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Friday, October 28, 2016

La rivoluzione solare dell'Africa - Kenya, Sud Africa, Rwanda












In Sud Africa e' stato aperto il primo aereoporto solare del continente africano.

E' l'aereoporto di George e i suoi 2,000 pannelli solari le permettono di alimentare luci, nastri delle valigie, torri di controllo e i banchi del check in, in completa autonomia. Non e' un aereoporto grandissimo: ha circa 700mila passeggeri l'anno, ma l'energia che genera -- 750 KW al giorno - e' sufficente per il proprio fabbisogno, e anzi, l'energia in eccesso viene ceduta alle case nel circondario: 250 abitazioni alimentate dal fotovoltaico dell'aereporto.

Per evitare incovenienti se le condizioni non sono ottimali, l'aereoporto e' anche collegato alla rete elettrica nazionale. 

E' questo un piccolo-grande test per il Sud Africa: le condizioni climatiche a George sono particolarmenti difficili, con forti variazioni climatiche e metereologiche. Per cui, se funziona qui, potra' funzionare dappertutto nel paese. Ed e' per questo che e' stata scelta. 

E infatti, il direttore dell'aereoporto, Marclen Stallenberg, dice

"The thinking was if we put the solar system in the worst unpredictable weather, it will absolutely work in any other airport in the country"

Finora, tutto bene. Altri tre aereoporti nella nazione hanno in mente di fare lo stesso.

Questa storia dell'aereoporto e' solo una delle tante storie di sole d'Africa.

E infatti, zitti zitti, nel contiente e' in atto una piccola grande rivoluzione. In molte nazioni, invece che passare dal niente al petrolio o al kerosene, si e' passati direttamente dal niente al sole.

E infatti, in questo momento, in Africa, il 10% delle case e' alimentato dall'energia solare.

Ci sono storie simili dappertutto: Rwanda, Kenya, Sud Africa.

Storie di sole che ha portato elettricita' ad almeno 600,000 famiglie.

Storie di costi di allaccio alla rete elettrica improponibili che vengono superati con il fai-da-te del sole sui tetti. Gente in zone rurali che fino a pochi anni fa poteva solo sognare di avere l'elettricita' ma che adesso usano sistemi solari "off the grid" per portare luce nelle proprie case. 

In Rwanda per esempio l'allaccio alla rete e' 10 volte piu' costoso che installarsi il fotovoltaico in casa. $2000 dollari contro $200.

Solo pochi anni fa non ci credeva nessuno a queste enormi possibilita' del sole. Costava troppo, era improponibile, troppo complicato.

E cosi' c'erano associazioni religiose e missonarie che regalavano pannelli giusto per alimentare qualche casa sporadica.

Ma con il tempo ci si e' resi conto di quello che il sole poteva offrire e l'Africa non e' stata piu' la stessa. Sono sorte associazioni di microcredito che aiutano con l'acquisto integrato di TV, radio e piccolo impianto solare per alimentarli e per fornire la luce nelle case.  Sono arrivati imprenditori piccoli e grandi e ... voila'.

Alla fine di tutto questo in pochi anni, il 10% delle case e' alimentato dal sole, in un continente povero.  

Come si e' arrivati fin qui?

Beh, intanto, i prezzi dei pannelli sono dimuniti dell'80% rispetto al 2010, rendendo il tutto piu' economico - da installare, da riparare, da progettare e da pagare.

E poi, gli investimenti sono anche stati pensati del titpo “pay-as-you-go” in cui non si vende il pannello, ma l'elettricita' consumata. Si paga ogni mese, come la bolletta. A volte i pagamenti possono anche essere fatti da cellulare.

Se si pensa che i pagamenti per l'elettricita' dal sole per le famiglie africane sono molto inferiori rispetto ai costi delle lampage al kerosene che si usavano fino a tempi recenti, ci si rende conto perche' tutti vogliano l'elettricita' dal pannello.


E infine pian piano arrivano anche in Africa elettrodomestici che consumano meno elettricita', attraverso lamapdine LED che usano un quinto di quello che usano le lampadine tradizionali. Con le lampadine, TV, radio, ventilatori e telefoni che usano meno energia. Ci sono anche delle app che controllano tutto in modo smart, di modo che se per esempio il sole e' meno forte, la TV da sola abbassa la propria luminosita' in modo da usare meno corrente.

Anche ospedali, parrucchiere, e aziende agricole usano in misura piu' o meno rilevante, l'elettricita' dal sole in Africa.


La domanda e' tanta. Le ditte non riescono a smaltire tutte le richieste in tempi rapidi e ci vorrebbero piu investimenti.

Ma la strada e' tracciata.

Si prevede che il solare in Africa crescera' del 60-100% nel 2017 rispetto al 2016.

Le Nazioni Unite hanno l'obiettivo di arrivare all'accessso globale all'elettricita' in Africa entro il 2030, soprattutto grazie alle rinnovabili. 

E l'Africa ne ha veramente bisogno:  anche se tutti pensiamo che i principali problemi del continente africano sia la poverta' economica, la corruzione, l'AIDS ed altre malattie infettive, l'emergenza inquinamento e' ormai la principale causa di mortalita'. Ogni anno l'inquinamento dell'aria e' costa la vita a 712mila persone; bere l'acqua inquinata  invece porta alla tomba 542mila morti ogni anno. 

La malnutrizione ha portato a "soli" 275mila decessi.


Comunque la si voglia mettere, il mondo non puo' piu' aspettare. 

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