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Wednesday, October 4, 2017

La Scozia vieta il fracking












Altre nazioni o regioni che hanno vietato il fracking:

Francia
Bulgaria
Germania
Scozia
Vermont (USA)
Maryland (USA)
New York State (USA)
Victoria (Australia)
Cantabria (Spagna)

Il governo di Scozia ha annunciato che la pratica del fracking sara' totalmente vietata a causa della contrarieta' della stragrande maggioranza della popolazione.

In Scozia era gia' dal 2015 che esisteva una moratoria temporanea. Adesso la pratica sara' vietata in maniera definitiva.

Ad annunciare l'iniziativa e' stato il ministro per l'ambiente di Scozia, Paul Wheelhouse che ha detto chiaramente che "the Scottish government will not support the development of unconventional oil and gas in Scotland."

Di fracking abbiamo parlato tante volte qui, e' essernzialmente una tecnica con cui si iniettano ad alte pressioni liquidi e sostanze chimiche per "fratturare la roccia" e lasciare che sprigioni il gas presente in piccole vacuita' che altrimenti non si saprebbe come recuperare. La parola fracking viene da hydraulic fracturing, appunto, fratturazione idraulica, perche' la si fa con composti fluidi "idraulici".
La roccia dove il fracking si applica, con tutte queste vacuita' si chiama shale, in italiano scisti.

Tutto bene? No, perche' nel fare tutto questo, spesso si frattura la roccia e si inquinano le falde idriche e si possono innescare terremoti.

E' per questo che tutte le persone di buon senso sono opposte al fracking.

E perche' dicono che vieteranno il fracking a causa dell'enorme opposizione della gente in Scozia?

Beh, perche' sono anni che protestano e che sensibilizzano. Hanno fatto un sondaggio a Maggio 2017 in cui circa il 99% dei rispondenti ha detto di essere contrario al fracking, specie in aree densamente abitate dove il fracking potrebbe esssere implementato.

E poi ovviamente ci sono le preoccupazioni piu' grandi: ogni grammo in piu di idrocarburi che continuiamo a consumare, fracking o non fracking, e' un altro passetto in avanti verso sempre maggiori effetti collegati ai cambiamenti climatici.

Le proposte per trivellare arrivano nel 2014 quando il British Geological Survey stima ben la presenza di ben 2.2 trillioni di metri cubi di gas in tutta la Scozia.  Fra i primi "volontari" del fracking in Scozia, la ditta Ineos e i suoi investitori cinesi di Petrochina. Ma datasi l'opposizione della gente, nel 2015 viene annunciata una moratoria temporanea.  Nel 2016 vietano anche la "gassificazione sotterranea del carbone", altra tecnica simile al fracking, solo che coinvolge appunto gli strati carboniferi da cui estrarre gas.

E oggi finalmente il divieto del fracking.

Tutt'altra storia in UK invece dove, malgrado le proteste, la ditta Cuadrilla sta facendo fracking esplorativo in  Lancashire, nonostante anni di proteste.

E in Italia?

In Italia c'e' questa specie di leggenda urbana secondo cui non e' necessario vietare il fracking perche' tale tecnica non si puo' attuare. In parte e' vero, ma e' anche vero che laddove anche solo pareva che si potesse fare ci hanno pensato e ci hanno pure fatto esperimenti.

Come faccio a saperlo?

Perche' credo di essere stata  la prima persona a scovare i progetti per fare fracking in Italia fra cui la Independent Respurces, quella dello stoccaggio gas in Emilia Romagna. Volevano fare fracking in Toscana. Altri ancora volevano applicare tecniche del tutto simili in Sardegna. Per Ombrina era prevista anche qui la stimolazione con metodi da fracking e di acidificazione. In Puglia ci sono stati gia' esperimenti. La Basilicata ha i suoi specialisti del fracking.

E quindi, quantomeno ci hanno pensato. E allora, per evitare ogni discussione, non sarebbe utile vietarlo anche in Italia?

Anzi, se fossi io a decidere, la prima cosa che farei e' di vietare non solo il fracking ma ogni forma di estrazione di idrocarburi nel suolo e nel mare d'Italia.

Fantascienza? Certo che no.

E' solo il coraggio di guardare al futuro.






1 comment:

Anonymous said...

Qualcuno ha detto e molti sostengono che dietro ai cambiamenti tecnologici, culturali, dietro a molte delle istanze dei cittadini socialmente più attivi, grazie anche ai social, dietro tutto questo ci sarebbero delle organizzazioni monolitiche legate sempre alle modalità tipiche dei raggruppamenti umani di sempre. Questi molossi monolitici che si fanno scalfire appena dai cambiamenti culturali, tecnologici e di comunicazione di massa, sono stati nella storia e lo saranno in futuro per ovvi motivi, i raggruppamenti della finanza, le forze armate .. insomma le "grandi organizzazioni storico antropologiche" che quasi tutti i grandi gruppi umani organizzati in nazioni tendono a formare con "moto automatico" da sempre nella storia e presso tutte le latitudini. Quando qualcosa cambia dal basso, per esempio con lo "strumento referendario" è sempre un miracolo e questo miracolo è quasi sempre possibile grazie alla diffusione di una cosiddetta "socialdemocrazia", ovvero quando masse di altri uomini organizzati con moto e motivazioni spontanee e culturalmente condivise "a partire da basso, ma anche dall'alto", eventualmente grazie al referendum o qualsiasi altra forma democratica di espressione, riescono a far retreggiare, muovere appena, far scostare, far sgonfiare un po quei suddetti molossi, quei sopra detti colossi che storicamente, internazionalmente altri uomini hanno creato e consolidato. Grazie a Voi scozzesi per questo esempio di civiltà. ..