Caro Lino Banfi,
Sono appena tornata a casa, dopo il lavoro, dopo la palestra, e dopo un altro dibattito non proprio esaltante di questa deprimente saga Clinton-Trump. Vorrei solo mettermi a letto e leggere un libro, imparare una cosa nuova, pensare a cose belle, costruttive.
E invece sono qui che le scrivo, perche' non posso fare niente altro, anche se so che possibilita' che lei legga quel che scrivo sono molto basse.
Non sono nessuno, lo so. Ma qualcuno deve pur parlare. Sono stanca. Di una stanchezza antica, che nasce da quando piu di nove anni fa mi dissero che l'ENI voleva trivellare l'Abruzzo. Sono quasi dieci anni, sa?
Leggo le sue parole su Manfredonia, sulla costruzione di un impianto GPL nella cittadina pugliese, e della sua *libera* scelta di fare pubblicita' per la ditta Energas coinvolta in questo impianto.
E' Manfredonia ed e' Lino Banfi, ma avrebbe potuto essere Jovanotti e l'ENI, Papaleo e la Basilicata, o Benigni e la costituzione italiana. Non sono importanti i dettagli. Sono importanti i protagonisti e le circostanze. Perche' e' sempre lo stesso il concetto: gente con potere, con immagine, che potrebbe fare del bene e che invece in qualche modo supporta lo status quo perche' il proprio orto e' piu importante che il giardino della nazione.
Dice Banfi sul tema dell'impianto a gas:
Su questo argomento non ho un'opinione precisa perché non me ne intendo. È pericoloso, è sicuro? Non lo so. Credo che come me la maggioranza dei cittadini non sappia esattamente quali sono i termini della questione ma capisco che quando ti dicono 'distrugge l'ambientè ci rimani male, ti spaventi.
In ogni caso col referendum di Manfredonia non c'entro nulla. Comunque penso che sia un bene che ci sia, così i cittadini di Manfredonia potranno esprimersi e decidere. Io faccio l'attore. Più di un anno fa ho firmato un contratto con Energas per quegli spot. Li ho girati 8 mesi fa. Poteva essere Eni, Q8, Esso o chi volete voi: per me è lavoro, il mio lavoro.
Però nessuno può mettere in discussione l'amore che ho per la mia Puglia e anche per Manfredonia (famosa oltretutto per il pesce freschissimo). Vi prego - conclude - non mi tirate dentro una polemica politica che non mi riguarda affatto. Grazie. Una parola è troppa e due sono poche
Che tristezza leggere queste parole.
In Italia nessuno c'entra mai nulla con niente.
Posso dirlo? A me nessuno ha mai chiesto di fare pubblicita', ma quando mi dissero che arrivava l'ENI in Abruzzo a differenza di lei non mi sono detta "io con le trivelle di Ortona non c'entro nulla"
o "io con le trivelle di Ombrina non c'entro nulla".
Mi sono messa li a voler *capire* e a fare la mia parte.
E ci sono voluta entrare perche' la res publica e' di tutti, anche mia e anche sua, a prescindere da dove viviamo e cosa facciamo per vivere.
Nel mio caso vivevo in California, eppure non mi e' mai passato per l'anticamera del cervello di dire che la "polemica" sul petrolio non mi riguardava o che "non ho un opinone precisa".
Ci ho perso del tempo e me la sono fatta questa opinione.
Perche' l'ambiente, il territorio, 'Abruzzo, la Puglia, l'Italia non sono concetti astratti che *qualcuno* difendera'. Sono concetti reali che tocca a noi tutti difendere.
E chi piu potere ha, di qualsiasi genere, piu' responsabilita' ha.
E lei?
Lei non e' la massaia di Manfredonia. Lei e' una persona famosa. E in quanto tale ha un *dovere* etico, morale, civile, io credo, di usare quel che si e' in modo costruttivo.
Se lei dice una parola per difendere Manfredonia, la Puglia, o qualsiasi altro angolo d'Italia, il tutto rimbalzerebbe sulle cronache nazionali in un batter d'occhio. Proprio come e' successo adesso. Solo che adesso invece che finire sulle stampa per cose costruttive, lei ci e' finito per critiche piu o meno inutili.
Che significa "Io faccio l'attore"?
Chi deve cambiare l'Italia? Chi deve proteggere l'ambiente? Chi deve dare l'esempio?
Perche' queste cose sono cosi lampanti ai miei occhi, e la maggior parte degli italiani famosi non riesce a capirlo?
Anche io potevo dire: io faccio il professore universitario negli USA e chi si e' visto si e' visto. Il petorlio non era il mio lavoro. Eppure ho dato quello che potevo perche' era giusto cosi.
E lei?
*Prima* di sottoscrivere pubblicita' non le e' venuto in mente di voler studiare esattamente cosa questa ditta faceva?
Chi c'era dietro?
Ma poi, caro Lino Banfi, quanti miliardi deve accumulare uno ad 80 anni?
Quanti miliardi le servono ancora? Possibile che uno ad 80 anni non si renda conto che forse e' meglio lasciare *altre* eredita'? Non materiali, ma civiche?
Ed ecco qui una occasione per lei: perche' non fa lo spot contro le trivelle in Puglia che lo scellerato governo di Renzi continua ad approvare?
Sono anni e anni -- appunto almeno nove per quello che mi riguarda -- che se ne parla, e credo che le argomentazioni sono diffuse a sufficenza sulla stampa nazionale e regionale che tutti a questo punto possano avere una idea.
E anche se non ce l'ha, ci si metta, indaghi, si faccia consigliare, e vedra' che queste Renzi-trivelle non porteranno niente di buono alla Puglia che lei dice di tanto amare.
E quindi, ecco per lei l'occasione di agire. Dica qualcosa sulle trivelle in Puglia. Lasci questa eredita' qui. Difenda il suo mare. Dica una, due, mille parole sul mare di Puglia.
Rileggo quello che lei scrive.
Cosa significa che lei ama la Puglia? La ama a parole o nei fatti? Perche' l'amore si mostra con cio che si fa, e non a chiacchere. L'amore ci spinge a muovere le cose, a cambiare quello che c'e' di storto e a metterci in gioco per difendere o migliorare quello che amiamo. A parole siamo tutti bravi.
A che serve avere della notorieta' senno'?
Ma poi, non pretendo che lei capisca. Dopotutto l'Italia e' quasi fondata sul concetto che la res publica non e' di nessuno, che basta che uno pensi al proprio tornaconto, e al resto che ci pensi qualcun altro. E lei e' figlio di quella cultura.
Vorrei tanto invece che invece i giovani che arrivano alla vita civica adesso, capiscano che c'e' un altro modo di viverlo questo vivere civico che non sia fondato sul "io non c'entro niente" quanto sul "io voglio fare la mia parte per rendere questa nazione migliore, per quanto piccola".
Ricorda le parole di Kennedy?
Ask not what your country can do for you, ask what you can do for your country.
In questi tempi, in cui l'ambiente viene massacrato a destra e a manca, caro Lino Banfi, una parola e' poca, due pure, e mille pure.
Ci vorrebbero le trombe dai tetti a dire: salviamo quel poco che ci resta da salvare -- in Italia e nel resto del pianeta.
5 comments:
adesso il pericolo non viene solo dalle trivelle ma dagli sversamenti sostanze tossiche sversate nei fiumi. E' di questi giorni le ultime inchieste e gli arresti di 4 delinquenti che lo hanno fatto per anni.
Caro Banfi, che tristezza, svendersi a fine carriera.
Nonno d'Italia, idolo di generazioni, hai nipoti da tua figlia che ha lottato contro un cancro, ambasciatore Unicef...
Proprio stroppia questo assurdo sostegno..
Spero in un ripensamento.
davide
Caro Banfi...queste cose non si fanno... non si fanno sempre e soprattutto a 80 anni... altrimenti a che serve essere nonni?
Banfi che tristezza! Ed i concerti di Lorenzo Cherubini (Jovanotti) e Maker Faire Europe (Rome) sponsorizzati da ... eni. NoEni #NoTriv #NoIlva
Banfi.... Non ti è bastato rincoglionire generazioni di italiani con il tuo show mediocre che appesta la tv generalista... Dovevi anche sponsorizzare la bomba atomica da 100 kilotoni che vogliono mettere nella MIA puglia... NON tuta.... che ti sei comprato la villa al mare a Marina di San Nicola in provincia di Roma.... Vigliacco e bugiardo
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