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Thursday, July 8, 2010

Nuovi attacchi della Petroceltic d493/d505



Ombrina Mare, estate 2008

** Esempi di osservazioni contro nuovi pozzi Petroceltic - per chi vuole mandare via posta elettronica certificata, l'indirizzo e' qui
dgsalvaguardia.ambientale@pec.minambiente.it, per chi non e' attivato, basta che li inviate al mio indirizzo elettronico (dorsogna@csun.edu), che poi li mandiamo al ministero. Il raccoglitore comune e' qui **

Versione breve

Versione lunga

Non si finisce mai e mentre sono tutti al mare, c'e' qualcun altro che non dorme la notte.

La Petroceltic ci riprova e vuole ora trivellare il mare d'Abruzzo, un po' piu' in la delle 5 miglia della Prestigiacomo. Questo sebbene il capo della commissione UE all'energia Gunther Oettinger proprio ieri, 7 luglio abbia chiesto il FERMO IMMEDIATO DI TUTTE LE CONCESSIONI PETROLIFERE nei mari europei, finche' non si sappiano i motivi degli scoppi della BP

Ma alla Petroceltic questo non interessa, e anzi, questa volta sono stati cattivi e sono andati a pubblicare il bando in Molise e non in Abruzzo. E poi - dopo un mese dal deposito molisano - hanno messo un trafiletto minuscolo un solo giorno sul tempo d'Abruzzo. Di solito e' piu' evidente.

Come chi segue questo blog sa, c'e' un gruppo di persone che leggono i giornali, e poi, una volta allertati, di solito facciamo le osservazioni. Di solito ci sono 60 gg di tempo per farlo e per leggersi carte e documenti.

Tutto questo da volontari che operano nel silenzio e di cui ci sarebbe maggior bisogno.

Abbiamo tutti un lavoro fuori dal petrolio, e per leggersi 300 pagine di malloppo ci vuole tempo ed energia mentale. Questa volta, grazie agli inganni della Petroceltic siamo fuori tempo perche' praticamente non lo abbiamo saputo. Da un lato questo significa che gli abbiamo messo il bastone fra le ruote le scorse volte ed e' per questo che sono andati in Molise, ma dall'altro vuol dire che occorre essere piu creativi e piu' arrabbiati questa volta.

Che schifo.

Ora ci sarebbero tante cose da dire - la provincia di Chieti ha un addetto alla stampa, che in teoria dovrebbe leggere i giornali molto piu' di noi cittadini, o che questo e' contro il trattato di Aarhus, o dove sono Chiodi - Stati - Di Martino (assessore al turismo) - Caporrella (assessore all'ambiente) - Enrico di Giuseppantonio a protestare pubblicamente.

Quant'e' facile andare sul palco fra la gente che e' gia' contro il petorlio e far discorsi e prendersi gli applausi. Altro e' combattere sul serio contro i petrolieri.

Il fatto pero' resta che dopo che l'unico assessore veramente interessato al problema, Franco Moroni, ha contattato il ministero, ci hanno dato una progorga di una settimana di tempo per presentare testi di contrarieta'.

Come sempre ci vuole la raccomandata con ricevuta di ritorno a questi indirizzi:

Direzione per la Salvaguardia Ambientale del Ministero dell'Ambiente e della
tutela del territorio e del mare
Attenzione: Petroceltic International - concessione D493 BR-EL e D505 BR-EL
Via Cristoforo Colombo 44
00147 Roma

Direzione Generale della Pesca Marittima e dell'Acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Attenzione: Petroceltic International – concessione D493 BR-EL e D505 BR-EL
Via dell'Arte, 16 - 00144 - Roma

e per conoscenza

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Direzione Generale per la Qualita' e la Tutela del Paesaggio e l'Arte Contemporanea
Via S. Michele, 22
00153 - ROMA

Qui ci sono degli esempi

Versione breve

Versione lunga

Il tempo e' veramente stretto. Sarebbe opportuno cambiare un po i testi - cosi non arrivano al ministero tutte uguali - senno, vanno bene anche cosi. L'importante e' bombardarli con contestazioni da tutta la regione e anche da fuori.

Spero che possiamo essere in tanti. I testi di cui sopra non sono perfetti, ma io ho un altro lavoro e non e' che si schiaccia un bottone e che escono comunicati, osservazioni, interviste. Sono sfinita.

20 comments:

giacinto2000 said...

gia' il fatto di aver scorrettamente pubblicato il tutto su un giornale di un'altra regione e' motivo di osservazione.

davide said...

domani tutti alle poste!!

ma queste news non vanno pubblicate in gazzetta ufficiale on-line?
e cmq se questi giornali da spulciare hanno un sito web, si potrebbero inserire i links nel blog, permettendo alla gente di buona volonta di sfogliarli...
cmq giocare a guardie e ladri in questo modo è energeticamente troppo dispendioso, (è impossibile controllare tutto!).. e sfinirti/ci è il loro obiettivo.
bisognerebbe trovare un politico a livello nazionale che si occupi seriamente della questione,appoggiandoci con i fatti :
tra più di mille deputati e senatori ,uno che faccia un'interrogazione parlamentare si troverà?
giusto per riprendere fiato...

Anonymous said...

scusa mariarita, non funziona il link alla versione lunga.
grazie mille
irene

maria rita said...

prova adesso, forse le figure non vengono bene pero'...

maria rita said...

irene - la figura 3 e' quella qui in cima.

la figura 1 e' qui

qui

maria rita said...

la figura 2 e' qui:

qui

Anonymous said...

grazie Maria Rita!!
per Davide, di interrogazioni parlamentari ce ne sono state, ma non è che con una interrogazione noi possiamo prendere fiato.
Qui non vengono rispettate le leggi sulla trasparenza!!
perchè ne' la regione e ne' il Ministero hanno reso pubblico, la regione poi...quella che dice che è contro il petrolio, solo il tempo in un trafiletto ha pubblicato, ma vi rendete conto?

Anonymous said...

Sono convinto che la prossia volta nemmeno quel trafiletto pubblicheranno.
Certo che nelle osservazioni che ho letto manca proprio questo,
le pubblicazioni obbligatorie sono state fatte su un solo giornale in modo poco evidente per un solo giorno e la domanda è stata fatta in una regione diversa negandoci la possibilità di esprimere la nostra opinione.

Nicola.

maria rita said...

Nicola, come detto, non ho avuto tempo per indagare e scrivere bene i fatti (date in cui e' stato pubblicato in Molise, sul Tempo etc, portrebbe essere tutto malizioso ma legale).

Ovviamente puoi scrivere quello tutto che vuoi - l'importante e' che siano bombardati - grazie - mr

Kyoko said...

Grazie Maria Rita per il tuo impegno, se fossero tutti come te avremmo già risolto tutto, ma la maggior parte delle persone purtroppo si informa tramite la televisione, e questo porta la gente all'indifferenza quando cerchi di spiegargli cosa sta succedendo. Ti rispondono: non è possibile, in tv non l'hanno detto.
Anche i giornali non sono da meno, pubblicano pagine e pagine di notizie che fanno "gossip": cronaca nera, solite chiacchiere politiche, calcio.
Non solo dobbiamo combattere contro il potere, ma prima di ogni cosa dobbiamo superare l'indifferenza di chi ci sta vicino! E' uno schifo, io sto cercando di far girare le informazioni come posso, ma pochi si mostrano interessati. Se il Centro Oli si farà, per me è evidente che l'Abruzzo finirà di esistere così come lo conosciamo. Molte persone invece devono "toccare con mano" prima di rendersene conto. Devono perdere i loro tesori prima di accorgersi della grandezza di quello che non hanno più.
Ancora grazie per il tuo meraviglioso e appassionato lavoro.
Iolanda (da Teramo)

Anonymous said...

mi è venuto un bel esempio,
E se domani questi per un pozzo in iinghilterra pubblicano il bando in giappone?
non è poi molto differente da averlo pubblicato in molise piuttosto che in abruzzo,
magari un nostro ingegnere londinese si trova a contatto con uno giapponese e scopre in tempo il bando,
mentre dall'abruzzo al molise magari non c'è nessun modo di accorgersene in tempo.

Ma che senso ha mettere un bando che dovrebbe essere messo per rendere consapevole la massa e metterlo dove nessuno lo vede ?
Non esiste logica e non credo sia tanto legale,
visto che in genere si parla di mettere BENE IN VISTA i bandi e non in un posto buio e isolato.

Nicola.

Sabry said...

Cara Maria Rita, seguo sempre il tuo blog per tenermi aggiornata e soprattutto, lo confesso, per trovare forza e coraggio, per continuare nella nostra battaglia. Ti allego l'articolo scritto da Diego Degan, il giornalista che ha moderato il convegno a Chioggia; credo abbia ben interpretato le "scartoffie" che gli ho girato: il suo pessimismo non è privo di fondamento. Al contrario, ritengo sia motivato anche dalle ultime dichiarazioni rese da Scaroni in occasione della conferenza di Confindustria a Venezia: in sostanza , Galan si sbagliava, non si deve aver timore alcuno, semplicemente in Alto Adriatico il metano c'è e si deve estrarre. Ci sono dunque anche e, purtroppo, tutte le premesse per vedere presto in azione le trivelle al largo della nostra costa ma, che io sappia, nessuno dei nostri politici ha rilasciato ad oggi, dichiarazione alcuna. Tutto tace. La nostra azione di contrasto all'estrazione ha suscitato - scrive Diego - "...tiepidi consensi e rassegnati commenti di presunta impotenza. [...]. Anche a questo proposito non posso dargli torto: diciamoci la verità, poche persone hanno una intelligenza o, tanto meno, una coscienza "ecologica". Il "magna e bevi" impera...
Personalmente, farei leva su quel "presunta (! ) impotenza"... non dimentichiamo mai il trattato di Aarhus... e coraggio a te e a tutti noi che lottiamo per proteggere le nostre terre! Trovo assurdo dover "spiegare" che le nostre terre sarebbero già "a fundi" se non fossero perennemente in azione le idrovore, "spiegare" un disastro che abbiamo già subito! Ma tant'è, non riescono a visualizzare...
Un caro, carissimo, anche se triste saluto e un abbraccio forte.
Sabry



http://ricerca.gelocal.it/nuovavenezia/archivio/nuovavenezia/2010/07/11/VP3PO_VP304.html



Pericolo estrazioni di gas in mare la nuova norma non salva Chioggia
la Nuova di Venezia — 11 luglio 2010 pagina 31 sezione: PROVINCIA

CHIOGGIA. Non basterà la stretta normativa annunciata, a fine giugno, dal ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, a «salvare» Chioggia dai pericoli delle estrazioni. Non basterà perché le nuove regole valgono per le estrazioni di petrolio ma, a quanto risulta finora, non per quelle di gas. Il pozzo che l’Agip vorrebbe realizzare a circa tre miglia da Chioggia, quindi, non dovrebbe essere toccato dai nuovi divieti. Sfuma, così, la speranza che aveva animato chi, in città, da tempo si batte contro il pericolo delle estrazioni e della conseguente subsidenza del suolo. Il Comitato difesa Chioggia, presieduto dall’ingegner Giandomenico Tesserin, storico oppositore delle trivellazioni, aveva raccolto, l’anno scorso, migliaia di firme e sollecitato le prese di posizione dei politici locali raccogliendo, per la verità, tiepidi consensi e rassegnati commenti di presunta impotenza. Ma, in questi ultimi due mesi, la vicenda della marea nera che sta distruggendo l’ecosistema del Golfo del Messico, qualche preoccupazione l’aveva destata, e Tesserin aveva moltiplicato i suoi appelli alla mobilitazione. Lo stesso era avvenuto in altre zone d’Italia interessate da vecchie e nuove trivellazioni, tanto che la Prestigiacomo aveva annunciato un decreto, il cui testo non è ancora ufficiale, con nuovi limiti: 5 miglia lungo tutta la costa, 12 miglia attorno alle aree protette, per le ricerche e le estrazioni. Ma, appunto, mentre le 12 miglia valgono per gli idrocarburi in generale, le 5 miglia riguardano solo il petrolio e non il gas. A meno che il decreto, che riforma la normativa del codice dell’ambiente, non venga corretto in fase di pubblicazione. Ma, anche in tal caso, il rischio resterebbe. Secondo Greenpeace, infatti, 5 o 12 miglia sono limiti che non danno garanzie, in caso di incidenti, poiché è l’Adriatico ad essere un mare troppo piccolo per queste attività. - (Diego Degan) /

davide said...

Maria Rita ti ricordo che siamo in italy:
è già troppo se quelli di roma capiranno a quale concessione si riferisce la protesta!
dunque, copia e incolla va benissimo, soprattutto se serve per raggiungere almeno un migliaio di raccomandate/e-mails.

ISTRUZIONI PER COPIARE ED INCOLLARE per i coetanei dei miei genitori:
per copiare ed incollare la lettera usare dapprima il tasto sinistro del mouse (tenendo premuto il tasto sinistro e "scorrendo" contemporaneamente con il cursore sulle righe si evidenzia la lettera), poi una volta evidenziato ciò che interessa,lasciate il tasto sinistro e,(facendo attenzione a rimanere con il cursore sopra il testo evidenziato), premete per un secondo il tasto destro (sempre del mouse): a questo punto vi appare una finestrina con un elenco di opzioni,voi scegliete "COPIA" (andandoci sopra con il cursore e premendo un secondo il tasto sinistro del mouse).
Infine portate il cursore nello spazio in cui volete incollare il testo appena copiato,
e premete un secondo il tasto destro del mouse:vi apparirà un altro elenco di opzioni,
scegliete "INCOLLA" (portando il cursore su "INCOLLA" e premendo un il tasto sinistro del mouse).

se vi ho confuso ulteriormente -come penso- chiamate un nipote!!!

maria rita said...

sabrina, mi scrivi un mesaggio sulla posta elettronica? sull'indirizzo che ce di sopra. grazie cara.

secondo me occorre andare alla stampa straniera e urlare a tutti che questi scellerati vogliono mettere le trilvelle a 10km da venezia!!!!

mr

davide said...

caro anomino delle h6,46,
capisco che evidentemente una semplice interrogazione parlamentare non serva,
ed ahinoi neanche 10,ma volevo esprimere una sensazione che ho:
mancanza di un serio appoggio da parte di qualche onorevole del governo centrale.
infatti,a mio avviso,un modo per massimizzare l’efficacia della protesta sarebbe quello di trovare un deputato/senatore(ancor meglio un gruppetto dell'opposizione o trasversale)affidabile che voglia sostenere realmente la causa.
purtroppo,alla luce di quanto accade,è palese che da parte delle alte sfere del governo ci sia una piena volontà di fare i pozzi,in Abruzzo ed altrove.
è chiaro che la maggioranza stia affrontando la questione nella maniera in cui è maestra:
-studiando la giurisdizione per aggirare leggi ed all’occorrenza sfornandone di più comode;
-facendo da una parte degli spot per tranquillizzare/illudere la gente (vedi dichiarazione prestigiacomo dei 5 miglia),e dall’altra far scomparire dai media gli effetti collaterali;
-ignorando la volontà popolare;
-screditando tutti gli avversari con bugie e malignità, (vedi chiodi e di martino e c. come si sono rivolti a Maria Rita,… anziché ringraziarla in ginocchio!) creando un polverone di confusione ed ambiguità, al fine di continuare nella loro connivenza scellerata.
inoltre c’è un aspetto che potrebbe rendere più complicato il prosieguo della protesta: la crisi in Italia.
la gente è incavolata nera! ci siamo ridotti,
in alcuni casi,a dover portare la carta igienica ed il sapone nelle scuole dei nostri ragazzi, negli uffici pubblici fare la colletta per ricaricare stampanti, senza considerare gli scioperi per non perdere diritti basilari, o contro leggi assurde.
tutto questo mentre la casta statale dispone di parco auto blu di circa 650'000 unità,( gli usa con una popolazione 5 volte maggiore hanno 72'000 autoblu!), ed un sottosegretario della repubblica, accusato di concorso esterno in associazione camorristica ed anche indagato per associazione di stampo segreto, che dopo tantissime proteste solo oggi si è dimesso!
insomma questo per dire quanto siamo,anzi sono, caduti in basso, ed i problemi ecologici,in un contesto così,potrebbero involontariamente essere sottovalutati dai cittadini esasperati.
in un paese normale un terremoto avrebbe fatto desistere dall’idea di petrolizzare la regione colpita anche il più ottuso dei politici,
mentre qui c’è il serio pericolo che si strumentalizzi la tragedia per lanciare la petrolizzazione come unica soluzione per la ricostruzione!!
ritornando alla pesca miracolosa del/i politico/i di livello nazionale,
dato che nelle ultime elezioni politiche i partiti a vocazione ecologica non sono riusciti ad entrare in parlamento,io pensavo che si potrebbe interpellare di pietro (che era alla manifestazione del 7 luglio per la ricostruzione),o a qualcun altro dell’italia dei valori come de magistris o sonia alfano(anche se europarlamentari),oppure alla giovane europarlamentare pd serrachiani .
insomma se non si trova nessuno a roma, ripiegare su bruxelles.
in verità il politico più congeniale sarebbe monica frassoni,copresidente del partito verde europeo,che immagino sarà ben disposta a dare una mano.
oppure, senza perdere tempo ad elemosinare l’appoggio di alcun politico,andiamo per la nostra strada, cercando però TUTTI D’IMPEGNARE UN PO’ DEL NOSTRO TEMPO per scrivere lettere di protesta, coinvolgere gli amici, magari puntando a qualche manifestazione più ”spettacolare” ( stile Greenpeace) per richiamare l’attenzione mass media nazionali, e sensibilizzare sempre più italiani, dato che è un problema che potrebbe interessare altre regioni.

ad es. si potrebbe circondare pacificamente con barche (possibilmente a vela!) ,cartelli e striscioni, una piattaforma/nave esplorativa,
magari ad oltranza (con veri e propri turni!) fino a quando non avremo le garanzie che desistano dal progetto…

davide said...

CHIEDO ANTICIPATAMENTE VENIA PER IL SEGUENTE PISTOLOTTO!
caro anomino delle h6,46,
capisco che evidentemente una semplice interrogazione parlamentare non serva,
ed ahinoi neanche 10,ma volevo esprimere una sensazione che ho:
mancanza di un serio appoggio da parte di qualche onorevole del governo centrale.
infatti,a mio avviso,un modo per massimizzare l’efficacia della protesta sarebbe quello di trovare un deputato/senatore(ancor meglio un gruppetto dell'opposizione o trasversale)affidabile che voglia sostenere realmente la causa.
purtroppo,alla luce di quanto accade,è palese che da parte delle alte sfere del governo ci sia una piena volontà di fare i pozzi,in Abruzzo ed altrove.
è chiaro che la maggioranza stia affrontando la questione nella maniera in cui è maestra:
-studiando la giurisdizione per aggirare leggi ed all’occorrenza sfornandone di più comode;
-facendo da una parte degli spot per tranquillizzare/illudere la gente (vedi dichiarazione prestigiacomo dei 5 miglia),e dall’altra far scomparire dai media gli effetti collaterali;
-ignorando la volontà popolare;
-screditando tutti gli avversari con bugie e malignità, (vedi chiodi e di martino e c. come si sono rivolti a Maria Rita,… anziché ringraziarla in ginocchio!) creando un polverone di confusione ed ambiguità, al fine di continuare nella loro connivenza scellerata.
inoltre c’è un aspetto che potrebbe rendere più complicato il prosieguo della protesta: la crisi in Italia.
la gente è incavolata nera! ci siamo ridotti,
in alcuni casi,a dover portare la carta igienica ed il sapone nelle scuole dei nostri ragazzi, negli uffici pubblici fare la colletta per ricaricare stampanti, senza considerare gli scioperi per non perdere diritti basilari, o contro leggi assurde.
tutto questo mentre la casta statale dispone di parco auto blu di circa 650'000 unità,( gli usa con una popolazione 5 volte maggiore hanno 72'000 autoblu!), ed un sottosegretario della repubblica, accusato di concorso esterno in associazione camorristica ed anche indagato per associazione di stampo segreto, che dopo tantissime proteste solo oggi si è dimesso!
insomma questo per dire quanto siamo,anzi sono, caduti in basso, ed i problemi ecologici,in un contesto così,potrebbero involontariamente essere sottovalutati dai cittadini esasperati.
in un paese normale un terremoto avrebbe fatto desistere dall’idea di petrolizzare la regione colpita anche il più ottuso dei politici,
mentre qui c’è il serio pericolo che si strumentalizzi la tragedia per lanciare la petrolizzazione come unica soluzione per la ricostruzione!!

ritornando alla pesca miracolosa del/i politico/i di livello nazionale,
dato che nelle ultime elezioni politiche i partiti a vocazione ecologica non sono riusciti ad entrare in parlamento,io pensavo che si potrebbe interpellare di pietro (che era alla manifestazione del 7 luglio per la ricostruzione),o a qualcun altro dell’italia dei valori come de magistris o sonia alfano(anche se europarlamentari),oppure alla giovane europarlamentare pd serrachiani .
insomma se non si trova nessuno a roma, ripiegare su bruxelles.
in verità il politico più congeniale sarebbe monica frassoni,copresidente del partito verde europeo,che immagino sarà ben disposta a dare una mano.

oppure, senza perdere tempo ad elemosinare l’appoggio di alcun politico,andiamo per la nostra strada, cercando però TUTTI D’IMPEGNARE UN PO’ DEL NOSTRO TEMPO per scrivere lettere di protesta, coinvolgere gli amici, magari puntando a qualche manifestazione più ”spettacolare” ( stile Greenpeace) per richiamare l’attenzione mass media nazionali, e sensibilizzare sempre più italiani, dato che è un problema che potrebbe interessare altre regioni.
ad es. si potrebbe circondare pacificamente con barche (possibilmente a vela!) ,cartelli e striscioni, una piattaforma/nave esplorativa,
magari ad oltranza (con veri e propri turni!) fino a quando non avremo le garanzie che desistano dal progetto…

iniminimainimo said...

E' giusto essere incazzati, è giusto combattere per difendere la nostra terra, e chi non lo fa è mal informato o ingenuo o crede di ottenere un guadagno superiore ai danni, ma vorrei ricordare che SIAMO TUTTI COLPEVOLI di incentivare il petrolio.
1) Quanti di voi usano ancora sacchetti di plastica? Io no, vado a fare la spesa con comodissime e carinissime sacche di tessuto o in juta. Ho vissuto alcuni mesi a Perugia, e per quanto non sia una città molto pulita nè tanto meno "ecologica" (la raccolta differenziata FA PENA), alla Coop hanno fatto una cosa buona: hanno eliminato tutti i sacchetti di plastica in favore di quelli biodegradabili, che sono molto sottili quindi la gente è invogliata a comprare quelli in tessuto. Mi faccio due conti di quanti sacchi di PLASTICA verrebbero venduti ogni giorno in questo supermercato: TANTI...TROPPI. E quanti ne avrei consumati io, in questi pochi mesi? Ancora TROPPI.
2) Io e il mio ragazzo ci siamo imposti di non acquistare più prodotti in plastica USA E GETTA. Niente piatti, bicchieri o posate. Andiamo a fare una scampagnata in montagna? Usiamo solo stoviglie in plastica pluriuso e lavabili. Sempre di plastica si tratta, ma vuoi mettere il PLURIUSO?
E se qualcuno solleva obiezioni - perché poi questi piatti vanno lavati - gli facciamo capire quant'è importante la nostra scelta e invitiamo a seguire il nostro esempio (e secondo voi quanti ci seguono? Finora nessuno!!)
A chi ci dice che economicamente non conviene, rispondo di tornare a scuola a imparare le addizioni, perché una vita di oggetti usa e getta sicuramente è meno economica di una vita di oggetti pluriuso!
3) Quanti cercano di limitare l'uso dell'automobile? Purtroppo l'Abruzzo in quanto a trasporti urbani fa PENA, le amministrazioni dovrebbero impegnarsi a realizzare una rete FREQUENTE di trasporti così da invitare le persone a usare l'autobus. Ma sapete quanta gente conosco che prende la macchina per fare 1km invece di andare A PIEDI? Ragazzi UN MISERO KILOMETRO! A Teramo c'è una situazione assurda, la gente prende la macchina e gira impazzita alla ricerca di un parcheggio vicino al luogo in cui deve recarsi. Se non trova parcheggio sotto il negozio continua a girare e girare finché non si libera! O ancora peggio gente che vuole farsi la passeggiata lungo il corso e magari abita a meno di UN KILOMETRO da lì, logica vorrebbe che andasse a piedi (visto che VA A FARE LA PASSEGGIATA), ma invece no, prende la macchina, parcheggia DIETRO IL CORSO e poi fa qualche su e giù per il corso giusto per far prendere aria ai piedi! Ditemi voi se non è RIDICOLO!

Continua...

iniminimainimo said...

4) Durante il ciclo IO NON USO NÈ ASSORBENTI NÈ TAMPONI USA E GETTA: uso la mooncup, una coppetta mestruale in silicone che costa sui 35€ ma che ha la durata di 10 ANNI! Al di là del risparmio economico notevole (mi rivolgo alle donne, voi quanto spendete in assorbenti e tamponi in 10 anni? Fatevi il conto) uso un prodotto ECOLOGICO (si lo so, è silicone, ma per 10 anni uso solo la mia coppettina!), non mi dà più problemi di irritazione che mi davano gli assorbenti, spariti anche problemi di secchezza dati dai tamponi, è più igienica in quanto il sangue non è direttamente in contatto con la pelle e soprattutto NON RAFFERMA, quando voglio "cambiarmi" vado in bagno, la estraggo, la svuoto nel water, la sciacquo e la rimetto! La reazione che incontro quando cerco di proporre la mooncup è sempre: CHE SCHIFO! Ragà, innanzitutto È DEL NOSTRO CORPO CHE PARLIAMO quindi dovremmo avere con lui un rapporto meno diffidente, e seconda cosa a me fanno più schifo gli assorbenti pieni di sangue raffermo buttati nei cestini (e che puzza poi?) o ancora peggio i tamponi. Faccio un appello alle donne: SMETTETELA DI USARE ASSORBENTI, SONO TRA I PRODOTTI ASSOLUTAMENTE PIÙ INQUINANTI!!!
E per chi non ha familiarità con i tamponi, ci sono sempre gli assorbenti lavabili, in tessuto, che presentano gli stessi vantaggi della mooncup, solo che vanno cambiati più spesso della mooncup (ma comunque non più spesso degli assorbenti normali). Ah dimenticavo, da quando uso la mooncup mi cambio meno spesso (ha una bella capienza) e quando vado al mare e devo andare in bagno non devo fare quella cosa odiosa di portarmi dietro l'astuccino con gli assorbenti!
Anche per i bambini andrebbero usati i pannolini lavabili (sapete quanto inquinano? Fate una ricerchina!)
5) A Teramo è finalmente arrivata la famigerata raccolta a porta, e dove il servizio è attivo da poco (parlo di piccole frazioni) la gente sapete che fa? Invece di differenziare continua a fare gli stessi sacchi della monnezza, quando sono pieni li carica in macchina e va al paese più vicino (spesso si fanno anche 10km!!!) dove il porta a porta non è ancora attivo, e butta nei vecchi bidoni! INCONCEPIBILE!

QUESTO E ALTRO ANCORA NEL NOSTRO AMATO ABRUZZO

Allora dico, che a portare avanti la battaglia contro il petrolio sia gente che ancora fa un uso sfrenato del petrolio e suoi derivati: NON SIAMO CREDIBILI.
Va bene difendere le nostre bellezze naturali e la nostra salute (è un DOVERE e un DIRITTO), ma da quale pulpito viene la predica? In altri paesi si può estrarre e sotto casa nostra no? Perché l'impegno che prendiamo contro la petrolizzazione selvaggia non lo prendiamo ancora contro L'USO SELVAGGIO DI QUESTO SCHIFO DI PRODOTTO? In Val D'Aosta hanno bandito la plastica, se vogliamo far vedere che ci teniamo davvero al nostro territorio, dobbiamo essere davvero LA REGIONE VERDE D'EUROPA, la regione ecologica. E' inutile lamentarsi della ricerca sfrenata di petrolio e delle trivelle a destra e a manca: QUESTA SITUAZIONE L'ABBIAMO VOLUTA NOI!

Continua...

iniminimainimo said...

Sono anni che predico a casa mia di quanto siamo penosi noi italiani: inquiniamo ma poi non vogliamo che ci venga toccato il nostro giardino. Neanche in famiglia riesco a imporre queste semplici regole (e altre) che ho elencato: mia madre SI VERGOGNA di fare la spesa col sacchetto in tessuto!!! Quello che pensa la gente non è: "brava, non inquini!" ma "quanto sei tirchia, non vuoi spendere pochi cent per le BUSTE NORMALI" Non ce la faccio più a vivere in questo paese!
UN PO' DI COERENZA ABRUZZESI!

Comunque vada a finire questa storia dovremmo iniziare a fare un uso più consapevole dei prodotti di plastica usa e getta e del petrolio in generale. Bisogna essere coerenti. Finché il petrolio "andrà di moda" ci sarà sempre una Petrolceltic pronta a trivellare da qualche parte.

Scusate la lunga disamina, ma sono incazzata nera.

p.s. contattiamo più persone possibili, Di Pietro anche secondo me può darci ascolto, contattiamo tutti gli organi di informazione possibili. Io ho scritto a Byoblu e ha pubblicato un articolo sul nostro problema. In più persone scriviamo, più non potranno ignorarci! Forza Davide bombardiamoli!
La parola d'ordine è INFORMARE!

P.P.S. Sapete se la raccolta firme proposta da nuovo senso civico (parlo del file della petizione da stampare e far firmare autonomamente diventando promotori noi stessi) è concessa anche a chi non risiede in Abruzzo? Io ho diversi conoscenti in altre regioni che potrebbero raccogliere tante firme per me. Ho scritto a Nuovo Senso Civico più di una mail ma non mi hanno risposto...

Un caro saluto a tutti, che la forza sia con noi!
Iolanda (Teramo)

davide said...

complimentissimi a Kyoko per il suo impatto ambientale pressochè nullo!
Invito tutti a provare a calcolare (alla buona) la propria impronta ecologica su :

http://www.footprintnetwork.org/it/index.php/GFN/page/personal_footprint/

magari ci si rende conto che si deve cambiare un po’ il proprio stile di vita…