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Wednesday, January 6, 2010

L'elefante nella stanza


Leggo da Prima da Noi di un investimento a 1.5 milioni di euro per incentivare le imprese turistiche del chietino-ortonese. C'e' una bella foto sotto di trabocchi e di persone gioiose che passeggiano sul pontile ed il mare blu.

Ora, sperando nel non-spreco di questi fondi, che andranno a finanziare 61 imprese del chietino -ortonese per il turismo, la trovo una buona idea. Non riesco pero' a fare a meno di pormi altre domande, piu' fondamentali e su cui il turismo dovrebbe basarsi: un territorio sano ed attraente. Si parla di ristorazione, di trasformazione di prodotti tipici, di recettivita' , di turismo come strutture e infrastrutture (spero di non dover leggere cemento...). Ma il resto?

Cosa ci fa quel porto petrolifero nel bel mezzo della costa dei trabocchi? A qualcuno e' venuto in mente che di turistico quel porto non ha niente? E di Ombrina Mare, un pozzo di petrolio in bella vista, non ne parliamo? Come facciamo a conciliare turismo con il proliferare di piattaforme sulla costa? A CINQUE CHILOMETRI DALLA RIVA? Cosa intendono fare i vari assessori che sono corsi a commentare questa notizia come se le piattaforme petrolifere, la discarica di amianto ed il fiume Moro mezzo morto non esistessero?

In una parola, cosa gli offriamo ai turisti? Puo' darsi che agli Ortonesi piaccia cosi' quel litorale, io personalmente penso che qualsiasi intervento di valorizzazione di quella citta' passi per lo smantellamento di baracche e capannoni abbandonati lungo il litorale e nel ritorno di quella che una volta era Ortona a Mare, con tanto di funivia dal colle al mare sotto.

Ma ci vuole lungimiranza e intelligenza, che purtroppo fra i politici di Ortona sono un poco scarsi di questi tempi...

PS: In merito a questo articolo, sullo stesso giornale, e su di me "la piu' citata" come abruzzese dell'anno 2009, grazie a tutti - buon 2010. Siamo stati noi tutti gli abruzzesi dell'anno, e vogliamo fare ancora meglio nel futuro.




Oggi 7 gennaio 2010 ad Ortona, sala Eden ore 17:00 a parlare di Ombrina Mare - 5 km da Ortona.

4 comments:

Anonymous said...

Notizia . . . ..

Associazione per la costa. Nasce a Rocca San Giovanni un nuovo gruppo che assicura impegno per la tutela e lo sviluppo ecosostenibile del litorale: tra i primi atti il ricorso al Tar contro i progetti di costruzione alla Foce di Rocca S.Giovanni.

Rocca S.G. confina con S.Vito e Fossacesia.
So che ci sno attivisti sullo sviluppo ecosostenibile del turismo .

Ecco il link.

http://www.lanciano.it/news/associazione_per_la_tutela_della_costa/5348

Nicola.

supertramp said...

CASO PETROLEUM: TUTTO IL VIDEO DELL'INCONTRO

Nel corso dell’intera serata, trasmessa in diretta web su Monopolitube.it e Polignanoweb.it, la prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, fisico, docente dell’Università della California, ha svelato tutti i particolari agghiaccianti sui gravi danni alla salute, economici e ambientali che Monopoli e i comuni limitrofi della riviera, da Polignano a Brindisi, e l’intero Basso Adriatico, correrebbero nel caso la Northern riuscisse a penetrare nei bassifondi del nostro mare per l’estrazione e la lavorazione del petrolio. Danni irreversibili e permanenti che potrebbero compromettere l’equilibrio paesaggistico e naturale, ma anche economico.

fonte:
http://www.monopolitube.it/index.php?option=com_content&view=article&id=927:caso-petroleum-tutto-il-video-dellincontro-l11-il-consiglio&catid=5:attualita&Itemid=12

Anonymous said...

UNA PERSONA INTELLIGENTE UMILE E RAGIONEVOLE DOPO AVER COMBATTUTO A FAVORE DEL CENTRO OLI DI ORTONA ED ORA TROVANDOSI NEL BEL MEZZO DI UNA
SERATA DOVE CI SONO I SUOI PRECEDENTI OPPOSITORI DI CUI ORA CONDIVIDE GLI INTENTI CONTRO IL PETROLIO COSA DOVREBBE DIRE?
IO AL POSTO SUO AVREI FATTO MILLE SCUSE A TUTTI DICENDO DI AVER SBAGLIATO. INVECE A ME E' SEMBRATO ,DA QUELLO CHE HA DETTO NELLA SALA EDEN DI ORTONA L'ALTRA SERA, CHE FOSSE SEMPRE STATO CONTRARIO AL CENTRO OLI. FACENDO UN MEA CULPA E METTENDOSI AL LAVORO PER RIMEDIARE SAREBBE UN OTTIMA COSA PER IL TERRITORIO CHE LEI DICE DI AMARE TANTO.

CARLOP.

Anonymous said...

prof.ssa Maria Rita D'Orsogna podo aver partecipato entusiasto al dibattito ad Ortona non posso che rinnovarle a nome mio e di tutto il gruppo di san salvo la nostra piena solidarietà e sopratutto continuare nel spiegare i reali retroscena della deriva petrolifera in un territorio come il nostro dove tra eccellenze agricole:vino,pesche,ortaggi ed anche il mare e le colline.ma quanta fatica ci costa, comumque andiamo avanti. grazie renzo e il gruppo di san salvo