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Friday, July 1, 2011

San Vito e l'ecomostro Pagliaroli

** Update 23 Gennaio 2014 ** 






Di questa storia abbiamo gia' parlato.

Gianni Pagliaroli, e' un 24-enne che non si sa dove vengono i suoi quattrini e che vuole cementificare un'intera collina a San Vito per farci un resort, con 400 stanze, piscine, campi sportivi, teatro, gallerie dell'arte. Il tutto su un area di 200 mila metri quadrati di terra (20 ettari), adesso coperti da foresta.

Infatti si chiama Colle Foresta. Loro invece lo chiamano resort per non chiamarlo ecomostro.

Il comune di San Vito, che pare in tutto e per tutto ancorato agli anni '60, sta' gia' provando a cambiare le destinazioni d'uso dei terreni, da agricoli a "turistici" e dunque aperti all'edilizia turistica. Leggi ecomostro. Non importa che li non ci si puo' costruire perche' c'e' stato un incendio nel 2000 e la legge vieta le costruzioni per 15 anni successivi, come ricorda Italia Nostra che ha depositato ricorso al TAR.

Siccome tutta San Vito pensa che sia uno scempio, siccome Walter Caporale ha presentato interrogazioni alla regione, quelli del comune non sanno cosa altro fare se non cercare di mettere le pezze e dire ah si, sventriamo le colline, ma e' tutto ecocompatibile e porta soldi e lavoro.

Sicuro!

E quindi vai con il volantinaggio! Il comune che fa volantini per conto di un privato! Ma si rendono conto di essere comici?

Ecco qui descritte le azioni di sindaco di San Vito, giunta comunale e dei consiglieri Massimo D’Alessandro, VitoVerì, Giovanni Berghella e Giuseppe De Nobile e le spiegazioni di Luigi Comini.

La sera dei fischi a San Vito, zitta zitta, mi si avvicino' una signora, disperata. Non finiva piu' di ringraziarmi e soprattutto aveva fame di raccontare la sua storia.

La Pagliaroli possiede terreni, si, ma non strade.

E siccome occorrono strade per andare all'ecomostro e ci sono solo sentieri privati sui campi dei privati, si decide di fare l'esproprio alle terre dei contadini, a quattro soldi e, come raccontava la signora, con arroganza, come se tutto fosse nelle loro mani.

Quelli erano terreni che da generazioni stavano nelle mani di cittadini rispettosi della legge, e ora devono riununciarci non per opere di pubblica utilita', ma per il bene di Mr. Pagliaroli e del suo ecomostro!

Ma vi pare un comune che difende i suoi cittadini? Chi l'ha detto che Mr. Pagliaroli e' piu' importante della signora e dei suoi terreni? Gli espropri si fanno per il bene pubblico, e non per gli affari privati di Mr. Pagliaroli.

Ma eccolo qui il nostro eroe. Si commenta da solo.

Dice che Pescara dista solo 100-110 chilomentri da Roma!!! Dice che i trabocchi sono un patrimonio Unesco! Ma cosa dice? Strumentalizza pure il terremoto. Notare che non lo sa nemmeno pronunciare resort.

E a questo qui dovremmo regalare un intera collina? Dice che il terreno e' vergine, e la zona e' bella. E cosi' ci piazza l'ecomostro? Dice anche che lui vuole fare: Seconde case. Resort. Sardegna. Mix. RTA. Hotel. Talassoterapia. Galleria delle arti. Location. Destagionalizzazione. Partner stranieri. Fondi FAS, Fondi immobiliari. Autorita' locali. 350 posti di lavoro. Sisma. Pool di banche. Il problema e' la parte amministrativa. Mercato deve rispondere. Percentuale di avanzamento molto importante.

Di nuovo eccolo qui:



Le twin tower che confinano con l'Abruzzo. Progetto internazionale. Esposizioni. Gestori internazionali. Ambiti mondiali. Far conoscere la regione all'estero. Resort d'elite, in posizione dominante. Area importante. Costa dei trabocchi. Grotta delle farfalle.

Piattaforme in mare? Non se ne parla.

Vaglielo a spiegare che quei due americani che si sono venuti a sposare a San Vito che erano felici del mare e che la natura vogliono vedere e non il cemento!

E grazie che quelli del comune di San Vito non lo vogliono il parco della Costa Teatina.

Nel parco un ecomostro cosi' non ce lo puoi mettere! Nel parco si possono solo valorizzare le strutture gia' esistenti e non costruire aberrazioni di 400 stanze in "posizione dominante" come dice Mr. Pagliaroli.

Un ecomostro oggi, uno domani e poi San Vito come Francavilla.

Evviva.









13 comments:

spugna said...

Concordo pienamente,un'unica precisazione sulle dimensioni,infatti gli ettari sono 20,però sappiate che 4 di essi fanno parte del sic.Il vero problema,a mio modesto avviso,è che il tutto dipende da strutture sovracomunali(che guarda caso si oppongono al parco).Ci sarà da lottare.Grazie per l'interesse.NO RESORT

maria rita said...

grazie a te. volevo dire 200 mila mt quadrati che sono 20 ettari! scusa. ho corretto adesso. grazie!

Anonymous said...

Tutti quei metri cubi di cemento che hanno in testa , glieli metterei in un altro posto.
Ecomostruoso contrappasso!
Sabatino

Anonymous said...

Buon giorno Rita,
è possibile sapere se l’area del “Resort”/Zona Turistico Ricettiva
di San Vito Chietino ricade almeno in parte all’interno
del Sito SIC:
CODICE:IT7140106
DENOMINAZIONE SIC: Fosso delle Farfalle (sublitorale chietino)
SUPERFICIE ha: 791
COMUNI INTERESSATI: Rocca San Giovanni - San Vito Chietino

Guardando la mappa della Variante al piano regolatore generale del Comune: Tavola 1 Destinazione di "Zona Foreste" non si capisce.
Ovviamente se parte dell'area compresa in questo piano dovesse ricadere nel sito SIC, ci sono ben altre azioni da fare, altro che interrogazioni alla Regione.

Grazie e ciao
AdrianoB

Anonymous said...

E intanto il corriere parla dei nostri trabocchi:

http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_02/trinciatelli-pietre-e-patate-l-ingegno-dei-tempi-magri-roberto-perrone_880971be-a46c-11e0-9ba2-3e9ac4006989.shtml

Speriamo che questo benedetto parco venga creato al più presto e metta fine a questi scempi.

domenico said...

Gianni, vai a farti 2 pippe,
che fai meno danni.
Non prendere troppo mr b come esempio, che poi fai una brutta fine...

tete said...

festa del 4 luglio?
sotto a lavorare perpost sull oleodotto montana!!!
eheheh

giacinto2000 said...

http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2011/07/04/nuovo_rischio_marea_nera_usa_petrolio_fiume_yellowstone_montana.html

What a nice stuff!
Did you understood dear Chiodi?

Anonymous said...

rimanga Colle Foresta.
Per Adriano B: pare che nell'area prevista dalla Pagliaroli Group (secondo loro...) rientrano 4 ettari di S.I.C. Grotta delle Farfalle.
Ilaria

Anonymous said...

Grazie Ilaria,
poichè pare confermata l'ipotesi di uso di territorio SIC per urbanizzazzione turistico ricettiva, quasi impossibile da credere, alle Associazioni e Comitati Abruzzesi ricordo che:
L’attuazione delle disposizioni delle direttive Habitat e Uccelli per la gestione dei siti Natura 2000 si traduce prioritariamente nel conservare la stessa ragion d'essere di ciascun sito, ovvero nel salvaguardare la struttura e la funzione degli habitat e/o garantire la persistenza a lungo termine delle specie alle quali ciascun sito è dedicato.
Esse si ispirano, con le opportune modifiche ed integrazioni, al Manuale per la Gestione dei siti
Natura 2000 del Ministero dell’Ambiente.

Il diritto europeo attribuisce dei diritti e impone dei doveri non soltanto agli Stati membri, ma anche ai cittadini e alle imprese:
diverse norme si applicano infatti direttamente ai soggetti di diritto privato. Il diritto dell'Unione europea costituisce parte integrante dell'ordinamento giuridico degli Stati membri: è ad essi che spetta in primo luogo attuare e applicare concretamente le norme europee.
Ogni cittadino ha quindi il diritto di attendersi dalle autorità nazionali di tutti i paesi dell'Unione europea il pieno rispetto dei diritti conferitigli
dal diritto europeo. puo' pertanto inviare una segnalazione di possibile infrazione alla Commissione delle Comunità europee.
ECCO IL SITO CON LE ISTRUZIONI IN ITALIANO:
http://ec.europa.eu/eu_law/your_rights/your_rights_it.htm

Una istanza di verifica può essere presentata con semplice lettera alla Commissione, ma è nell’interesse del denunciante includervi il massimo d’informazioni pertinenti. Nel sito indicato si trova il modulo che può essere inviato per posta normale al seguente indirizzo:
Commissione delle Comunità europee
(alla cortese attenzione del Segretario generale)
Rue de la Loi, 200
B-1049 Bruxelles
BELGIO

È ammesso anche il recapito a mano presso uno degli uffici di rappresentanza della Commissione negli Stati membri.
Il presente modulo è disponibile anche su supporto informatico, sul “server” Internet dell’Unione europea
http://ec.europa.eu/eu_law/your_rights/your_rights_it.htm
Perché una denuncia sia ricevibile, deve riguardare una violazione del diritto comunitario commessa da uno Stato membro.

In definitiva; se un Comitato di Cittadini teme che un suo diritto venga ridotto o modificato, si può rivolgere alla Commissione
delle Comunità Europee chiedendo di valutare se tale diritto stà per essere effettivamente ridotto oppure no.
Ovviamente se la Commissione Europea dovesse confermare un danno all'habitat del Sito SIC, partirebbe una procedura
d'infrazione verso lITALIA.

Grazie per l'attenzione

AdrianoB

Anonymous said...

grazie a te Adriano!

Anonymous said...

Da non credere...
Se proprio (ma proprio) devono usare un po di cemento, che facessero un marciapiede sulla strada che collega San Vito paese e la marina. Questi due bellissimi posti sono raggiungibili solo in auto a chi non può fare le meravigliose scalette (passeggini, disabili, ...).

NO ECOMOSTRO! Ma dobbiamo pure dirlo?!?

Venusia Vinciguerra

Pierpaolo said...

Bhe', san vito e la nostra costa sono stati uccisi negli anni 60-70, con dei prg che hanno previsto solo case a ridosso del mare e praticamente zero strutture ricettive. Oggi c'e' bisogno di posti letto per dare un senso alla via verde, ai suoi costi di realizzazione ma soprattutto di manutenzione ( e non bastano quelli che si possono tirare fuori con la ricettivita' diffusa, che rimane comunque da perseguire). Nel giro di pochi anni con la pista ciclabile realizzata, san vito e compagnia cosi come sono , sono destinate a rimanere posti da turismo di giornata, ossia posti che hanno costi di manutenzione E gestione delle parti comuni alti, Ma pochissimi rientri economici. Rispondendo ai commenti qui sopra faccio notare che proprio questo e' il motivo per il quale non si. Riesce a manutenere marciapiedi, aiuole passeggiate etc. Abbiamo turisti?? Che portano soldi negli alberghi di vasto e francavilla pescara che poi prendono la mcchina (oggi) e la bici(domani) mangiano a san vito, vanno in spiaggia e lasciano una bella busta di spazzatura ( che smaltira' il comune di san vito) e poi se ne tornano da dove sono venuti, tutto in giornatA, rendendo la nostra costa e la nostra promenade marina un enorme parcheggio di lamiera. Io lo dico da amante delle nostre zone, se non si vuole il resort non basta dire no, impegnamoci a chiedere ai comuni varianti mirate, il resort fa 500 posti letto? Fate varianti spalmate sulla costa per 10-15 piccole strutture che coprano quel numero di posti letto garantendo cosi la possibilita' di assorbimento di flussi turistici e limitando l'invasivita' delle strutture. Per quello che riguarda colle foresta, stiamo parlando di una collina dove non c'e' nessuna foresta, ma ulivi e solo in parte, perche' fino ad un po' di tempo fa' c'erano rovi, ci andavo in bici li sopra (io), se si ragiona cosi non si puo' far piu nulla, non basta dire No. La ricettivita' diffusa puo' e deve essere complementere.
Per quello che riguarda il porto turistico e senza entrare nel merito del porto di San Vito, dico solo che ogni volta che qualcuno dice che da noi ci sono tanti porti, fa la figura dell'ignorante agli occhi di chi nella sua vita ha utilizzato qualcosa di piu grosso di un pedalo'. Nella nostra zona(da ortona e fino al molise) non e' praticamente possibile fare porto con Piu' di una barca a vela da dieci metri in su' per volta, cioe' con quella fascia di nautica che FA' il turismo Nautico. Quelli che abbiamo ad oggi, sono porti per i gommoni e le barchette dei lancianesi e altrri paesi limitrofi, che non portano nessuna ricchezza Aggiunta al territorio.
Se si vuole fare turismo, quello vero, i problemi e le esigenze si devono affrontare con lucida costruttivita' e non con i no a prescindere.
A mio giudizio si deve capire che ci sono due tipi di turismo, quello assistito dalle infrastrutture ( ricettivita' porti etc) che domani togliera' i figli di questa terra dallo stillicidio dovuto al sogno (unico possibile) di avere un posto in fabrica, e un turismo di contenimento, che lascera' i luoghi cosi, arricchira' chi gia' ha e rendere ancor piu' difficile da gestire la cosa comune, visto che non ancora capisco come sara' possibile manutenere e gestire una pista ciclabile di 30 km da parte di comuni che non riescono a trovare i fondi per tagliare l'erba nelle aiuole.