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Saturday, October 10, 2009

Lettera a Daniela Stati


Caro Assessore all'Ambiente Daniela Stati,

mi chiamo Maria Rita D'Orsogna e probabilmente lei avra' sentito parlare di me nell'ambito della questione petrolio in Abruzzo. Le ho gia' scritto diverse volte in passato, senza che lei abbia mai risposto ai miei email.

Io sono letteralmente allibita di fronte al suo silenzio. Com'e' possibile che un assessore all'ambiente - responsabile di una intera regione, e madre di due bambini - taccia di fronte a un problema, quello petrolifero, che minaccia meta' della regione Abruzzo e che preoccupa molti Abruzzesi, per la salute del loro ambiente e dei loro figli?

Com'e' possibile che da un lato la Provincia di Chieti, Confcommercio, Assoturismo, la Federazione di Balneari, le Cantine del Vino, i Comuni della costa Teatina, Teramana e Pescarese, oltre che svariate associazioni e comitati cittadini sorti apposta, sono preoccupati dalle imminenti estrazioni di petrolio e lei no?

Due sono le cose: o lei non sa, oppure non le interessa. Entrambe queste possibilita' sono inaccettabili da parte di una persona che e' stata eletta e che e' pagata dal contribuente abruzzese per proteggere la nostra regione.

Se lei non conosce il problema, la sua ignoranza e' molto grave, visto che sono due anni che i cittadini ne parlano e che le informazioni viaggiano. Se a lei invece non il problema non interessa o pensa che non sia grave, e' altettanto grave che lei non condivida il suo pensiero con tutti gli Abruzzesi. Ci rassicuri che il problema non sussiste se e' cosi, ma con dati alla mano, con fatti certi, non con semplici parole.

Quando uno ha una posizione di potere, a mio avviso, ha anche il dovere morale di usare tale posizione per il bene comune. Avere paura, scappare, mettere la testa sottoterra, stare zitti non sono delle scusanti, sa?

C'e' anche un'altra possibilita': che lei abbia paura di avere una opinione e dire qualsiasi cosa perche' schiacciata da personalita' superiori, o da ordini dall'alto. Inutile dire, anche qui, che questo non e' accettabile quando si ha la responsabilita' di gestire il benessere ambientale dell'Abruzzo. Abbia coraggio e faccia la cosa giusta. Ci faccia sapere cosa ne pensa lei
delle trivelle in Abruzzo.

Quando lei ha accettato il suo incarico la prima responsabilita' che lei ha preso e' stata verso l'Abruzzo e gli Abruzzesi e non verso partiti, o schemi politici. E' a noi cittadini che lei deve rispondere per prima, e non ai giochi di potere.

La legge che blocca le estrazioni petrolifere in Abruzzo scade il 31 dicembre 2009. Cosa intende fare lei a proposito? Ce lo spieghi, qualunque sia il suo progetto, anche se e' il non fare nulla. Abbiamo il diritto di sapere.

In questa nazione, in questa regione, e' il tempo di avere coraggio e di fare le cose giuste, a prescindere da qualsiasi altro calcolo, di qualsiasi altra natura.
La vita delle persone viene prima della sua paura e se lei il coraggio non ce l'ha e' l'ora che se lo dia. Non ci servono altri don Abbondio, ma piuttusto persone con la spina dorsale ben salda.

Grazie.

MRD

Per chi volesse scriverle l'indirizzo e' daniela.stati@regione.abruzzo.it, oppure a questo link

14 comments:

Anonymous said...

io ho mandato la mia mail.

Carlo P.

mario franco basilico said...

Di solito i politici che parlano sempre fanno l’opposto di quello che dicono e chi non conosce vergogna arriva a ricoprire le massime cariche istituzionali, la nostra Assessora non ci riesce, gli manca questa virtù essenziale; se non risponde neanche adesso significa che fa politica di speranza, aspettando che le gravi situazioni si risolvano da sole e di sentirsi orgogliosa solo quando si siede alla comodissima e redditizia poltrona.

Anonymous said...

Comunicazione fuori contesto:

oggi, 11 Ottobre 2009, è stato creato il Comitato per la protezione dell' importantissima Oasi WWF di Vanzago (MI) contro l' assurda proposta di costruzione di una cava e addirittura di uno stabilimento di produzione di 'conglomerati bituminosi', che tralaltro spargerebbe sostanze pesanti per almeno 3 chilometri attorno.

All' interno di un Oasi WWF.

(questa è follia allo stato puro che passa attraverso i nostri uffici pubblici; io non contesto questo ma dico che è folle e ridicolo)

Per informazioni vedere il sito WWF dell' Oasi
http://www.boscowwfdivanzago.it/

(forse a breve il Comitato avrà un sito tutto suo per sviluppare la questione; l'oasi è rinomata a livello europeo ed è utilizzata per la convalescenza di animali feriti).



Perfavore, chiedo che questa situazione abbia visibilità su un blog autorevole come questo.

Anonymous said...

Cara m.rita , scusa se ritorno sul tema, esistono prove di emissioni o altro sul poszzo di s.basile ad orsogna?

Con affetto Nicola.

maria rita said...

Nicola, hai ragione. Mi ero promessa di indagare ma poi sono partita per l'Italia e mi sono dimenticata.

Qui c'e' un link di qualceh tempo fa
con la concessione ministeriale di San Basilio.

Il link e' qui


Fino al 31 dicembre 2009 e' vietato, in teoria, trivellare sul suolo abruzzese grazie alla moratoria di cui abbiamo piu volte parlato. Dopo di quella data non si sa, e' per quello che occorre far pressione a Chiodi et company.

Scrivi a EdG su facebook, dicendogli che quello che ha fatto per Elsa2 lo si deve fare pure per Orsogna. Indaghero' - sono oberata di lavoro, credimi.

A MFBasilico, ciao! Mi chiedevo che fine avessi fatto e sono contenta di ritrovarti qui.

Agli amici di Milano, le sabbie bituminiche sono il peggior tipo di
"petrolio" che esiste. In Canada hanno fatto delle porcherie immani,
disbscando foreste intere, contaminando acque e laghi, e facendo ammalare le popolazioni indigene.

Il link e'
qui

L'ENI vuole fare la stessa cosa in Congo, anche questo e' qualcosa di cui vorrei parlare appena ho tempo.

Anonymous said...

Ciao Maria Rita, io, ho scritto una bella mail alla sig.ra Stati... Magari, vorrei far atto della copia qui, ma credo che me la censuri x il linguaggio usato. Ti dico solo che nell'oggetto ho scritto: Verognati, e poi ho specificato i miei motivi.
In ogni caso, non credo potremo fare qualcosa... Anche se una rivoluzione non sarebbe male, ma, a partire da Roma.

A presto
Teseo Conardi

maria rita said...

Troppe ce ne vogliono di rivoluzioni in questo paese... ogni giorno leggo le cose dell'Italia e mi dispiace vedere il declino morale e civico della nostra penisola.

Se ti va, Teseo, andami il testo nel commento (prima di mettere su qualsiasi cosa ho l'opzione di censurare) e poi vedo io se e' troppo pesante o no per pubblicarla.

colgo l'occasione per dire che io non ce l'ho con nessuno nel personale - non mi diverto per niente a stare qui a scrivere email a daniela stati che nemmeno conosco e a tutta la cricca attuale o passata (da ottaviano del turco e franco caramanico) e' solo che queste persone che ci governano dovrebbero rendersi conto che non possono andare li a prendersi le poltrone e poi dimenticarsi della gente.

E' veramente inaccettabile che l'assessore all'ambiente di una intera regione non dica niente sul tema petrolifero che riguarda meta' regione. Ma chi crede che siamo?

Se i governanti facessero il loro dovere sarebbe tutto molto piu' sereno e potremmo lavorare insieme per il bene comune. E invece guarda qua, mi tocca sempre fare la parte della rompiballe...

Anonymous said...

recentemente al TG3 hanno sottotitolato un intervento di Daniela Stati definendola assessore alla protezione civile...

clara

Dario Di Maio said...

Vorrei capire se allo stop di questo progetto se ne oppone un altro i cui costi-benefici siano di lungo termine ed ad impatto ambientale contenuto. Se si, potrei avere il link? Se no, allora dubito che si possa opporre la sola volonta' ambientalista ad un progetto la cui messa in opera costa soldi che devono produrre un ritorno. Quello che mi chiedo e’ se l’Abruzzo si voglia dotare di un sistema quasi autosufficiente di rete eletricca. E’ in grado di pianificare un sistem di colture a colza (ne ho visti a Vasto), di sistemi di pannelli solari, di sistemi di eolico (o micro-eolico), di sistemi a noccio d’olivo? La ramificazione di queste technologie sul territorio regionale potrebbero abbassare la bolletta nazionale di consumo elettrico cosi’ da spingere l’ENI ad investire in forme alternative. Questo tipo di approccio puo’ spingere la comunita’ a preservare il proprio territorio e quindi a supportare una battaglia per la conservazione. Non lasciando il territorio depauperato sia da risorse energetiche che da quelle ambientali che costituiscono la struttura portante di una regione votata al turismo ed all’agricoltura.

Grazie

Dario Di Maio

mario franco basilico said...

Prof.ssa, sono rimasto e rimarrò a seguire il blog tutti i giorni, cerco oltre i miei limiti di divulgare le Vostre informazioni a chi ha più titoli di me; spero che alcuni di loro, almeno quelli che già conoscevano la gravità ambientale dovuto all’estrazione del petrolio, in futuro, assumeranno un atteggiamento diverso da quello adottato dal nostro Assessore.
Se avessi le doti di Piero Ricca, andrei molto spesso a porre domande ai politici della nostra Regione, come è stato fatto una sera di luglio a Cupello, forse è l’unico metodo rimasto per sentire la loro opinione.

Anonymous said...

Grazie professoressa,
allora, per il pozzo di san basile c'è una concessione di coltivazione di idrocarburi, la n° 854,
quindi non è da trivellare ma già pronto all'estrazione, mi hanno guardato a bocca aperta quando ho detto della prova di produzione a potenza,
nessun o sa cosa gli aspetta e pensano al massimo che siano un poco di odori strani, porcherie ma nulla di particolare.
Si tratta di un pozzo di gas ma bisognerebbe vedere quale impurità contiene e se possono estrarlo avendo un'abitazione praticamente sotto la torre petrolifera.

Riguardo a questo EdG su facebook
Perdona la mia ignoranza ma non ho capito chi sia e non ho volutamente fatto l'iscrizione su facebook,
quindi mi rimane difficile contattarlo su questo indirizzo,
una mail mi andrebbe molto meglio,
Ti ringrazio per la sensibiità mostrata all'argomento e grazie per averci aperto gli occhi.

Tornando al discorso agip eni,
gira voce che stai per chiudere lo stabilimento in contrada tamarete di ortona,
sembra che si stiano interessand all'afganistan, dove i pozzi sono bassissimi e la qualità è maggiore,
voci di corridoio, infatti vendono i loro pozzi per farne altri no?

Buona giornata, nicola.

Anonymous said...

Eccoti il testo integrale (compresi gli eventuali errori):

Lettera all'assessore Stati

Oggetto: Vergognati.

Come mai quest'oggetto nella mail? Perchè stai alla regione, e non alzi un dito, è vero che non sento mai i tg o altro, ma del tuo nome, lo leggo esclusivamente su un blog a me molto caro. Perchè, essendo abruzzese, ci credo nel turismo della mia regione... Tu? Che fai? Nulla, tanto stai ad Avezzano, e, sicuramente il petrolio nella provincia dell'aquila non arriverà prima della tua morte. Ma ti ricordo che hai anche figli, ed un giorno anche Nipoti, ma, non importa, vero? Basta che stai bene tu e la tua famiglia, i tuoi figli, che proveddessero da soli dove andare.

Detto ciò, vorrei sapere qual'è il tuo pensiero sul petrolio in Abruzzo. Mi meraviglio che si parla solo del Centro Petroli di Ortona, ma nulla sui pozzi fatti lungo la costa teatina e pescarese...

In attesa di una sua risposta che, immagino, non verrà...
distinti Saluti Assessore

Teseo Conardi

giacinto2000 said...

Dario Di Maio ma lo sai che proprio a Gissi ci sta na centrale turbogas da 0,7 gigawatt?

Ma lo sai che la corrente che producono le pale eoliche dell'ALto Vastese non si consumano il loco ma vengono reimeessi in rete? Assurdo, vero?

Ma lo sai che il biodiesel necessita' di vastissime aree coltivate?

Ma lo sai che l'utilizzo eventuale del petrolio abruzzese servirebbe per il soddisfacimento un po' di tutti tranne che degli abruzzesi?

Ma lo sai che Terna è da tre anni che dice che le richieste calano di continuo?

Ma lo sai che il 35% del'energia consumata in Italia è il realta' sprecata?

CI sei mai stato al Megalò durante le feste natalizie? Io si, e fa accapponare la pelle dalla rabbia.........

supertramp said...

la prego cortesemente di voler sentire le ragioni della professoressa Maria Rita D'Orsogna, che si batte ormai da due anni contro la deriva petrolifera della nostra Regione, facendo sotto e sopra dagli Stati Uniti all'Italia, con una tale passione, che merita un profondo rispetto e ringraziamento da tutti noi cittadini Italiani, non voglio polemizzare con lei per il suo disarmante silenzio per quanto riguarda la situazione attuale dell'intero Abruzzo interessato da istanze di vario genere messo in atto dalle varie ditte petrolifere che stanno per assaltare la nostra regione, a questo lasceremo la storia dare un giudizio, ma me lo consenta, penso che almeno una risposta lei alla professoressa Maria Rita la deve, in un paese democratico il confronto con persone che magari la pensano diversamente da noi deve essere sempre lasciato aperto.
Lei ha questa straordinaria opportunità di fare sapere come la pensa, la sfrutti.
cordiali saluti
Guidone Giosuè