.

.

Monday, September 12, 2011

Febbo, Di Stefano, Primavera: i recidivi


Non possono proprio accettarlo che i sogni di pozzi di petrolio, raffinerie, villette ed ecomostri lungo la costa dei trabocchi possano svanire.

Non possono proprio accettarlo che invece della prepotenza possa vincere la democrazia ed il buonsenso.

Ma si sbagliano di grosso perche' vinciamo noi, gente onesta che vuole solo vivere in un ambiente sano e naturale e che non ha amici costruttori di villette o di raffinerie.

Nonostante il ministero gli abbia detto a chiare parole che IL PARCO S'HA DA FARE, la cricca della politica d'Abruzzo continua ad insistere come bambini capricciosi a dire di no e inventarsi una scusa piu' ridicola dell'altra.

Non solo non si arrendono e continuano a spararle ma neanche gli importa di diventare gli zimbelli dell'Abruzzo intero. Ma chi si credono di essere?

Di Mauro Febbo abbiamo gia' parlato tante volte - qui e qui.

Un paio di giorni fa il Centro riporta la proposta di Fabrizio Di Stefano - quello che e' favorevole a eliminare il divieto alla riorganizzazione del partito fascista - che se ne esce con la brillante idea: facciamo un referendum negli otto comuni interessati al parco.

Questo nonostante esista gia' una legge che, come ha detto il ministero, ne ha sancito l'esistenza dieci anni fa. In piu' vorrebbe fare questo "referendum abrogatorio" venti giorni prima che i comuni debbano sottomettere i perimetri.

In dieci anni non si e' fatto niente - ora in venti giorni si dovrebbero fare referendum e perimetro allo stesso tempo!

Di Stefano dice che "non esistono studi scientifici" per cui non si possono fare perimetrazioni.

Senatore, ma cosa hai fatto negli scorsi dieci anni? Perche' non li hai commissionati questi studi? Cosa facevi? Se prima non ti interessava del parco, perche' ora? Perche' Fossacesia ci e' riuscita a perimetrare il tutto per tempo invece?

Forse che prima Di Stefano pensava che non se ne sarebbe fatto niente di questo parco, e ora che sta per succedere tutt'a un tratto - svaniti i sogni di villette - si recuperano gli studi scientifici?

La sparata di Di Stefano e' sulla scia delle dichiarazioni del sindaco di Vito, Rocco Catenaro che assieme a quello di Rocca San Giovanni Gianni di Rito dicono che:

i consigli comunali non possono quindi provvedere ad approvare una perimetrazione e ove lo facessero, sarebbe illegittimo perché in base a una sentenza della Corte costituzionale non si deve procedere a una zonizzazione di tipo urbanistico, ma di tipo ambientale-naturalistico.

Eh? In abruzzese: ma che s'accondano?

Ci inzuppa poi il pane Paolo Primavera, di Confindustria, che dice di essere favorevole pure lui al referendum. Scusi, ma lei non ha nessun ruolo in tutto cio'. Chi e' lei in questa faccenda? Lei ha lo scopo dichiarato di trivellare l'Abruzzo, e' evidente che ha interessi di parte e che per lei il Parco e' solo un vincolo in piu'.

Ecco perche' si erano cosi arrabbiati con me la sera del 27 Maggio 2011, perche' ero li per ricordargli che piu parco = meno petrolieri, e questo non gli piaceva a Paolo Primavera. Infatti lui e' ai vertici di Confindustria, quelli che hanno commissionato la pubblicita', un anno fa, di "Le ragioni del petrolio e del gas" e in cui dicevano che petrolio e agricoltura assieme si possono fare.

Figurarsi quanto gli puo' importare a questi della difesa del territorio!

Non gli abbiamo creduto allora, non gli crediamo adesso. E cosi evidente: qui c'e' tanta gente che cerca ogni scusa possibile per non fare il parco e per lasciare spazio a petrolieri e speculatori con soldi che non si sa da dove vengono.

Passiamo a Gianni Chiodi - prestigiatore sul tema. Anche qui il Centro gli ha chiesto, ma lei che ne pensa del parco? Ecco cosa risponde - un mare di parole per non dire niente!

Io trovo utile l’istituzione di una zona con fasce di protezione del territorio e con strutture - che abbiamo già finanziato - come le piste ciclabili. Io dico che i pronunciamenti dei Comuni devono essere chiari. Non basta dire genericamente sì al Parco. Occorre anche l’indicazione di quali sono le zone di più alta e di minore protezione. Sul piano personale posso raccontare ciò che accadde quando ero sindaco di Teramo. Ci fu la proposta di far entare la città di Teramo nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso Ritenni che i vincoli superassero le opportunità di marketing terroriale e, pertanto, decisi di non aderire alla proposta. Ma, ripeto, per il Parco della costa teatina, la Regione si adeguerà ai pronunciamenti delle comunità
interessate.

Tradotto: resta a guardare, non si sbilancia, gli piace la pista ciclabile cosi' le villette si vendono meglio. Ponzio Pilato pure qui.

La Costituente del Parco della Costa Teatina, con a capo Lino Salvatorelli ha risposto a questa cricca di referendari dell'ultimora, dicendo che purtroppo il ministero ha gia' deciso, ma se proprio volete fare un referendum facciamolo cosi:

Proponiamo allora alcune consultazioni popolari, certi che Paolo Primavera e gli altri politici, una volta scelta la strada della democrazia diretta, non si tirino indietro:

La discarica di amianto di Ortona;
Il pozzo Gagliarda 1 Dir a Ortona;
La centrale turbogas di Ortona;
La ricerca di idrocarburi in Adriatico
Le centrali a biomasse di Treglio, Ortona, Vasto;
L'impianto di estrazione di gas sotto il lago di Bomba con annessa raffineria;
La centrale termoelettrica a olio di palma di Vasto;
L'apertura anticipata della caccia;
I ripascimenti;
La variazione al PRG per il resort all-inclusive di S. Vito Chietino;
Gli inceneritori per i rifiuti in tutto l’Abruzzo;
La realizzazione di nuovi porti a S.Vito e a Vasto;
e l'elenco sarebbe ancora molto lungo.

Vediamo se ne passa uno solo di questi referendum. Vediamo che dice Primavera. Vediamo che dicono i nostri politici.

Infine, ecco qui, un breve calcolo, fornito gentilmente da Lorenzo Luciano:

Comuni favorevoli al Parco:

Vasto: abitanti 40381
San Salvo: abitanti 19401
Fossacesia: abitanti 6283
Casalbordino (solo dopo la figuraccia fatta a Roma): abitanti 6382

Comuni contrari al Parco:

Rocca San Giovanni: abitanti 2379
Torino di Sangro: abitanti 3084
San Vito: abitanti: 5321
Ortona: abitanti: 23911

Totale 72447 favorevoli su 107142. Il 68% e' a favore.

Ecco, cari inutili politici, risparmiatevi quei soldi e le risate generali e mettetevi in mente che raffinerie e speculazione edilizia qui non ve le faremo fare.

Se proprio volete le villette andate a Francavilla e se volete le raffinerie andate a Gela.

Grazie a Lorenzo Luciano, Lino Salvatorelli, Ines Palena, Fabrizia Arduini, Franco Sacchetti, Alessio Di Florio e tutti quelli della Costituente per la dedizione al parco di tutte queste settimane. Chiunque voglia organizzare eventi per dire si al parco puo' contattare me o ciascuno di loro e in qualche modo facciamo.

2 comments:

spol666 said...

bisogna stare attenti, non mi stupirebbe se cercassero di abrogare la legge istitutiva del parco in parlamento... magari infilandola in mezzo a un mare di altre leggi e leggine sottoposte a fiducia... Inoltre bisognerebbe far capire alla gente che il parco non è una disgrazia, questa gentaglia ha iniziato a convincere molta abitanti della costa che col parco avrebbero svantaggi...

immagina il parco said...

GRAZIE A TE MARIA RITA un abbraccio fabrizia