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Monday, March 4, 2019

Disastro ambientale alle isole Salomone, patrimonio UNESCO: da un mese petrolio riversato nell'oceano Pacifico









It's impossible to fish or swim in the sea
"The people rely on the sea but now it's all contaminated and polluted. 
Things are not looking good for my people.

circondata dal petrolio

Un altro riversamento di petrolio in paradiso di cui nessuno parla.

E che va avanti da un mese.

Siamo nelle isole Solomone, un angolo remoto dell'oceano Pacifico, dal cieli blu e dai mari ancora piu' blu.  Una nave merci di 225 metri di lunghezza che trasportava si e' incastrata nei fondali durante le operazioni di carico e scarico, e ha rilasciato molteplici tonnellate di petrolio in mare.  Le prime stime parlano di 80 tonnellate; altre invece indicano 660 tonnellate di greggio che sono o potrebbero finire in mare.

E il mare da blu e' diventato nero.

Solo per capire di che si tratta, l'area e' un sito delicato, patrimonio UNESCO per l' unicita' e bellezza dei suoi coralli; le operazioni di salvataggio sono rese difficili dalla presenza di Oma, un ciclone tropicale nell'area.

La nave incastrata e riversa-petrolio viaggiava per conto dell' indonesiana Bintan Mining Company che l'aveva presa in charter, e batte bandiera cinese (Hong Kong).  Trasportava bauxite, usato per farci le lattine di alluminio, quando qualcosa e' andato storto.
 
Era il 5 Febbraio 2019, esattamente un mese fa.

Da allora, dalla nave ferma e incastrata, il petrolio e' iniziato a fuoriuscire in mare, lento ma inesorabile.

Vicino alla nave, e al disastro che si snoda davanti ai nostri occhi, c'e' la East Rennell Island, iscritta al patrimonio mondiale UNESCO nel 1998 dove esiste uno dei piu' grandi atolli di coralli non sommersi del mondo. Ci sono qui anche tanti esperimenti e studi ambientali per l'unicita' del posto.

Vivono qui circa 2000 persone che dipendono dal mare, dalla pesca, dalla sua bellezza.


Gli indonesiani della Bintan Mining Company hanno declinato ogni responsabilita' perche' dicono che hanno solo preso la nave in charter. Il CEO della ditta, tale Fred Tang si nasconde alla stampa. Pero' da un mese a questa parte  continuano a scaricare bauxite, e chi-se-ne-importa del petrolio che continua a fuoriuscire.

Le loro operazioni hanno peggiorato le cose perche' hanno essenzialmente mescolato il petrolio all'acqua del mare, rendendo il tutto piu' diffuso ed esteso. L'operatore della nave, King Trader di Hong Kong ha invece mandato tecnici per fare sopralluoghi.

Il National Disaster Management Office delle Isole Salomone non ha mai nella sua storia avuto a che fare con disastri petroliferi e non e' preparato ad intervenire. I  governi della Nuova Zelanda e dell'Australia dal canto loro hanno mandato aiuti alle Isole Solomone, che sono una nazione indipendente, per cercare di evitare disastri maggiori.

In realta' tutte le testate giornalistiche che si sono recate sul posto testimoniano che il petrolio continua a fuoriuscire, malgrado i tentativi della Nuova Zelanda, dell'Australia e di King Trader.

I residenti temono tutti che il peggio debba ancora venire. 


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