' solo una strada che finisce nel cimitero della citta'. Gli iceberg qui sono comuni, di dimensioni certo piu' piccoli di quello della foto in alto. E infatti, raramente gli iceberg cosi grandi arrivano vicino alla riva, perche' sono spesso spinti da venti e correnti del mare verso largo. Ma l'iceberg in questione, probabilmente proveniente da un ghiacciaio non lontano, e' riuscito ad arrivare vicino alle case e si e' incastrato in una baia locale.
Alla fine, il peggio e' passato. Dal mega iceberg vagante per fortuna non si e' staccato niente, e alla fine le correnti sono riuscite a portarlo in mare aperto, lontano dalle case. La gente e' tornata a vivere tranquilla.
Per ora.
E' innegabile che i pezzi di ghiacciaio che si staccano siano sempre piu' numerosi, in Artico come altrove. Un altro aspetto dei cambiamenti climatici.
Diversa invece la storia di David e Denise Holland, moglie e marito e glaciologi presso la New York University. Erano in Groenlandia anche loro, a circa 2000 chilometri da Innaarsuit in una spedizione per studiare il ghiacciaio Helheim.
A un certo punto, Denise Holland ha sentito dei rumori cupi, il suono forte come di un aereoplano che decolla. Hanno messo la telecamera in azione e... voila', un iceberg ancora piu' grande di quello di Innaarsuit si e' staccato. I coniugi Holland e i loro colleghi sono riusciti a filmare tutto l'evento. E' stato un processo violento, drammatico e irreversibile a sentire la loro testimonianza.
L'evento e' durato 30 minuti.
Era un pezzo di ghiaccio grande quasi quanto l'isola di Manhattan.
Le stime sono che pesava 10 giga-tonnellate. Cioe' un miliardo di tonnellate.
Non tornera' piu'.
E ovviamente non ci sono solo i ghiacciai che si restringono, ci sono i livelli del mare che si innalzano e l'acqua del mare di riscalda, cambiando tutti gli equilbri planetari.
E questo e' quello che succede in Groenlandia, ma la situazione e' ancora piu' drammatica in Antartico, piu' lontana dagli occhi umani, e piu' difficile da studiare. Qui ci sono stati vari episodi di
staccamento di ghiacciai negli ultimi anni, come per esempio quello dello staccamento del Larsen C di cui abbiamo parlato anche in questo blog.
Dal 1992 al 2017 l'Antartico ha perso 3 miliardi di tonnellate di ghiaccio.
Il quantitativo di ghiaccio dell'Antartico e' molto superiore a quello che e' in Groenlandia, e si teme che possano arrivare eventi catastrofici, con aumenti spropositati del livello del mare ed innescando reazioni a catena.
Chi e' che causa lo staccamento di tutti questi pezzi di ghiaccio, di questi eventi cosi dirompenti, cosi, assoluti e a senso unico?
Noi, tutti quanti.
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