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Tuesday, March 2, 2010

Giuseppe Tagliabue, Gianni Chiodi


E cosi' il rappresentante legale e amministratore delegato della Lombarda Petroli, Giuseppe Tagliabue, e' stato raggiunto da un avviso di garanzia per non avere rispettato la direttiva Seveso. Pare anche che la Lombarda Petroli non abbia fatto la sua parte per allertare soccorsi ed aiuti dopo il disastro.

Spero che paghino profutamente - in soldi, affari e reputazione - e non per vendetta, ma solo per essere di monito agli altri potenziali approfittatori del futuro, di modo che il prossimo signor Tagliabue ci pensi due volte prima di mentire su cosa stocchi il suo depositio carburanti.

Il capo della polizia provinciale di Monza, qualche giorno fa aveva detto:

I condotti della Lombarda Petroli sono stati lasciati aperti per ore a sgocciolare, i combustibili hanno intasato le fogne, poi il depuratore di San Rocco a Monza, infine, tutto ciò che non è stato fermato al depuratore, è finito nel Lambro. Ma forse non potremo mai sapere quanta sostanza inquinante ci è finita dentro

Intanto i politici dicono che la fase di emergenza e' chiusa e che nel 2015 il fiume - gia' fortemente inquinato anche prima del petrolio - tornera' ad uno stato di «chiare, fresche e dolci acque», parola di Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia.

Speriamo. Mi sorge la domanda sui vari serbartoi di stoccaggio di altre parti d'Italia. L'ENI fa opera di sensibilizzazione sulle persone che ci vivono vicino? Ad Ortona, la gente sa cosa fare in casi simili? Ci sono piani di protezione? Speriamo.

La cosa che fa sorridere in questa storia e' che il patriarca della famiglia Tagliabue
che aveva fondato questa la Lombarda Petroli, ora produce vino sulle colline brianzole di Montalcino. La raffineria invece, che era stata dismessa nel 1984 dopo essere diventata un centro di stoccaggio, sarebbe stata totalmente dismessa e trasformata in una "Ecocity" Villasanta con parchi e verde lussureggiante.

Cioe' per decenni e decenni i signori Tagliabue si sono arricchiti con il petrolio, e ora tornano alla natura con il vino e le eco-citta'.

Noi in Abruzzo ce le abbiamo gia' le eco-citta' e il vino! Basta solo volerle piu bene, apprezzare quel che abbiamo e difenderlo, senza distruggere tutto per poi tornare fra 50 anni a riscoprire che il petrolio non ci ha portato de nessuna parte e che era meglio la natura.

Ma questo il caro Chiodi non lo capisce. Mentre ero via e' giunta notizia che si sono incontrati a Roma alcuni rappresentanti tecnici della regione e del ministero dello sviluppo economico per
trovare un "punto di equilibrio" per scongiurare il petrolio in Abruzzo.

E di grazia, e' possibile sapere chi siano questi tecnici della regione? Come si chiamano? Chi sono? Dove sono stati fino a l'altro ieri? Ci fa parte la muta Daniela Stati? Ci fa parte Mauro Febbo? O quegli intelligentoni che scrivono che e' vietato estrarre oli combustibili?

E perche' non li abbiamo visti MAI parlare alla gente? E perche' non sentiamo mai conferenze stampa, dibattiti, domande, spiegazioni, confronti con Gianni Chiodi e i suoi segretissimi esperti sul tema? E perche' dopo una settimana di questo incontro nessuno ha sentito il dovere o la voglia di spiegare alla gente cosa sia successo?

Ma come ho detto tante e tante volte, chi e' alla guida di questa regione e' un uomo totalmente scollegato dal suo elettorato, non lo sa neanche cosa vuole dire governare in democrazia e cosa significa dialogare, speigare, essere trasparenti con la gente. Piu' che un governatore, mi pare una marionetta senza coraggio.

Ci crede o no Gianni Chiodi all'Abruzzo verde o di piu' a quello nero? Vorrei ancora sapere quale sia il suo pensiero, la sua VISIONE per l'Abruzzo che vogliamo mettere in piedi OGGI per i prossimi 20 ANNI.

Questo balbettare politico, in cui alla gente dice che l'Abruzzo petrolfiero e' tutto falso, e poi va a tramare con i palazzi di Roma su leggi che non si capisce bene chi le abbia scritte, perche', senza confrontarsi con le persone, in maniera inaspettata non fanno altro che sminuire il ruolo che veste.

Vediamo dove andiamo a finire....


Fonti: Monza Brianza news, Infonodo, Il Tempo d'Abruzzo

3 comments:

Anonymous said...

Ieri, martedì 2 marzo ,
su radiodue, ore 18.30 il presidente della AIDAA intervenuto per denunciare la truffa dei cani di razza a prezzi scontati dal Camerun, ha affermato di aver sposto denuncia sugli autori del disastro di monza.
Ha affermato, in quanto ad esperto della zona, di aver identificato e denunciato almeno uno di quelli che hanno liberato gli idrocarburi dalla raffineria della lombarda petroli.

http://caterpillar.blog.rai.it/

A giorni sapremo come è andata a finire.

elisa said...

come anche dell'incontro tra gli assessori delle varie province della Regione.... Non è dato sapere esiti e contenuti. Dopo tutto il pregresso mi sembra lecito presumere che stiano tramando chissà quali sconsiderati piani per gabbare la gente.....

Anonymous said...

ovviamente anche dell'incontra tra i vari assessori delle province della Regione avvenuto ieri a Pescara, non ci è dato sapere esiti e contenuti. Lecito pensare che stiamo tramando qualcosa???...