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Thursday, May 6, 2010

I figli di John Fante contro le trivelle a Bomba




Sicuramente avrete letto della lettera dei figli di John Fante contro il petrolio. Sicuramente immaginerete che c'e' dietro il mio zampino, ed e' proprio cosi'.

Quello che forse la maggior parte delle persone ignora e' che per fare tutto questo ci vuole tempo, dedizione, pazienza. E' tre anni che porto avanti questa battaglia e tutto e' partito da un passo, da una idea da concretizzare ogni giorno un po di piu.

Le cose si costruiscono lentamente e per ogni cosa che si vede, ce ne sono venti dietro che o sono fallite, o sono state abbandondate o che sono ancora in corso.

Non basta, a mio avviso, partecipare ad una manifestazione ogni tanto, che pure e' importante, ma ci vuole l'impegno concreto tutti i santi giorni.

Ho scritto almeno 100 email chiedendo alle persone di scrivere una lettera a Chiodi per Bomba. Per Ombrina, Elsa, Vasto/Casalbordino, la stragrande maggioranza dei testi li ho o scritti o sollecitati io e certe volte mi e' parso di dovere cacciare i denti alle persone.

Chi mi dice che lo vuole fare da anonimo, chi mi scrive chiedendomi (giuro!) se io sia di destra o di sinistra, chi non vuole farlo perche' 'non ha tempo' quando ho preparato tutto - lettere, facsimili, indirizzi. Manca solo la firma e 5 minuti per preparare tutto.

E' avvilente qusto modo di pensare degli italiani. Alcuni dicono che non fanno nulla perche' "tanto non serve a niente" altri dicono che "e' troppo poco e ci vuole solo la rivoluzione". Nessuno sta nel mezzo e decide di fare le cose con quello che si ha a disposizione.

Nessuno vuole partire, nessuno vuole giocare. Mi sembra sempre che gli italiani vivano come se la vita fosse una partita di calcio, in cui si fa il tifo, si chiacchera sui risultati, si scommette, si fanno tattiche, ma nessuno vuole ne' allenarsi, ne' giocare.

Per la mia vita personale, alla fine, le piattaforme in Abruzzo non cambieranno niente - il mio mare e' a Santa Monica e qui le trivelle non ce le vengono a mettere. Siamo una citta' ricca. Il nostro problema e' capire che tipo di alberi piantare e fanno le riunioni per capire se vogliamo palme o eucalipti, quale strada trasformare in pista ciclabile, come passare dal 70% di monnezza reciclata al 75% o come vogliamo la Santa Monica del futuro.

Questo per dire che i pozzi di petrolio non cambiano la mia vita, ma la vostra si.

Le piattaforme, i centri oli, e tutti gli altri monnezzai di cui si parla in questi giorni, nucleare, 4 inceneritori per 1 milione di persone (quando in California ce ne sono zero per 37 milioni di abitanti), Bussi, Turbogas e tutto il resto - alla fine e' il popolo che tacitamente li approva.

Se nessuno dice, fa, partecipa, alla fine politici e affaristi faranno di tutto e di piu'.

Ciascuno e' artefice del suo destino.


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L'infaticabile opera di informazione sui rischi inerenti la petrolizzazione dell'Abruzzo della scienziata Maria Rita D'Orsogna ha raggiunto il cuore dei figli di un grande scrittore la cui famiglia veniva da Torricella Peligna prima di emigrare in Colorado

Dan e James Fante, figli del famoso scrittore italo-americano John Fante, hanno appena inviato la propria lettera di contrarieta' all'estrazione di idrocarburi a Bomba, e indirizzata all'ufficio di valutazione impatto ambientale della regione Abruzzo.

Il progetto della Forest Oil Corporation di Denver prevede la costruzione di una raffineria-desolforatore, un inceneritore per bruciare rifiuti (fra cui sostanze cancerogene), vari pozzi e di una fitta rete di oleodotti. Le emissioni saranno in alcuni casi superiori alle norme regionali. La zona e' sismica, c'e' il pericolo di destabilizzazione della diga e le attivita' primarie sono di turismo e di agricoltura.

Allertati da due italo-californiani di origine torricellana Angela di Berardino e Dan Aspromonte, e sostenuti dalle argomentazioni tecniche e scientifiche di Maria Rita D'Orsogna, i fratelli Fante hanno immediatamente abbracciato la causa. Dan Fante ha dichiarato di essere totalmente contrario a tutta l'opera petrolifera in Abruzzo.

John Fante e' un amato e noto scrittore americano, che spesso nei suoi racconti ha parlato di Torricella Peligna e delle tradizioni abruzzesi. I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. In Aprile 2010 gli e' stata dedicata una piazza nel centro di Los Angeles. I suoi due figli, insieme con la sorella Vittoria spesso visitano la nostra regione per partecipare ad attivita' culturali e di promozione della letteratura, e dell'Abruzzo.

Il no al petrolio di James e Dan Fante si aggiunge a quello gia' espresso da una moltitudine di associazioni, intellettuali, religiosi, scienziati, e cittadini contro le estrazioni a Bomba, e nel resto della regione.

Attendiamo fiduciosi che la regione Abruzzo rispedisca al mittente il progetto della Forest Oil, cosi' grave e pericoloso, e allo stesso tempo attendiamo i fatti - e non le parole - del governatore Gianni Chiodi e dell'assessore all'ambiente Daniela Stati per la difesa concreta dell'Abruzzo.

Il testo dei fratelli Fante e' qui riportato:

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Regione Abruzzo

Direzione Affari della Presidenza

Politiche Legislative e Comunitarie,

Programmazione, Parchi, Territorio,

Valorizzazione del paesaggio, Valutazioni Ambientali

UFFICIO Valutazione Impatto Ambientale

Via Leonardo da Vinci (Palazzo Silone)

67100 L’Aquila (AQ)

Attention:

Forest Oil Corporation

Monte Pallano – Colle Santo

James Fante, Thousand Oaks, California

Dan Fante, Sedona, Arizona

May 6th 2010

Dear representative of the Ufficio di Valutazione Ambientale of the Abruzzo region,

It has recently come to our attention that the Forest Oil Corporation of Denver has filed an intent to drill the Bomba area for oil and gas, as of March 15th 2010.

We are the children of John Fante, who in his stories never failed to write about the Abruzzo traditions and culture that his parents had taught him, and who with his books gave fame to Torricella Peligna and to its people. As his descendants, we continue to carry genuine love for Abruzzo. We visit the area often and are engaged in several literary and community projects in Torricella, which we love deeply. We have walked the Abruzzo beaches and felt the quiet magnificence of her mountains and forests. Over the years, we have been humbled and honored time and again by the genuineness and kindness of the Abruzzo people.

This letter then, is to express our concern regarding the large scale drilling that the Forest Oil Corporation of Denver has planned for the area surrounding the Bomba lake and which includes, among others, the town of Torricella Peligna.

We sincerely believe that the Monte Pallano – Colle Santo projects will not bring any benefit to Torricella, Bomba and its people and we urge you to save the lake from the oil developers by denying drilling permits.

The project calls for a refinery, multiple wells and pipelines that would forever change the beauty of the Bomba landscape while exposing it to unnecessary dangers. The area surrounding the Monte Pallano project is geologically fragile and large scale drilling could cause instabilities in the existing dam, subsidence and mudslide. It could potentially trigger earthquakes in an already highly seismic area, and pollute water reservoirs. Forest Oil admits as much to its investors and in the documentation provided to your office.

The desulfurization unit planned for the refinery will incinerate about 250,000 kilograms of toxic waste everyday, including highly dangerous substances, such as hydrogen sulfide, cancerous chemicals and heavy metals. The fumes would be visible throughout the area, and would carry the odor of rotten eggs, as is typical of hydrogen sulfide. Apart from the obvious health related questions and issues, it is clear that such infrastructure, with huge metallic plants, incineration columns, tanks, heavy traffic and bad smells would be huge eyesores for visitors to the area and for tourists who have come to appreciate the lake and its natural beauty. Who would want to vacation in an area where it smells of rotten eggs?

From a more global perspective, drilling for oil in such a sensitive and beautiful place is anachronistic. While the world pushes towards renewable energy and tries to reduce its carbon footprint, drilling for dirty and scarce oil in the Bomba lake would be a step backwards.

With his work, our father gave homage to Torricella Peligna and to Abruzzo. Recently a square was dedicated to his memory in downtown Los Angeles. We would like to preserve the natural beauty of his Abruzzo roots as well, so that Torricella and the entire Bomba area can thrive to their fullest potential. There is so much work to be done to make the place a better one, to make sure that its natural beauty can turn into economical well-being for the people and that it can be preserved and shared for generations so come. Let us honor the hard work of the generations before us, by giving a better Abruzzo to the generations that will come after us.

Let us work for a better Abruzzo. Let us keep our beautiful Abruzzo the way it is now, green, healthy, poetic and unadulterated by oil and gas drilling.

Sincerely

James and Dan Fante

2 comments:

Anonymous said...

Sei grande MAria rita,

Non ho saputo nulla sul via di santo stefano e quello di ortona,
come mai?
sono stati approvati?
erano precedenti al via di ombrina


Nicola.

supertramp said...

Parco nazionale Costa teatina: 8 Comuni, Provincia di Chieti e Regione
Abruzzo convocati presso il ministero dell'Ambiente per la
perimetrazione dell'area.

la notizia รจ qui:
http://www.abruzzolive.tv/ambiente.html