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Saturday, November 3, 2012

Venezia: gli specchietti per le allodole


Marghera, Venezia con le raffinerie dietro la laguna.
La Strategia Energetica Nazionale. 

E cosi decidono di fare una maxi-conferenza a Venezia per parlare del futuro del nostro Adriatico il 9 Novembre.

In teoria sarebbe anche una cosa buona, ma invece - secondo me - sara' solo una gran presa in giro.

Un po come il questionario farsa circolato in pompa magna per questa nuova SEN: strategia energetica nazionale con le domande dell'azzecca garbugli.

E questo per due motivi:

1. E' una roba di politica, non di cosa e' meglio da un punto di vista scientifico, non di cosa vogliono le persone, non di informazione vera. Clini ha perso ogni credibilita' ai miei occhi, dalla storia infinita dell'Ilva di Taranto allo stoccaggio di Rivara non si e' dimostrato un vero difensore dell'ambiente, della gente, quanto invece una sorta di lacche' dei petrolieri, degli inquinatori, il mastro dei possibilisti, del non si sa, del compromesso, dell'equilibrio.

Cosa puo' argomentare uno cosi in favore del mare?

2. E una roba dove non ci sara' nessuno veramente che sta sul campo a difendere il mare. Ormai sono 5 anni che vado in giro per l'Italia a sentire conferenze, a farne, e piu' o meno gli conosco tutti gli unviersitari attivi, gli attivisti disinteressati e che hanno a cuore il problema. Qui ci sono nomi mai sentiti prima e che di attivismo hanno ben poco.

E chi invitano? I politici.

Ma che deve dire, per esempio, Gianni Chiodi il governatore dell'Abruzzo?

Non ne sa niente di trivelle in mare, non ha mai fatto niente per fermarle lui le trivelle e d'altro canto non aveva argomenti per sostenerle le trivellazioni. E' stato muto per 5 anni. Un Ponzio Pilato dell'ambiente che ora rappresenta l'Abruzzo?

Cosa potra' dire lui di Ombrina? Se l'e' lette le carte? Mah. Non direi, visto che in tutte le occasioni possibili dalla regione Abruzzo non sono mai arrivati pareri di nessun genere.

E non che gli altri siano stati migliori - air gun e monnezza in mare e limiti USA - quelle cose le hanno imparate altrove, e cosi' la sensibilizzazione sul tema, non l'hanno fatta loro, ma noi persone normali, giorno dopo giorno.

E allora mi chiedo perche' invece non hanno dato voce e spazio alle *persone normali* che lottano per queste cose da anni, e conoscono le problematiche molto piu' dei signori politici? Perche' non hanno invitato, quanto meno ad ascoltare, e pagandogli le spese di viaggio, le persone che sono attive sul territorio?

Chi mai di noi potra' prendere il tempo e trovare i soldi per andare a sentire che ne sara' del suo mare
a Venezia?


Domanda: si sara' l'ENI? Ci saranno i petrolieri della Northern Petroleum, della MOG, della Petroceltic? Chissa.


E perche' non hanno annunciato possibili dirette streaming, spazi per le persone per fare domande in diretta, siti facebook dove porre questioni importanti live?

E perche' in preparazione di questo mega maxi convegno non hanno organizzato incontri locali, regione per regione, dove tutti potevano andare e dire a Clini o a chi per lui cosa vuole per il suo mare?

Questa e' le democrazia, in cui ci siamo dentro tutti assieme.

In cui e' il politico a servizio della gente, e non la gente a sottostare ai politici.

Non e' accettabile che arrivano Clini-Passera-Monti a decidere per tutti a porte semichiuse. Le cose all'italiana, in cui la politica arriva sempre per ultima e con prepotenza ed ignoranza.

Qualcuno mi chiede perche' non vado anche io. La risposta e' semplice: perche' nessuno mi ha invitata -
troppo scomoda eh? Troppo intransigente su questo tema, troppo poco aperta ai possibilismi e agli inciuci.

Ma anche se io non ci saro', ci sara' qualcun altro che avra' il coraggio di argomentare per la CHIUSURA totale dell'Adriatico alle trivelle?

CHIUSURA totale, perche' uno scoppio che succeda a Dubrovnik o alle Tremiti e' la stessa cosa, sapete? Perche' l'Adriatico e' gia' inquinato a piu' non posso, perche' il mare Adriatico e' uno solo, piccolo e chiuso.

Qualcuno gli ricordera' che in California il limite delle trivelle e' di 160 km?

Io invece prevedo un gran fanfare per poi arrivare  alla parola piu' odiata: il COMPROMESSO. Della serie: mettiamo "regole", mettiamo "commi", mettiamo "paletti", mettiamo un po di miglia di protezione - che in Italia nessuno rispettera' mai - ed apriamo l'Adriatico alle trivelle del far west.

Sara'.

La mia democrazia e' un altra cosa. La mia SEN e' una sola: un pannello solare su tutti i condomini d'Italia.



3 comments:

Guido Pietroluongo said...

Come sempre se la cantano e se la suonano loro, annunciando grandi cose senza invitare nessuno di competente.
La cosa negativa è il perpetrare di conclusioni inutili, che non porteranno a niente e renderanno sempre più impotente la gente comune.
Vergognoso!

Guido Pietroluongo said...

Come sempre se la cantano e se la suonano loro, annunciando grandi cose senza invitare nessuno di competente.
La cosa negativa è il perpetrare di conclusioni inutili, che non porteranno a niente e renderanno sempre più impotente la gente comune.
Vergognoso!

Guido Pietroluongo said...

Come sempre se la cantano e se la suonano loro, annunciando grandi cose senza invitare nessuno di competente.
La cosa negativa è il perpetrare di conclusioni inutili, che non porteranno a niente e renderanno sempre più impotente la gente comune.
Vergognoso!