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Friday, March 21, 2014

L'inquinamento a Siracusa e i monitoraggi fuorilegge



Qui la situazione a Augusta-Priolo

Qui la situazione a Gela


In tutti questi SIN operano impianti petrolchimici - e non solo


Augusta-Priolo:
raffinazione di greggio, produzione di prodotti chimici di base, cementerie, discarica di rifiuti industriali (Eternit)

Gela:
estrazione e raffinazione di greggio, produzione di polietilene, zolfo fuso, concimi, cementerie,
area di stoccaggio oli, discarica rifiuti industriali

Milazzo:
raffinazione di greggio, acciaieria, centrale termoelettrica,
recupero di piombo da batterie usate







Tabelle con la mortalita' ad Augusta-Priolo (Siracusa).
Uomini (in alto) e donne (in basso).
La colonna da leggere e' la terza con gli SMR



Tabelle con la mortalita' a Milazzo (Messina).
Uomini (in alto) e donne (in basso).
La colonna da leggere e' la terza con gli SMR



Tabelle con la mortalita' a Gela (Caltanissetta).
Uomini (in alto) e donne (in basso).
La colonna da leggere e' la terza con gli SMR
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The only absolutely safe concentration 
for benzene is zero.



Della questione Sicilia e inquinamento da petrolchimico abbiamo parlato tante volte: e' una storia di scintillanti promesse che dopo 50 anni si trasformano in incubi infiniti.

Qui ad esempio vari documentari e immagini su cio' che petrolio e raffinerie hanno lasciato dietro di loro.

Qui le emissioni senza freni a Siracusa.


Adesso c'e' una interrogazione a firma di Angelo Bonelli, Fabio Granata, Carmelo Sardegna e Giuseppe Patti, alla commissione europea per l'ambiente e al commissario per l'ambiente Janez Potocnik, dove si denuncia il fatto che nel siracusano non ci sia un monitoraggio decente di inquinanti.
A Siracusa ci sono due centraline per monitorare l'inquinamento e da cui si rilevano solo le concentrazioni di benzene, e non di SO2, CO, NO2, O3, PM10, PM2.5,  nichel, cadmio, arsenico e benzopiren, come invece prevede la legge.  Anche il monitoraggio del benzene procede a singhiozzi: i dati non sono sempre accessibili via web e una delle due centraline per tutto il 2014  ha ancora poco o nulla.

Quando il benzene viene montiorato i risultati non sono confortanti: a fronte di un valore limite
di 5 nanogrammi al metro cubo, a Siracusa si registrano tassi di 111.5 nanogrammi al metrocubo.

Un fattore 20 di differenza.

Il benzene e' un cancerogeno. 

Il limite del 5 nanogrammi non viene incluso nelle pagine web dell'ARPA Sicilia,  rendendo impossibile al cittadino normale sapere se 111.5 sia un valore alto, medio, accettabile o no. La cittadinanza non e' neanche a conoscenza di eventuali piani di evacuazione.

Il risultato e' che a Priolo le falde acquifere sono inquinate e non ci sono progetti realistici e adeguati per intervenire e per bonifica.

La situazione si ripete, mutatis mutandis, in altre realta' siciliane petrolizzate come Gela e Milazzo.

L’incidenza di neonati geneticamente malformati e' uno strabiliante 5.6%.

Un bambino su 18 nasce malformato.

A Gela il tasso di tumore infantile e' del 159% superiore rispetto alla media regionale - peggio di Taranto. La mortalita' maschile per il tumore e' superiore del 18% alla media regionale, per il tumore allo stomaco del 47%, alla pleura del 67%, alla vescica del 9,6%, per il morbo di Hodgkin del
72%,  per il mieloma multiplo del 32%, per le malattie del sistema circolatorio del 14%.

SMR sta per Standardized Mortality Ratio e rappresenta l'aumento di mortalita' in un campione rispetto alla popolazione generale. Un fattore 100 significa che il numero di morti nel campione e' lo stesso che nella popolazione generale. Un fattore superiore, significa che il numero di morti  e' superiore, un fattore inferiore a 100 significa che la mortalita' e' inferiore. Un SMR 200 significa per esempio, che la mortalita' e' doppia rispetto a quanto dovrebbe essere.

La regione Sicilia ha pubblicato per Milazzo (Messina), Augusta-Priolo (Siracusa) e Gela (Caltanissetta) i tassi di SMR sulla mortalita' di varie malattie per uomini e per donne.

Ecco Milazzo:

Mortalita' per tumore maligno del colon e del retto negli uomini? SMR 152
Mortalita' per tumore maligno del sistema nervoso centrale per le donne? SMR 187
Mortalita' per tumore maligno della trachea, bronchi e polmoni nelle donne?  SMR 199
Mortalita' per tumore maligno ai testicoli? SMR 400
Mortalita' per mieloma multiplo negli uomini?  SMR 424
Mortalita' per tumore maligno delle ossa e del connettivo nelle donne? SMR 461
Mortalita' per tumore alla pleura negli uomini? SMR 518
Mortalita' per morbo di Hodgkin negli uomini? Uno strabiliante SMR 1000 - dieci volte di piu'.


Ecco Augusta-Priolo:
 
Mortalita' per tumore maligno del colon e del retto negli uomini? SMR 141
Mortalita' per tumore maligno della trachea dei bronchi e dei polmoni nelle donne? SMR 143 
Mortalita' per leucemie negli uomini? SMR 164
Mortalita' per tumore all'utero nelle donne? SMR 164
Mortalita' per tumore al sistema linfoematopoietico? SMR 168
Mortalita' per il tumore maligno della pleura negli uomini? SMR 186
Mortalita' per  leucemia nelle donne? SMR 217
Mortalita' per tumore del mieloma multiplo nelle donne? SMR 377
Mortalita' per morbo di Hodgkin negli uomini?  SMR 600
Mortalita' per il melanoma negli uomini? SMR 670
Mortalita' per tumore al testicolo? SMR 800 - otto volte di piu'.

Ecco Gela:

Mortalita' per tumore maligno delle ossa e del connettivo nelle donne? SMR 140
Mortalita' per tumore allo stomaco negli uomini? SMR 147
Mortalita' per linfoma non Hodgkin nelle donne?  SMR 148
Mortalita' per tumore alla pleura negli uomini? SMR 167
Mortalita' per morbo di Hodgkin negli uomini?  SMR 172
Mortalita' per tumore alla vescica nelle donne? SMR 181
Mortalita' per tumori ai bambini (tutti i tumori 0-14 anni, maschi) SMR 259
Mortalita' per morbo di Hodgkin nelle donne?  SMR 1000 - dieci volte di piu'.

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Sulla questione dell'inquinamento delle citta' siciliane al petrolio


Alla commissione europea per l’ambiente
Al commissario europeo per l’ambiente Janez Potočnik


Oggetto: Sicilia , siti Priolo, Milazzo e Gela. Violazione direttive europee qualità aria e convenzione Aarhus.


Nella regione Sicilia insistono tre SIN Milazzo, Priolo e Gela, siti di interesse nazionale da bonificare, ad alto rischio ambientale.

In queste tre aree la rete di monitoraggio della regione Sicilia gestita dall’agenzia regionale per la protezione ambientale monitora solo il benzene.

Esiste un’altra rete denominata SIRVIANET, la cui accessibilità via web non sempre è possibile che pubblica dati derivanti dalle reti di monitoraggio delle province e dei comuni successivamente valicati dall’Arpa.

Da valutazioni effettuate la rete di monitoraggio della qualità dell’aria non risulta conforme alle disposizioni di legge regolate dal Dlgs 155/10 e dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria .
In particolare la rete di monitoraggio dell’ARPA Sicilia a Siracusa ha due stazioni classificate con il nome di MEGARA e SASOL.

Dette stazioni non rispondono ai requisiti di legge in quanto non monitorano gli inquinanti previsti come : SO2, CO, NO2, O3, Pm10, Pm2,5, e i valori obiettivo per nichel, cadmio, arsenico e benzopirene cosi come disciplinati dalla direttiva europea del 2004/107/CE.

La stazione in oggetto monitora solo il benzene. Ma questa situazione è analoga per altre realtà territoriali alto rischio ambientale e classificate come SIN come Milazzo e Gela.

Per quanto riguarda il benzene non è riportato nel sito di ARPA Sicilia il valore medio annuo relativo al 2013 che per legge è previsto in 5 nanogrammi/metro cubo .

Nella stazione MEGARA di Siracusa si riscontrano gravi superamenti del benzene, seppur su base giornaliera: ad esempio il 4 e 5 gennaio 2014 il benzene ha raggiunto il valore di 111,5 nanogrammi/ metro cubo nella stazione MEGARA. Per quanto concerne la stazione SASOL per il 2014 non sono pubblicati dati.

Per quanto riguarda le due stazioni di Milazzo i dati del benzene non sempre sono riportati e risultano n.d. Nella stazione Pace del Mela si riscontrano valori giornalieri ampiamente superiori a 5 ng/mc ma non si conosce il dato annuale.

L’assenza della pubblicazione del report annuale sul benzene da parte di ARPA Sicilia non consente di conoscere se l’ente preposto alla vigilanza , l’ARPA, abbia certificato la violazione del superamento del valore dei 5 nanogrammi / metro cubo in base al quale devono scattare le misure come previsto dall’art.9 del decreto legislativo 155/10.

Nel sito Arpa Sicilia sono pubblicati i dati della rete SIRVIANET ma anche questa rete non risponde a requisiti di legge in quanto non sono disponibili i dati dei seguenti inquinanti: CO, delle PM2,5 e degli IPA con un monitoraggio incompleto di NO2 e SO2 nel resto delle stazioni di monitoraggio si registra il non rilevamento degli idrocarburi non metanici.

A proposito dell’incompletezza dei dati delle stazioni di monitoraggio e della loro non conformità con la legge prima il DM 60/02 e poi il DLgs 155/10 allego una lettera del Dott. Francesco Licata Di Baucina che in data 17.010.2014 conferma quanto da noi contestato in una conferenza stampa del 16.01.2014 tenutasi a Siracusa, ovvero la non conformità alla legge della rete monitoraggio Arpa Sicilia.

In base al DM 60/02 e oggi con l’art.5 comma 1 del Dlgs 155/10 alla valutazione della qualità dell’aria e all’adozione delle misure di risanamento provvedono le regioni, ed in questo caso la regione Sicilia che ancora oggi non ha provveduto all’adozione del piano di risanamento dell’aria regionale cosi come anche previsto dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria.

Quello che lascia preoccupati in tema di inquinamento ambientale e quindi delle gravi conseguenze in materia di tutela della salute è che la rete di monitoraggio non risponde alle esigenze di informazione al pubblico dei dati prevista dal DM 60/02 poi dal Dlgs 155/10 e delle direttive europee sulla qualità dell’aria e della convenzione di Aarhus.

L’assenza dei dati e di una pubblica informazione degli stessi crea un ombra preoccupante su quelle che negli anni sono state le conseguenze all’ambiente in materia di contaminazione delle falde , dei terreni , delle acque,dell’aria e di quale può essere il livello di contaminazione delle matrici biologiche e della catena alimentare.

Le conseguenze ambientali descritte hanno una diretta conseguenza sulla salute della popolazione residente limitrofa al polo petrolchimo di Priolo, Augusta, Melilli, Gargallo e della città di Siracusa.

Gli scriventi chiedono alla commissione europea per l’ambiente di verificare se l’Italia, in relazione alla regione Sicilia ed in particolare per i tre siti di Siracusa, Milazzo e Gela ha violato le direttive in materia di qualità dell’aria e della convenzione di Aarhus.

In particolare per mancata:

1. adozione piano risanamento aria da parte della regione Sicilia

2. misurazione di sostanze inquinanti dannose alla salute nelle aree ricadenti nel perimetro del Sin e se si diffondano gas, vapori, sostanze aereiformi e sostanze solide ( polveri ecc ) contenenti sostanze pericolose per la salute dei lavoratori operanti all’interno degli impianti e per la popolazione dei vicini centri abitati di Priolo, Melilli, Augusta, Siracusa, Gela e Milazzo riguardo a Benzoa pirene, idrocarburi non metanici, Ipa,composti solforati quali propilmercaptano, tiofene, isobutilmercaptano, diossine, furani, benzene, metalli pesanti e polveri

3. verifica se i livelli degli inquinanti succitati provenienti dai fumi dei camini, delle torce o da emissioni fuggitive si ritrovino nei terreni circostanti dei siti succitati

4. pubblicizzazione alla popolazione del livello degli inquinanti nell’aria

INOLTRE NON E’ NOTO:

1. se all’interno degli impianti produttivi ricadenti nel polo petrolchimico siano osservate tutte le misure idonee ad evitare la dispersione incontrollata di fumi, polveri e inquinanti nocivi alla salute dei lavoratori e della popolazione limitrofa.

2. se i valori di emissione delle sostanze inquinanti come diossine, furani, composti solforati, idrocarburi non metanici, benzoapirene, metalli pesanti, benzene, monossido di carbonio, Ipa, polveri e tutto quanto espressamente previsto dalla legge siano conformi alle disposizioni normative comunitarie, nazionali e regionali in vigore

3. quali siano i piani di evacuazione in caso di incidente rilevante, dato che la popolazione non è informata dell’esistenza dei suddetti piani.


INFORMIAMO LA COMMISSIONE EUROPEA PER L’AMBIENTE CHE:

1. è stato accertato che le falde sono state inquinate da Idrocarburi come nel caso di Priolo.
ad oggi nessun piano di bonifica e risanamento ambientale è stato avviato nei siti inquinati, tranne sporadici e non complessivi interventi nonostante ingenti risorse economiche, anche comunitarie, siano state investite .

2. le conseguenze dell’inquinamento sulla salute della popolazione destano preoccupazione. A Priolo-Siracusa vi è un’incidenza di nascituri geneticamente malformati pari al 5.6%. Ad esempio lo studio epidemiologico dell’ISS denominato studio Sentieri nel periodo 1995-2000 e 2001 -2005 ha evidenziato un eccesso di mortalità tra la popolazione di Priolo, Melilli, e Siracusa. A Gela invece secondo lo studio dell’osservatorio regionale epidemiologico il tumore infantile è al +159,2%. L'analisi delle tabelle sulla «mortalità» in alcuni casi sono persino peggiori rispetto a quelle di Taranto. Rispetto alle città più vicine, a Gela i maschi muoiono di più per tutti i tipi di tumore (+ 18,3%), per il cancro infantile (+ 159,2%), per il tumore allo stomaco (+ 47,5%), alla pleura (+ 67,3%), alla vescica (+ 9,6), o per morbo di Hodgkin (+ 72,4), del mieloma multiplo (+ 31,8) e delle malattie del sistema circolatorio (+ 14,2). A Milazzo l’analisi per le specifiche sedi tumorali ha permesso di osservare tra gli uomini eccessi statisticamente significativi sul livello di confronto locale per il tumore maligno del colon e del retto (SMR=152) e del mieloma multiplo (SMR=424).Tra le donne eccessi statisticamente significativi sono stati osservati per il tumore maligno del sistema nervoso centrale sia sul confronto locale (SMR=187) che regionale (SMR=203), mentre sul confronto locale per il tumore maligno della trachea, bronchi e polmoni (SMR=199) e tumore maligno delle ossa e del connettivo (SMR=461).

Siracusa 5 marzo 2014

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