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Saturday, July 27, 2019

Anche la Cambogia restituisce la monnezza all'occidente







Ora anche la Cambogia si aggiunge alla lista di paesi che non ne vogliono piu' sapere di plastica
occidentale.

Verranono rimandate indietro circa 1,700 tonnellate di monnezza, originariamente dagli USA e dal Canada. La monnezza era arrivata in 83 containers nel porto cambogiano di Sihanoukville.

La risposta delle autorita' cambogiane una volta scoperta questa plastica/immondizia e' stata feroce: non siamo l'immondezzaio di nessuno.  Non vogliono ne plastica, ne e-waste, ne lubricanti o oil esausti, dicono quelli del ministero dell'ambiente.

La domanda e': come e perche' sono arrivati questi containers in Cambogia?

La storia inizia che la monnezza era arrivata qui come prodotti reciclabili. Di questi 83 containers, 70 provenivano dagli USA e 13 dal Canada.

E questo nonostante la legge cambogiana sia molto chiara: Hun Sen il primo ministro del paese ha spesso ricordato che il suo paese vieta l'imprtazione di qualsiasi tipo di materiale "reciclabile".

Tutto questo viene sulla scia del divieto dei cinesi di importare plastica straniera nel 2018, lasciando che altri paesi prima accettassero di prenderla nelle loro citta', per poi finalmente vietarne l'importo, una volta visto tanta e quanta ne fosse.

E' successo in Malesia, e' successo in Indonesia, e' successo nelle Filippine, dove addirittura ' sorto un piccolo caso diplotaico: Manila ha richiamato il suo ambasciatore in Canada, dopo che Ottawa non si era ripresa la monnezza entro la data prestabilita. Ora succede in Cambogia.

A Maggio 2019 circa 180 paesi hanno ratificato la Basel Convention on the Control of Transboundary Movements of Hazardous Waste and their Disposal per includere disposizioni sulla plastica: da adesso, ogni paese che abbia deciso di prendere dall'estero, puo' anche decidere se rifiutarla se particolarmente difficile da reciclare e se contaminata o sporca. 


Come tutti, la Cambogia ha i propri problemi con lo smaltimento della plastica prodotta a livello nazionale e poche sono le risorse per riutilizzarla. Spesso ci sono montagnole di plastica in giro e nessuno ne vuole di piu' di quanta ne abbia gia'.  Solo il 40% della popolazione ha accesso a unqualche tipo di smaltimento o raccolta di immondizia.

Intanto a livello mondiale, dagli anni 1950 ad oggi sono stati prodotti 8.3 miliardi di tonnellate di plastica e solo il 9% di questa e' stata reciclata. Circa 14 millioni di tonnellata di plastica finiscono ogni anno nell'oceano. I peggiori immondezzanti sono gli americani: siamo il 4% della popolazione mondiale e produciamo il 12% della monnezza municipale del mondo.

Dove andiamo a finire? Ne i ricchi ne i poveri sanno che farsene di tutta questa immondizia, di tutta questa plastica. E tantomeno il pianeta sa di che farsene!

La soluzione e' sempre nel buonsenso: non produrne piu, non usarne piu' tornando ai bicchieri di vetro, alle forchette di metallo, ai piatti di ceramica, a una vita piu' sobria.

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