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Monday, March 11, 2019

Venezuela: scoppia raffineria, manca l'elettricita' e l'esodo e' inarrestabile












Zuly González,  Caracas

Ogni giorno una nuova storia di disperazione in Venezuela.

Anche se il governo non rilascia dati dal 2015, gli economisti dicono che l'inflazione e' peggio che in Zimbawbe,
 
A Febbraio l'inflazione era di 2.3 milioni in percentuale rispetto ad un anno fa.
Cioe' se prima costava 1 ora costa ... 2 milioni. 


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Siamo nel cuore del martoriato Venezuela dove varie esplosioni di orgine ignota hanno mandato all'aria la raffineria di Petro San Félix vicino a San Diego de Cabrutica nello stato dell'Anzoategui, in Venezuela. Le fiammate sono durate a lungo e il cielo si e' annerito per ore.

Vista la situazione politica in Venezuela le notizie sono scarse: non e' chiaro se ci siano stati morti o feriti, ne se gli incendi siano stati tutti domati. Alcuni siti parlano di dieci morti.  E neanche se ci sia l'elettricita' per azionare le pompe dei pompieri visto che e' una settimana che in molte citta' manca la corrente.

Il governo di Nicolas Maduro intanto parte per la tangente. Il Ministro del petrolio, Manuel Quevedo, che gestisce l'agenzia di petrolio nazionale PDVSA dice che la colpa dei blackout nel suo paese e' di attacchi partiti dagli USA, da Houston e Chicago. Dice che chiedera' alle Nazioni Unite, oltre che alla Russia, Cina ed Iran di aiutarlo.

Quel che pero' si sa e che la situazone e' disperata. Ci sono proteste e furti, ci sono pazienti che suppicano i medici di tenerli vita senza medicine. Supermercati vuoti, gente affamata. Mercato nero e rifiugiati in Colombia, iperiflazione e fame.

Caracas e' stata per una settimana senza luce.

La colpa e' della stazione elettrica San Geronimo B al centro del paese e che fornisce elettricita' all'80% del paese dalla stazione idroelettrica di Guri. E' collegata a dieci grandi citta' ed e' gestita dal monopolio nazionale Corpoelec. Non e' ben chiaro cosa sia successo, ma pare che un piccolo incendio abbia destabilizzato la rete e ha portato le turbine a fermarsi. Accanto a San Geronimo B c'e' San Geronimo A, una specie di backup alla B che invece genera elettricita' dall'impianto idroelettrico Matagua. Purtroppo pero' la portata di San Geronimo A e' limitata e cosi ben poco ha potuto aiutare la situazione.

Pare pure che i vari tentativi di riattivare San Geronimo B, qualcosa va storto, ci sono altri danni, incendi, il sistema va in tilt. Riaccendere il tutto non e' facile, perche' occorre sincronizzare i macchinari. I tecnici piu' esperti sono tutti andati via, a causa della scarsa paga, e della onnipresente presenza della polizia segreta di Maduro.

Maduro e i suoi ministri dicono che la colpa e' dei sabotatori USA e della sua opposizione, ma senza fornire prove. In realta' il verdetto di esperti di energia mondiali, dagli stessi impiegati del settore in Venezuela e della Corpoelec dicono che e' tutto frutto della mancanza di investimenti, corruzione e di fuga di cervelli dal paese.

Maduro ha risolto tutto annunciando che Lunedi sarebbe stata vacanza per tutti.










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