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Wednesday, April 13, 2016

Un Comitatino all'UE - e' giusto dare petrolio in eterno e sempre agli stessi?

Gela

Ravenna

Ravenna

 Ravenna

Rospo Mare

Rospo Mare

 Ravenna

 Cesenatico

Cesenatico


 Piattaforma "temporanea" ENI a Cesenatico.

Vega A, Ragusa



Ombrina, piattaforma temporanea (2008)





E' questo che vogliamo per l'Italia?








Ormai ce ne sono a dozzine in Italia, e se solo Renzi volesse ascoltarli, e chiedere a noi tutti perche' siamo cosi ostinati, forse le cose andrebbero meglio in Italia e anche per lui, politicamente.

Perche' a forza di curare gli interessi dei petrolieri finisce che il governo si aliena il supporto e la fiducia dei suoi cittadini.

Si chiamano “Movimento per la Difesa dei Territorio”- MDT e sono siciliani.

Nicosia, provincia di Enna.

Il presidente si chiama Fabio Bruno. Lui e l'avvocato Giuseppe Agozzino hanno deciso di fare denuncia all’Italia presso la Commissione Europea affinché sia aperta una procedura di infrazione comunitaria.

Di cosa?

Di violazione del diritto europeo. Secondo il MDT, la legge attuale che prevede che si possa trivellare un giacimento "per la durata di vita utile del giacimento", e cioe' finche' morte non separi petrolio e petroliere e' una legge che viola “il diritto al paesaggio”.

Iniziamo con il principio discarsità della risorsa naturale” .

Quando una risorsa naturale è scarsa, spiegano quelli del MDT, anche le autorizzazioni all’uso deve essere parsimoniose e rilasciate per una durata limitata adeguata. 

Non si può prevedere il rinnovo automatico o accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami, come e' invece previsto nelle leggi italiane attuali. 

Ricordiamo sempre il caso Vega A e B. Una piattaforma riceve l'OK nel 1984 e nel 2015 ricevono l'OK, quasi in automatico, per trivellare altri 4 pozzi. E quando finisce? Non e' giusto, no?

E quindi secondo il MDT prorogare titoli abilitatiti gia' rilasciati "per la durata di vita utile del giacimento", viola il principio della durata limitata adeguata, prevedendo nei fatti un rinnovo automatico ed un indebito vantaggio agli attuali possessori dei titoli trivellanti.

La scarsità della risorsa naturale cioe' vale non solo come “risorsa produttiva” ma anche nel senso di tempo in cui uno puo' godere delle autorizzazioni. 

Nel nostro caso la "risorsa naturale scarsa" non si riferisce solo al petrolio e al gas, ma ancora di piu' al mare sano, all’ambiente marino sano, al paesaggio costiero sano. La presenza di piattaforme finche' morte non colpisca il giacimento peggiora il mare e l’ambiente. Anche il mare sano e' una risorsa naturale scarsa, nel senso che a furia di trivellare, e di scaricare monnezza e di pescare dove non si dovrebbe l'abbiamo reso vulnerabile e inquinato. 

Il MDT denuncia anche la violazione della Convenzione europea del paesaggio,  dei principi di protezione dell'ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale.

L'UE infatti dice che 

"Ogni Parte si impegna a riconoscere giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità”.  

Che si intende per paesaggio?  Si intende qui territorio, cosi come e' percepito dalle popolazioni, da fattori naturali e umani e dalle loro interrelazioni. Trivellare "per la durata di vita utile del giacimento" sconvolge il paesaggio. Possono costoro farlo il eterno?

Non sappiamo cosa dira' la Commissione UE,  e se i tentacoli dei lobbisti arriveranno anche li, ma i due argomenti principali usati dal MDT sono fondati su principi cardinali del diritto comunitario, “scarsità della risorsa naturale” e “diritto al paesaggio”.

E mi pare anche del buonsenso.

Nel frattempo, vota SI il 17 Aprile 2016.



1 comment:

Anonymous said...

Si potrebbero togliere le piattaforme e metterci invece una bella wind farm, o parco eolico che dir si voglia