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Sunday, April 13, 2014

Sismicita' indotta da fracking in Ohio


...The finding is the first in the region to suggest a connection 
between the quakes and the actual extraction of oil and gas, 
as opposed to wastewater disposal.



Coincidenza vuole che lo stesso giorno di publicazione dell'articolo di Science sulla possibile correlazione fra attivita' estrattiva e terremoti in Emilia Romagna, sia apparso un altro articolo relativo alla sismicita' indotta da fracking in Ohio.

Questo articolo attribuisce la responsabilita' di nuovi terremoti a Youngstown, Ohio alle operazioni di trivellazione per fracking. 

E' un articolo importante perche' anche se era stato gia' accertato che alcuni pozzi di reinizione nella stessa zona fossero collegati ad attivita' sismica, qui per la prima volta si punta il dito all'attivita' estrattiva vera e propria e all'alta pressione del materiale chimico iniettato sottoterra per sfruttare i giacimenti di gas.

Si tratta di cinque terremoti nella Utica Shale dove si presume che le attivita' estrattive abbiano "stuzzicato" una faglia sismica ignota.  Questo e' stato confermato dal capo per gli affari petroliferi dell'Ohio, lo State Oil and Gas Chief, Rick Simmers.

E cosa decidono di fare in Ohio?  Per precauzione vengono varate nuove leggi secondo le quali tutti i nuovi siti petroliferi dell'Ohio nel raggio di tre miglia da una faglia sismica attiva o nota, dove sono stati registrati terremoti di intensita' 2.0 Richter o superiore devono installare apparecchiatura per il monitoraggio sismico che sara' analizzato dalle autorita' in tempo reale dalle autorita'. Se si paventano correlazioni fra terremoti e trivelle, il sito verra' fermato per valutazioni, e si decidera' caso per caso se andare avanti o no.

Il direttore del Natural Resources Department dell'Ohio dice che 

While we can never be 100 percent sure that drilling activities are connected to a seismic event, caution dictates that we take these new steps to protect human health, safety and the environment.

Sebbene non possiamo essere sicuri al 100% che le attivita' di trivellazione siano connesse ad eventi sismici, la precauzione ci impone di predenre queste nuove misure per proteggere la salute umana, la sicurezza e l'ambiente.

Potrebbe essere questa una soluzione valida anche per l'Emilia Romagna? Installiamo monitoraggi un po dappertutto?

Io non conosco la geografia e gli standard antisismici dell'Ohio, ma redo che installare macchinette per il monitoraggio sismico e al contempo trivellare come matti, ovunque in Italia, sia una spada di Damocle sotto cui nessuno dovrebbe vivere.

Cosa facciamo quando si registrano terremoti? La mattina uno deve controllare il sismografo sotto casa mentre va a comprare il giornale? E se ci sono sciami sisimici che durano a lungo cosa faranno le persone che vivono li? Perche' uno non puo' stare tranquillo a casa sua mentre che Mr. Petrolio fa gli affari suoi? Gli esperimenti si fanno nei deserti, non nelle vite quotidiane dei cittadini. 

La differenza fra possibile sismicita' indotta in Italia rispetto a quella di altri paesi e' che a parte tutto il resto con cui il petrolio non ci azzecca - campi, paesaggio, bellezza, beni archiettonici - in Italia abbiamo un territorio fragile, densamente abitato e dove le costruzioni non sono resistenti ai terremoti come magari potrebbero esserlo altrove - per storia o per malaedilizia.

In Emilia Romagna sono morti in 27:  credo che il ricordo della vita di quelle persone non si onori con monitoraggi di dubbia efficacia, ma che imponga qualcosa di piu' forte, di piu' definitivo e rispettoso di cosi tanto dolore.

In Emilia Romagna, in Italia, a differenza che in Ohio, dobbiamo essere sicuri al 100% e c'e' un solo modo per farlo: basta buchi.

Il 15 Aprile alle 9:30 del mattino a Bologna i cittadini delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia chiederanno a Vasco Errani, presidente della regione Emilia Romagna, e a Gian Carlo Muzzarelli, assessore delle attivita' produttive di finalmente rendere pubblico questo misterioso rapporto ICHESE sui legami petrolio-terremotiin regione.

I miei piu' vivi complimenti a Claudio Descalzi, nuovo amministratore delegato dell'ENI.







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