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Saturday, March 20, 2010

Petrolio in Basilicata


In questi giorni mi arrivano varie segnalazioni dalla Basilicata, terra martoriata dai signori del petrolio che come delle piovre stanno lentamente soffocando la regione.

La Basilicata produce solo il 7% del petrolio che si usa in Italia. I suoi giacimenti dureranno al massimo per 25 anni ancora. Chissa' se ci sono piani per il ripristino ambientale, chi li paghera' e se il dolore causato - a persone e natura - sara' stato bilanciato dal vile denaro entrato nelle casse di comuni, stato ed ENI.

Il Ministro Scajola dice che chi in Basillicata chi ha la patente ricevera' un buono di 200 euro l'anno. Sono circa 60 centesimi al giorno e arrivano in dopo 15 anni di morte e distruzione, di case abbandonate, di puzza di idrogeno solforato che invade campi, polmoni e vita. Arrivano in una regione dove la benzina cosa di piu' che altrove. Arrivano in contemporanea all'ENI che vuole aumentare la produzione di petrolio e mettere altri, nuovi pozzi un po dappertutto - scuole, parchi. Dove capita capita.

E ai bimbi che gli diamo? I libricini con su spiegato quanto e' brava l'ENI, ovviamente.

Trovo tutto questo vergognoso da parte del nostro governo. Scaroni dell'ENI e' uno che secondo la SEC corrompe, che e' stato condanato per inquinamento ambientale dai magistrati di Rovigo. E qui invece di pressare l'ENI a comportarsi meglio, semplicemente si vende la vita della gente. Non c'e' limite al peggio.

Ma gli e' mai venuto in mente di chiedere ai lucani se loro vogliono altre trivelle in regione? Mi sa di no.

Intanto l'ENI cerca di portarsi avanti come puo', cercando modi per trivellare un po' dove gli pare, senza dover presentare VIA o senza dover chiedere permessi proprio DENTRO il parco Nazionale della Val D'Agri. Qui in teoria ci sarebbe ogni tipo di divieto - SIC, ZPS, specie protette dall'Europa per la biodiversita', sorgenti di acqua. Niente da fare. Non ci sono santi che tengono.

Ma a che serve un parco se ci si puo' trivellare dentro?

Anche in Basilicata nel passato avevano cercato di fare approvare una legge almeno per proteggere i parchi (e fatta approvare anche qui a gran voce dalla gente!) ma il nostro governo, amante e rispettoso dei cittadini, ha ben pensato di trovare anche qui una scusa per dire che era incostituzionale.

Sicche' e' lecito trivellare i parchi.

Intanto, nei pozzi gia' trivellati trovano sostanze tossiche, ma non gli importa niente a nessuno. Nessuno neanche chiede cosa venga iniettato sottoterra, anche se alcuni di quei pozzi, sono vicino a zone agricole e vicino alle falde idriche. Iniettano 'sostanze pericolose', ma non si sa quali. La regione Basilicata non sa che pesci prendere - troppa e' l'asservienza e la paura e cosi' sparano:

si usa solo la tavola rotary a scalpello rotante e nessuna sostanza chimica


che ridere. Nessun pozzo si puo' scavare senza l'ausilio di sostanze chimiche. Sarebbero i primi in tutto il pianeta!

Intanto leggo che i lucani sono i primi nel meridione d'Italia per tumori e problemi respiratori secondo "l'Annuario 2009 - Sanita' e Salute" dell'Istat. In nessuna altra regione si registra un tasso cosi' elevato di malattie croniche.

IN BASILICATA SONO I PRIMI IN ITALIA PER BRONCHITI CRONICHE E PER ASMA.


Mentre l'indice di bronchiti croniche e asma per l'Italia e' del 6.2%, per la Basilicata e' il 9%. La Basilicata non ha un forte tasso di fumatori, e di industrie pesanti, oltre il petrolio non ce n'e'. Mmh. Chissa'.

Su 100,000 abitanti sono morti 60 per tumore, di piu' che nelle industrializzate Veneto e Lombardia. Di piu' che in Puglia, Calabria, Sicilia e Campania. Dicono che il tutto potrebbe essere perche' in Basilicata ci sono piu' anziani. Ma poi subito dicono che il tasso di mortalita' infantile per l'Italia e' del 3.04% e per la Basilicata del 3.84%. Per cui questa teoria non e' tanto plausibile.

Potrebbe *anche* essere per colpa del petrolio, no? E' plausibile che quanto meno le trivelle e la robaccia tossica che spargono un po ovunque siano una concausa di tutte queste malattie, no?

Fra il 2002 e il 2006 sono AUMENTATI TUTTI I TIPI DI CANCRO. Misteriosamente, in soli quattro anni si sono registrati:

Aumento del cancro alla prostata: + 34%
Aumento del cancro alla vescica: + 14.5%
Aumento del cancro al colon: +14.3%
Aumento del cancro al polmone (maschi): + 12.6%
Aumento del cancro al polmone (femmine): + 1.4%
Aumento del cancro alla mammella: + 28.5%
Aumento del cancro all'utero: + 8.6%

Per tutto il resto ci sono i 200 euro di Scajola.

4 comments:

Anonymous said...

Scusate
qualcuno sa dirmi com'è andata a canosa e a s.vito?
mi sono perso due momenti importanti per lavoro, ma sono sempre interessato e pronto.
Nicola.

supertramp said...

Lambro e Po avvelenati
Una cura da 100 milioni
Disastro senza colpevoli

A un mese dal disastro ambientale nel Lambro, il 23 febbraio scorso, non c’è ancora un colpevole. Il sabotaggio dei serbatoi dell’ex raffineria ‘Lombarda Petroli’ di Villasanta, alle porte di Monza, resta avvolto nel mistero.

fonte:
http://ilgiorno.ilsole24ore.com/monza/cronaca/2010/03/22/308080-lambro_avvelenati.shtml

supertramp said...

Brunetta: Rendere Venezia capace di attrarre risorse e ricchezza

Quali gli snodi del possibile sviluppo? Marghera?
L'inizio del gioco è l'estromissione del petrolio e del carbone dalla laguna. Con il porto off shore carbonifero e petrolifero, si liberano i depositi di carbone e petrolio e su quelle aree si espande il Porto. L'impatto, da subito, è l'espansione del Porto con alcune migliaia di posti di lavoro.

fonte:
http://www.gvonline.it/public/approfondimento.php?id=1869

supertramp said...

Torna la paura del nucleare. Valloreja: «cavo da Tivat propedeutico»

Pd e Italia dei Valori sono preoccupati per il sospetto che in Abruzzo la scelta possa ricadere sul vastese, così come si dice ormai da qualche mese.
Per Carlo Costantini bisogna «legare l'azione politica non solo alla individuazione dei siti, ma anche ad una mobilitazione nazionale di tutte le forze politiche che con chiarezza si sono dichiarate contrarie al progetto di Berlusconi, per fare in modo che siano i cittadini - e non i pochissimi interessati da questo gigantesco business - ad esprimersi sul futuro del proprio territorio».

http://www.primadanoi.it/notizie/25658-Torna-la-paura-del-nucleare-Valloreja-cavo-da-Tivat-propedeutico