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Monday, March 5, 2012

Gianni Chiodi e Antonio Sorgi: cancellare la democrazia?


Tutti all'Aquila, 6 Marzo 2012.

Grazie a Maurizio Acerbo

Non sanno piu' cosa inventarsi alla regione Abruzzo. Gli fanno troppa paura le osservazioni, la partecipazione della gente, la voglia di salvare i parchi, il territorio e l'ambiente.

Gli fa paura la democrazia in una parola.

In realta', la difesa del bene comune e' qualcosa per cui, in linea di principio, i nostri politici sarebbero pagati da noi, e sarebbero pagati per farlo in nostro nome e nel nostro interesse.

E questo a partire da Antonio Sorgi e Gianni Chiodi e dai loro salari faraonici. Invece siamo alla democrazia alla rovescia.

L'ultima? Introdurre nuove norme sulla Valutazione d'Impatto Ambientale, per rendere il tutto piu' difficile al cittadino medio - invece che facilitare la partecipazione della gente qui si cerca di mettergli il bastone fra le ruote.

In piu' si discutera' delle seguenti cose, come ricorda Lulu' Santarelli:

1. Tentativo di abolire la moratoria sulle cave, in modo che tutti possano ottenere di aprire cave ovunque perché mancano le regole e un PIANO Cave da 28 anni.

2. Tentativo di sabotare totalmente la riserva di Borsacchio - eliminadola del tutto, presumibilmente per cementificarla.

3. Parco Costa Teatina e il suo futuro.

4. Cava di Valle Cupa di Lanciano per mancato ripristino dopo sfruttamento.

5. Discarica di Amianto a Oricola.


Bello eh? La regione verde d'Europa, eh?

Tutta questa voglia di segretezza mi ricorda quando il caro Mauro Angelucci diceva che non e' possibile che tutto sia fatto su internet e che ci vogliono solo "esperti" a decidere sulle cose di ambiente.

No, miei cari, non funziona cosi, la cosa pubblica e' di tutti, anche dell'ultimo arrivato e tutto deve essere trasparente e chiaro.

Lo so che alla regione non ci sono abituati e pensano che tutto sia dovuto loro, e che possono spradoneggiare come vogliono, facendo il bello e il cattivo tempo.

Occorre invece mettersi nell'ottica che e' arrivato il tempo di *spiegare* all'ultimo arrivato quello che si vuole fare, che si deve argomentare, e mettersi al livello della gente "normale", che spesso ne sa di piu' ed e' piu' saggia di tutti questi "presidenti" e che e' arivato il tempo di rendere tutti partecipi.

Di andare paese per paese a parlare con chi ti paga lo stipendio, ascoltarli e fare la volonta' popolare, nel pieno rispetto della democrazia vera, non quella cosa amorfa che regna nei palazzi aquilani.

E se lo fanno a Los Angeles, lo possono fare anche a Lanciano.

Occorre mettersi nell'ottica che solo cosi si cresce, si porta il progresso vero - nella societa', nella testa delle persone.

Ma poi chi credono di essere questi? Chi sono loro per decidere per noi? Chi conferisce a Antonio Sorgi il potere di decidere cosa si fa o non si fa a Bomba, a Mazzarosa, ad Ortona?

Uno che per tutta la carriera e' rimasto nell'ombra, e che a suo tempo era favorevole al centro oli, nelle parole e nei fatti.

Noi vogliamo il Parco della Costa Teatina, la riserva del Borsacchio e del Silente-Velino. Vogliamo un ambiente migliore, vogliamo una qualita' della vita migliore. Non vogliamo le trivelle, non vogliamo le cave, non vogliamo gli inceneritori. Vogliamo pannelli solari sui tetti delle case e delle fabbriche. Vogliamo il risparmio energetico.

Vogliamo PARTECIPARE e non essere succubi di tutti gli inciuci di palazzo. Vogliamo il lago di Bomba e non la raffineria di Bomba. Vogliamo il Montepulciano d'Abruzzo e non gli idrocarburi liquidi e gassosi.

Vorremo infine tanto liberarci di tutta la commissione VIA, da Antonio Sorgi in giu', e rimpiazzarli con gente competente, innamorata dell'Abruzzo e del suo popolo, dal piu' "raffinato", dal piu' "esperto" fino all'ultimo degli ultimi.

La democrazia e' di tutti.

2 comments:

Anonymous said...

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia, P.P. Pasolini (nato 90 anni fa, 5/3/22).

Raffaele

Anonymous said...

Il coraggio intellettuale della verità e la pratica politica sono due cose inconciliabili in Italia.
Pier Paolo pasolini, nato 90 anni fa, 5/3/1922.

Raffaele