Sunday, September 18, 2011
Ortona e Pescara: arriva l'airgun Petroceltic, e la politica tace
Cosi' mentre Febbo, Di Stefano, Sorgi e Chiodi discutono sul parco, la Petroceltic si porta avanti. Come sempre, la politica dorme e a scoprirlo siamo noi persone normali.
In Puglia e a Vasto a suo tempo hanno fatto ricorso al TAR.
E in Abruzzo?
Qui i testi della d492 e qui della d507.
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In data 13 Settembre 2011 il Ministero dell'Ambiente ha dato parere positivo "con prescrizioni" a nuove operazioni petrolifere al largo delle coste abruzzesi.
Sono state approvate le concessioni d507 e d492 al largo di Ortona e Pescara, dove la ditta irlandese Petroceltic e' ora autorizzata ad eseguire ispezioni sismiche con la tecnica dell'airgun.
Queste consistono nell'utilizzo di violenti spari di aria compressa dai cui segnali riflessi e' possibile ottenere informazioni sui giacimenti petroliferi. L'air gun e' dannoso alle specie marine che a causa dei forti rumori ripetuti nel tempo possono perdere l'orientamento, essere lesionate e spiaggiare. Negli scorsi mesi sono stati frequenti gli avvistamenti di delfini in varie localita' abruzzesi, per i quali siamo fortemente preoccupati. L'air gun e' il primo passo verso la trivellazione dei fondali d'Abruzzo a cui seguiranno perforazioni di pozzi esplorativi e permanenti per cui la Petroceltic ha gia' richiesto l'autorizzazione.
La d492 e la d507 giungono sulla scia della d505 approvata in primavera per il vastese e per le isole Tremiti, sempre per conto della Petroceltic. Questa ditta irlandese e dal basso capitale d'investimento ha cosi' ottenuto di poter sondare l'Adriatico da Pescara fino al Gargano.
Per le concessioni d507 e d492, il Ministero dell'Ambiente indica che non sono giunti pareri da parte della regione Abruzzo e Molise, come anche per la d505. A Gianni Chiodi, come sempre, non importa che l'Abruzzo venga petrolizzato e sebbene sia il governatore di questa regione, non si degna neppure di manifestare la sua opinione: e' come se governasse altrove.
Per la concessione d492 invece il ministero elenca tutte le osservazioni giunte dai cittadini, incluse quelle della provincia di Chieti, senza affermare che sono tutte di contrarieta'. Non risultano invece atti trasmessi ne dalla provincia ne dal comune di Pescara.
Si affema anche che le concessioni sono autorizzate in quanto non sussistono vincoli ambientali lungo la costa ortonese e pescarese.
I cittadini hanno fatto sforzi immensi in questi ultimi anni contro le trivellazioni in Abruzzo. E' ora che anche la politica si svegli. Siamo stanchi di questa mollezza e di questo tergiversare. Non e' tollerabile che chi governa non abbia a cuore il nostro territorio. Ci vuole coraggio a far politica e occorre che si tutelino per davvero i diritti dei cittadini di oggi e del futuro. L'Abruzzo ha una immagine vincente di territorio sano e verde e chiediamo che venga difeso nei fatti e non a chiacchere.
La perimetrazione del parco della costa teatina avrebbe portato ad un ulteriore strumento di difesa contro le trivelle, invece siamo ancora qui impantanati in inutili discussioni.
Chiediamo al presidente della provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio e ai suoi assessori all'ambiente e al turismo Eugenio Caporella e Remo Di Martino, al presidente della provincia di Pescara Guerino Testa e al sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di essere piu' attivi nella difesa del nostro mare, senza paura, senza stupidi calcoli politici, e nell'interesse generale. Chiediamo a Mauro Febbo di opporsi con vigore contro le trivellazioni invece che contro il parco.
E' possibile presentare ricorsi al TAR contro le autorizzazioni d507 e d492, prendendo esempio dal sindaco di Vasto, Luciano La Penna, che ha depositato ricorso contro la concessione d505 assieme ai comuni di Vieste, Peschici e assieme alla regione Puglia.
Ci auguriamo che simili ricorsi al TAR vengano presentati anche ad Ortona e a Pescara. Ci sono sessanta giorni di tempo per farlo.
Infine, l'approvazione di queste concessioni mostra ancora una volta quanto importante sia il coivolgimento delle persone. Poiche' la nostra classe politica continua a mostrarsi del tutto incompetente e' necessario che ciascun cittadino vigili maggiormente e sia piu' attivo nella difesa del territorio, scandalizzandosi e esigendo che chi governa lo faccia nel nostro interesse e non per avvantaggiare il business della Petroceltic.
Maria R. D'Orsogna, California State Unviersity Northridge
Dante Caserta, WWF Italia
Fabrizia Arduini, Emergenza Ambiente Abruzzo
Guido Pietroluongo, Italia Anti-Whaling events
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8 comments:
Maledetti!
http://amaraterra.blogspot.com/p/petrolmap.html
La peggiore politica l'abbiamo adesso. Stanno distruggendo il nostro territorio e non si fermano. Sono solo degli Arroganti senza TESTA!!!!
Coglioni! Non sapete un cazzo di quello che è il mondo del petrolio e vi permettete di sparare cazzate a raffica. Poi magari volete anche andare in automobile, scaldarvi con il gas e magari avere anche la luce elettrica nelle vostre case. Fantastico ...
signor anonimo, su questo blog non sono ammesse parolacce. se lei vuole difendere la bonta' delle trivellazioni, lo faccia pure, in maniera civile e possibilmente con argomentazioni intelligenti.
Non credo ne trovera'. Personalmente conosoco benissimo il mondo del petrolio, altrimenti non avrei avuto offerte speciali come "consulente" da parte loro.
Buone cose.
.. guadagni relativamente facili, tangenti, devastazione, inquinamento, falsità , morte (non solo in Africa!), corruzione, miopia,insostenibilità e ,non ultima, l'ignoranza e l'arroganza di ritenere di possedere l'unico strumento per produrre energia.
Fonte: wikileaks/oilcompanies/business
Penso che il morbido chiodo non stia discutendo,e neanche stia prendendo tempo per decidere, aspetta come un pavido insulso essere, che gli eventi procedano seguendo la strada dei potenti, sperando magari di beccare una stecca.. e se mai dirà un vero no, sarà perchè dall'alto gli hanno detto che ci si guadagna troppo poco con gli stranieri..
purtroppo ci sono tante persone che ricoprono dei ruoli che neanche in un videogioco sarebbero capaci di gestire!
Saluti,Sabatino.
il mondo del petrolio, dalla storia verrà giudicato come uno dei periodi più bui dell'umanità: devastazioni, guerre, torture. Oggi è ora di cambiare pagina, non abbiamo l'anello al naso da non sapere quanto sia forte questa imposizione, una vera e propria dittatura, una condanna, c'è chi la chiama ERGASTOIL. Solo un ignorante o uno in mala fede non sa che le fonti alternative, e ancora di più il risparmio energetico VOLUTAMENTE vengono tenuti al bando. L'Italia ancora non ha un Piano Energetico Nazionale, si costruisce ancora come 50 anni fa, le grandi reti di distribuzione e quindi i grandi centri di potere sono un colabrodo, come perdita e fuorisciute di gas. UNA VERA VERGOGNA!
Fabrizia
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