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Saturday, April 19, 2014

Il papa: "La Chiesa ha bisogno del nostro coraggio". Si applica anche al clero lucano?

Il tweet del papa


2008 - Il teologo del papa in guerra con l'ENI.
Riferito alla chiesa d'Abruzzo.


Ecco qui la chiesa d'Abruzzo e di Molise:

Monsignor Bruno Forte contro le trivelle d'Abruzzo

Diocesi di Pescara - contro il centro oli

Diocesi del Molise - contro le trivelle in mare

Vescovo Ghidelli - D'Orsogna 


Ecco qui la lettera ai vescovi di tre anni fa.
Tutto tace.

Lettera ai vescovi lucani

Papa Francesco ha di recente twittato che non si puo’ essere discepoli tiepidi, e che la Chiesa ha bisogno di coraggio per dare testimonianza alla verita’.

Non so esattamente a chi si riferisse, se ai fedeli o al clero, ma il messaggio e’ molto bello e direi che si dovrebbe applicare a tutti i cittadini di una democrazia. La res publica va difesa con coraggio, e da tutti.

Mi domando se i vescovi di Basilicata abbiano letto questo tweet e se abbiano un po riflettuto sul loro ruolo nella tragedia ambientale che si snoda in Basilicata da anni ormai, e nel piu’ assoluto silenzio da parte loro.

Dov’e’ il loro coraggio? Dov’e’ la loro testimonianza alla verita?
Dov’e’ il loro essere discepoli forti?

Io non riesco a vederlo.

E no, non e’ possibile schierarsi dietro ponzio-pilatecschi: "non lo sappiamo", "non ce ne intendiamo", "non ci occupiamo di politica", "non ci sono dati".

No, l’evidenza e’ sotto gli occhi di tutti e qui occore che i vescovi di Basilicata, Agostino Superbo, Vincenzo Orofino, Giovanni Ricchiuti, Gianfranco Todisco, Salvatore Ligorio, aprano gli occhi e vivano il vangelo come il vangelo va vissuto.

L’avro’ detto mille volte: la chiesa dice di difendere la vita e per questo e' contro aborto, euthanasia, contraccettivi. E va bene. Hanno diritto di pensare cosi. Ma la vita non e’ solo nascere, morire e sesso, la vita e' molto di piu' ed e’ da ipocriti fare finta che tutto il resto non esista.

La vita e’ anche l’aria che si respira, e’ anche l’acqua che si beve, e’ anche la speranza di un futuro sereno, felice e in cui le proprie potenzialita’ possano essere realizzate.

In Basilicata tutto questo pare essere di secondaria importanza. AI politici e ai petrolieri non interessa. E neppure alla chiesa.

Perche’ I vescovi lucani non parlano? Non denunciano? Non esigono condizioni migliori per la loro regione? Perche’ non vogliono usare l’enorme potere che hanno per le cose utili?

Mistero.

Buona Pasqua signori vescovi di Basilicata.


La chiesa ha bisogno del vostro coraggio per dare testimonanzia alla verita’.



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