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Thursday, November 29, 2012

Trivelle in Albania: terremoti e royalties al 70%


L'altro giorno Elisabetta Sala mi ha mandato una serie di link sulle trivellazioni in Albania, e il loro modo, come dire diretto e senza fronzoli, di affrontare la questione.

Accade tutto a 100 chilometri da Tirana, a Zharrez una piccola citta' dove una ditta petrolifera di Calgary, la Bankers Petroleum trivella da anni il campo Patos Marinza e dove da circa tre anni ci sono sciami sismici, culminati nel Giugno del 2012 con scoppi sotterranei e scosse di terremoto.

Nella mappa in alto, Zharrez sorge attorno a Fier.

Le scosse sono state cosi forti da causare crepe alle case, e cosi la gente arrabbiata, ma arrabbiata per davvero,  ha assaltato i camion ed i depositi della Bankers Petroluem, riversando circa mille tonnellate di petrolio a terra.

Come riporta Reuters, ci sono stati dispordini ed arresti, la gente ha posto barricate sulla strada.
Non gli e' stato permesso di filmare le proteste e la polizia ha sequestrato tutto il materiale digitale.

La ditta dichiara solennemente

We declare that none of our hydrocarbon operations causes explosions or earth tremors.

Sara', ma intanto l'istituto di Geoscienza dell'Albania ha stabilito che c'e' stato un terremoto di grado 3.4 Richter proprio in prossimita' dell'area trivellata. 

Coincidenza? 

Questi sono i link della stampa albanese

E poi qui

E poi qui

Google Translate funziona bene. 

La gente si lamenta che - come sempre! - ai petrolieri interessa piu' tirare fuori il petrolio che delle loro vite. 

Intanto, la Bankers Petroleum, da Calgary, dice che vogliono arrivare a gestire fra i 120 e i 130 pozzi all'anno, trivellandoli ex novo, oppure ripristinando quelli che hanno rilevato dall'agenzia di stato Albpetrol.  

In Albania infatti ci sono molti pozzi di petrolio amaro e pesante - lo schifo dello schifo - gia' trivellati sia dai cinesi che dall'USSR ai tempi della guerra fredda,  pozzi trivellati alla meno peggio e dove l'usura e i logorii hanno lasciato il segno. 

E infatti questi della Bankers Petroleum hanno problemi di fanghi, di infiltrazioni di acqua nei pozzi e di sabbia mista agli idrocarburi che gli bloccano le operazioni di perforazione e di estrazione. 




Spesso usano la tecnica dell'enhanced oil recovery, cioe' trivellano in orizzontale ed iniettano massiccie quantita' di liquidi e vapori chimici per diluire questo petrolio viscoso e di difficle scorrimento,  per tirarlo su piu facilmente. Ovviamente generando enormi volumi di acqua tossica, salina e qualceh volta radioattiva.

Chissa cosa combinano li sotto.


Il capo della Bankers Petroleum si chiama Abby Badwi e dice che il campo di Patos Marinza e' il piu' grande d'Europa. Ci sono circa 7.7 miliardi di barili di petrolio, piu' o meno come la Basilicata,  e Badwi dice che hanno potuto comprare questo campo "al risparmio" perche' l'Albania e' a corto di soldi. 

A corto di soldi si, ma non fessi. 

In Albania le royalties sono del 70% sui pozzi gia' trivellati dal governo e dai russi - quelli con tutti i problemi strutturali - e sono il 10% sui pozzi nuovi pre-tasse piu' una tassa speciale del 50% sui profitti.

Buona parte del petrolio albanese finira' nelle raffinerie d'Italia.






3 comments:

Anonymous said...

assurdo, sulla nostra srampa nazionale nessuno ci dice niente di tutto questo!!!!!!!!!!!

Rosario Marcianò said...

Non è incredibile. Siamo sotto dittatura.

Rosario Marcianò said...

Non è strano. Siamo sotto dittatura.