Emma Parr
La signora Lisa Parr e sua figlia Emma
Il giorno del matrimonio, 2008
Bob Parr
Bob Parr in tribunale contro la Aruba Petroleum
Impianti petroliferi della Aruba Petroleum, a Decatur, Texas
vicino alla casa della famiglia Parr
Il Texas dall'alto
Ci sono voluti tre anni, ma alla fine la signora Lisa Parr ha avuto la meglio sui signori della Aruba Petroleum.
Una giuria popolare il giorno 22 Aprile 2014 le ha assegnato 3 milioni
di dollari come risarcimento dei danni da fracking subiti dalla sua
famiglia.
E’ questo il primo caso di causa da fracking negli USA con regolare processo, dove i fraccanti vengono multati, in questo caso per "poisoning" -- avvelenamento.
Spesso infatti, spaventati dalle lungaggini burocratiche e dai costi
legali, le famiglie si accontentano di accordi privati con i petrolieri,
fuori dal tribunali dove in cambio di soldi per la rilocazione i
residenti accettano dei “gag orders” – cioe’ di tacere e non rendere
pubblico l’inquinamento ed i danni subiti.
La signora
Parr e la sua famiglia invece ebbero il coraggio, nel 2011, di
denunciare la Aruba Petroleum che aveva trivellato decine di pozzi di
gas naturali attorno la loro casa.
Siamo a Wise
County, nel nord del Texas. Lisa e Bob Parr ci si trasferirono appena
sposati nel 2008, in un ranch di loro proprieta'. Erano appena iniziate
le operazioni di fracking. Subito Lisa e Bob iniziarono ad avere
problemi di salute. All'inizio pensavano che fosse influenza. Lisa si
lamentava di problemi respiratori, nausea, eczemi e mal di testa. I suoi
linfondi erano tutti infiammati e doloranti. Bob inizio’ ad avere
frequenti casi di perdite di sangue dal naso – anche tre volte la
settimana. Anche per la piccola Emma, figlia di Lisa, sangue dal naso,
eczema, nausea ed asma. Ovviamente l’acqua di casa un tempo potabile
divento’ imbevibile.
Dopo varie cure iniziali, e visto
che nessuno dei sintomi migliorava, i dottori subito pensarono a
qualcosa nell'ambiente che stava avvelenando la famiglia Parr.
E
cosi', su suggerimento dei dottori Lisa Parr inizio' a chiedere ai suoi
vicini se avevano visto o se sapevano qualcosa su quei pozzi dietro le
loro case. Uno dei residenti, quasi per caso, aveva tenuto un registro
di tutti i giorni in cui aveva visto o sentito perdite e riversamenti di
materiale da fracking nell'ambiente.
Lisa prese nota e
fece il paragone con le date in cui era stata al pronto soccorso. Le
date erano identiche. Ogni volta che i pozzi avevano avuto un problema,
lei o sua figlia erano state ricoverate.
E cosi, i Parr
fecero causa. La ditta principale, responsabile della maggior parte dei
pozzi attorno la loro casa e' proprio la Aruba Petroleum.
Il
processo non e’ stato per niente facile perche’ i signori del petrolio
hanno cercato il piu’ possibile di mettere in cattiva luce i
comportamenti e le abitudini della famiglia Parr, pur di provare che non
era colpa loro se questa famiglia, tutt’ a un tratto, ha avuto tutti
questi problemi. Non ci sono riusciti e alla fine il buonsenso e la
giustizia hanno prevalso.
Ma l’impatto di questa causa
va ben oltre i 3 milioni di dollari della famiglia Parr. Qui infatti si
e’ pronunciato un tribunale che ha deciso che i danni erano veri e
significativi “beyond a reasonable doubt”. E questo potrebbe essere
usato in molte altre cause contro i petrolieri e dare coraggio ad altre
famiglie nella stessa situazione.
E’ per questo che i
signori del petrolio non vogliono che questi tipi di denuncie vadano a
processo. Hanno paura delle conseguenze sul lungo termine e preferiscono
questi “gag orders” in cambio di silenzio. grazie al quale possono
continuare a riepetere il mantra illusorio che non ci sono prove che il
fracking causa danni alla salute.
La Aruba Petroleum
fara’ appello. Dicono che siccome ci sono molti altri pozzi nella zona
non e’ possibile sapere se sono state proprio le loro trivelle a causare
i problemi della famiglia Parr. Notare che danno la colpa ad altri
pozzi, ma questa volta non hanno potuto negare l’esistenza dei danni da
fracking alla salute di Lisa, Bob ed Emma Parr.
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