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Saturday, January 9, 2016

L'Abruzzo fossile ha un impegno "maniacale" per l'ambiente



Non riesco a fermarmi dal ridere. Giuro. Vorrei solo che chi non mi conoscesse di persona fosse qui a vedere il mio sbellicarmi.  E' un comunicato di Confindustria Chieti del 9 Dicembre 2015 sul petrolio in Abruzzo.  Fa ridere, pero' a ben pensarci fa piangere.

Mentre il mondo progredisce, va avanti e corre verso le rinnovabili con sole e vento, in Abruzzo ci teniamo ancorati alle trivelle. Ecco qui l'intelligentia locale di Confindustria Abruzzo cosa e' capace di produrre. Non si rendono conto di essere oltre che ridicoli anche anacronistici. Sono un po come quelli che mandano ancora segnali di fumo o usano i piccioni viaggiatori,  mentre il mondo telefona, manda text, e messaggi su facebook alla velocita' della luce. E menomale che sono Confindustria. Hanno mai sentito parlare dell'industria verde, che tutti sanno sara' il futuro? O sono troppo vecchi per scomodarsi e preferiscono l'industria antiquata e nera, come di petrolio, di monnezza tossica, di polmoni malati?

Rido mentre leggo le balle che scrivono - indotto parapetrolifero, impegno "maniacale" per l'ambiente, innovazione, approfondimento specifico, mercato mondiale dell'economia abruzzese. Ma veramente ci credono?

Il mercato mondiale dell'economia abruzzese non e' il petrolio - e' il vino, e l'olio d'oliva, e' il Montepulciano, la pasta, e (si vendono qui a Los Angeles) il torrone Nurzia, il Parrozzo, lo zafferano.

Ma perche' poi fanno questi incontri? Per convincersi da soli? Per cambiare idea alle persone? Per far vedere? Boh. E' solo che fanno ridere.

Cari miei questo tempo del convincere l'opinione pubblica e' passato da dieci anni. Ci dovevate pensare prima. Adesso e' tardi e siete solo comici.




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Il Workshop intende illustrare la situazione e le prospettive delle imprese che operano in Abruzzo
nell'attività di Esplorazione & Produzione di idrocarburi a terra e a mare, creando lavoro e ricadute
economiche sulle molteplici realtà industriali della regione. Particolare attenzione verrà rivolta
quindi alle compagnie operatrici e alle aziende dell'indotto “parapetrolifero, al loro impegno
continuo e maniacale per la salvaguardia dell'ambiente, alla loro capacità di generare innovazione
e know-how in tutta la filiera energetica, alla loro conoscenza ed esperienza dei mercati
internazionali.

Attraverso un approfondimento specifico curato dal centro ricerche RIE, verrà inoltre esaminata la
capacità di sinergia e coesistenza costruttiva con altre attività economiche sul territorio abruzzese,
in particolare con Agricoltura, Pesca e Turismo.

Il Workshop propone una disamina delle realtà produttive, industriali e occupazionali legate
all’attività E&P, cui farà seguito un confronto aperto con rappresentanti di Istituzioni nazionali e
regionali, Università, Organizzazioni sindacali, Ong e opinion-makers locali. Verranno approfonditi
gli strumenti con i quali le imprese e i lavoratori coinvolti nel processo produttivo garantiscono
performance ambientali eccezionali e una gestione aperta e trasparente dell'attività. Ciò allo scopo
di agevolare i rapporti con le istanze locali e concorrere con competenze e supporti logistici
all'affermazione sui mercati mondiali dell'economia abruzzese.

Con un approccio tecnico, la discussione sarà avviata sulla base delle relazioni proposte sui
diversi temi in agenda, seguite dagli interventi degli stakeholders partecipanti alla tavola rotonda. È
previsto un pubblico di osservatori in sala.




2 comments:

Alessandra B. said...

Questo è un mondo di ipocriti. Gli ipocriti sono tutti coloro che dicono di volere un mondo migliore, ma non fanno nulla per renderlo tale. Anzi, se possono lo distruggono.

Amalia said...

L'Abruzzo ha una popolazione in flessione. Anch'io, appena potrò me ne andrò.