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Tuesday, July 24, 2018

Il mare di Santo Domingo stravolto dalla monnezza













Un tempo erano spiagge pristine.

Siamo a Montesinos Beach nei pressi della capitale, Santo Domingo, nella repubblica domenicana. Qui di pristino non e' rimasto niente se non una coperta multicolore di plastica e di monnezza melmosa che avvolge la costa, la sabbia, il mare.

E che continua ad arrivare.

Hanno mandato 500 lavoratori e volontari, e pure l'esercito e la marina, ma l'ondata di rifiuti non e' stata ancora domata. Finora sono state rimosse 60 tonnellate di plastica dal mare in tre giorni, ma la furia dell'immondizia e' ancora piu' forte di tutti.

E infatti le pale, le ruspe e gli escavatori non fanno a tempo: piu' rimuovono piu' le ondate del mare mandano altra monnezza in riva.

Cosa hanno raccolto?

Cose mondane: bottiglie di plastica, contenitori di polistirolo, forchette e bicchieri di plastica. Sembrano cose innocue, ma moltiplicate per migliaia e migliaia soffocano il mare. Da dove arriva questa roba?

Dal fiume Ozama. Qui attorno la gente vive in modo del tutto precario, non certo nei resort di lusso dei turisti ed il fiume e' essenzialmente la loro discarica comune. Ogni anno arrivano qui 90mila tonnellate di monnezza che giacciono.

Ma di recente c'e' stata una tempesta, e tutto il carico di plastica del fiume Ozama e' finito in mare.
La gente ci e' abituata, e' gia' successo in passato dopo piogge piu' o meno abbondanti.

Anzi, sono eventi che diventano sempre piu' frequenti: prima il quantitativo di immondizia aumenta ed accumula, a un certo punto arriva la tempesta e tutto viene mandato al mare aperto. E poi si rincomincia con la monnezza che torna ad accumularsi.  Una specie di ciclo della monnezza.

Quella che vediamo nelle foto fra l'altro e' solo un piccolo quantitativo del totale, perche' altra monnezza e' finita in mare aperto.

E anche se pensiamo che sia "solo" plastica multicolore c'e' pure tutta la roba tossica che questa monnezza porta con se, sostanze chimiche, coloranti, additivi, che poi finiscono nei pesci (se sopravvivono) e in ultima analisi nei nostri corpi.

Come sempre, la soluzione e' nelle vite di ciascuno di noi.

Ogni bottiglietta che stappiamo, la domanda da farsi e' sempre la stessa: ma davvero mi serve?

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