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Friday, December 8, 2017

La mia citta' in fiamme































Los Angeles brucia.

Sono tornata a casa da un viaggio di lavoro e ... in casa avevo tutto cosparso di ceneri. Vivo in riva al mare, e i venti avevano portato i residui dell'incendio decine di chilometri da casa mia dentro casa mia. Hanno chiuso l'universita', il Getty Museum, lo Skirball museum, le foto dalla TV e dai giornali sono tutte arancio-incendio, e le strade che percorro ogni giorno sono irriconoscibili.

Finanche Ventura, piu a nord di Los Angeles e dove vado ogni tanto per un pomeriggio al mare lontano dalla folla di Santa Monica e' divampata dalle fiamme, che arrivano in riva al mare.

E' tutto surreale. Arancione, arancione, arancione dappertutto.

Gli incendi sono una sorta di costante nella California del Sud. Ogni anno ce ne sono, a volte piu' gravi, altre annate meno spettacolari.

Ma quasi mai in Dicembre.

Gli incendi di solito sono contenuti nei mesi piu' caldi, Settembre ed Ottobre, spinti dai cosidetti venti di Santa Ana.

Mai cosi prima.

Perche'?

Perche' e' una delle stagioni piu' secche in memoria d'uomo.  L'umidita' e' bassa, e gli incendi possono spargersi in fretta e senza impedimenti. Non so chi e cosa abbia appiccato gli incendi (mozziconi di sigaretta? fuochi messi su dagli homeless nelle foreste? dai turisti? Non sappiamo. Ma sappiamo che questi incendi una volta appiccati hanno avuto vita facile per le condizioni climatiche.

L'umidita e' piu' bassa che durante l'estate, all' 1o al 2 percento. Le forti pioggie dell'inverno scorso hanno portato a crescita eccezionale della vegetazione. Arrivata l'estata, secca e calda, queste sterpaglie e piante si sono seccate, e la mancanza di umidita' ha fatto si che tutto si sia facilmente infiammato.

Ottobre e Novembre 2017  sono stati i piu' caldi nella storia della California del Sud.

Non ha piovuto quasi mai nelle scorse settimane. Tutto e' stato perfetto: pioggia a Febbraio, caldo record, mancanza di umidita', forti venti.  La ricetta perfetta per il disastro.

Un po, e' stata anche colpa dei cambiamenti climatici.
Un po' e' stata anche colpa nostra.





2 comments:

passionescatto said...

Speriamo non ci siano vittime e possa esserci un rapido ritorno alla normalità. Questi disastri possano almeno suggerire come organizzare il territorio per meglio intervenire per eventuali incendi.

Davide said...

Che disastro. ;-(