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Saturday, November 17, 2012

Il ruolo del geologo: Primo non prendere soldi dai petrolieri




"L’obiettivo primario è quello di focalizzare
l’attenzione sul ruolo che il geologo ha assunto
in relazione allo sfruttamento compatibile e
sostenibile
delle fonti fossili naturali."

 
Ai lucani: non credeteci.
Lo sviluppo sostenibile delle fonti fossili non esiste.
I geologi al soldo dell'ENI servono solo
a certificare il tuttapposto.
Vogliono solo arricchirsi sulla vostra salute.


Si svolgera' a Potenza e a Marsico Nuovo una conferenza di "tre giorni intensi" fatta dai petrolieri, per i petrolieri, a favore dei petrolieri e per dire che trivellare va bene.

E' il primo "congresso dei geologi di Basilicata" e si intitola "Ricerca, sviluppo ed utilizzo delle fonti fossili". 

Sara' una cosa cotta e mangiata fra di loro, per andare sulla stampa a dire "tuttapposto". Sara' una cosa di immagine, per far vedere, e per far sentire importanti gli scellerati politici e trivellanti di Lucania che loro sono "il progresso" e "lo sviluppo" e che "guardate qui c'abbiamo pure una conferenza per certificarlo".

Non ci sara' il Prof. Ortolani, non ci sara' il Prof. Stoppa, non ci sara' la Prof. Colella, geologi pure loro, ma non invitati perche' personaggi scomodi che nel corso degli anni hanno osato chiedere, mostrare dati di inquinamento, instabilita' e di dire alla gente che: no, guardate, non e' vero che e' tuttapposto.

Anzi, non e' tuttapposto niente.

Infatti, e' una conferenza sponsorizzata da Assomineraria, Confindustria, dalla regione Basilicata e da tutto il governo nazionale.






E certo, i soldi vanno a loro, mica a noialtri!

E cosi invitano solo i loro amici.

E' una conferenza fatta per "tecnici di tutti gli Ordini e Collegi, Operatori del settore Oil& Gas, Top Manager, Amministratori, Dirigenti e Funzionari della Pubblica Amministrazione, Studenti."

Notare gli studenti, cosi gli si puo' fare meglio il lavaggio del cervello.

Notare che e' per tutti meno che appunto i geologi che dicono la verita' - Colella, Ortolani, Stoppa.

Ci sono tutti ma non i residenti di contrada le Vigne, quelli che l'idrogeno solforato devono resipirarlo tutti i santi giorni.

Ci sono tutti ma non quelli che si sono ammalati di tumore, i contadini che non possono piu' coltivare i campi, gli allevatori le cui mucche non vogliono piu' mangiare l'erba inacidita.

Ci sono tutti ma non quelli che devono emigrare perche' non c'e' piu' lavoro, quelli che hanno visto sorgenti d'acqua chiudersi o laghi martoriati dalla monnezza dei petrolieri.

Ci sono tutti meno che le carpe morte dalla monnezza petrolifera, messa li nel Pertusillo a loro insaputa.

Dicono che

"L’obiettivo primario è quello di focalizzare l’attenzione sul ruolo che il geologo ha assunto in relazione allo sfruttamento compatibile e sostenibile delle fonti fossili naturali. La tematica verrà affrontata grazie all’intervento di relatori di altissimo livello tecnico ed istituzionale, con interessanti dibattiti ed una tavola rotonda sulla gestione ambientale e formazione professionale."

Interessanti dibattiti?

Ma se sono tutti d'accordo sul dire "si alle trivelle!"

.. Eh, la malafede.

Se uno volesse dare una risposta seria a quella domanda, non ci sarebbe mica bisogno di una conferenza.

Basterebbe il buon senso.

La risposta sul ruolo dei geologi e' semplicissima: il suo ruolo e' NON PRENDERE SOLDI DAI PETROLIERI E DI DIRE LA VERITA'.

Proteggere, difendere, denunciare, conservare per le generazioni future e magari ripristinare lo schifo fatto finora.

E invece sono qui che continuano con la storia delle "fonti fossili sostenibili"!!

Ma con che vino si sono ubriacati?

Notare che pero' lo sanno anche loro che stanno difendendo l'indifendibile, perche' anche se usano parole come "possibile", "sostenibile", "lezioni",  sono tutti zuccherini per mascherare altre parole come "impatti sull'ambiente", "scoppio", "inquinamento".

Scorrendo la lista, rabbrividisco, perche' ci sono nomi noti che si sa, solo li sono per propaganda e a cui, alla fine, importa solo il portafoglio.

Davide Tabarelli di Nomisma Energia per dire che il petrolio porta lavoro e benessere.
Ma.. se la Basilicata e' la regione piu' povera d'Italia!

Cristiano Re per parlare dell'indotto in Val D'Agri. Ma..  se il centro di incubazione che sorge attorno al centro oli e' tutto arruginito e con le ragnatele?  Questo era quello che voleva fare il turismo petrolifero in Val D'Agri!!!!

Sergio Morandi  per parlare del rischio geologico. Ma... se quello - ex dipendente ENI -  con la Mediterranean Oil and Gas voleva mollarci una nave-centro oli a 9 chilometri da riva lungo la costa dei trabocchi con tutti i suoi rischi di scoppi! L'abbiamo cacciato dall'Abruzzo, non gli sono ancora bastate le umiliazioni?

Paolo Macini per parlare dello scoppio BP. Dal suo CV: "Dal 1992 ad oggi è membro del Consiglio Direttivo Nazionale della Sezione Italiana della Society of Petroleum Engineers". Sara' un difensore d'ufficio per dire non che lo scoppio BP e' stato il piu' grande disastro della storia ambientale USA ma per dire che "abbiamo imparato le lezioni" ed ora trivelleremo meglio? Fra l'altro e' lo stesso che parla di stoccare la CO2 nei pozzi di petrolio in mare. Evviva.

Fabrizio Agosta per parlare degli affioranti in superficie. E' uno sponsorizzato da Shell e Total per studiare, innocentemente, sicuramente, le riserve petrolifere di Appennino e di Puglia.

Marco Mucciarelli per parlare della sismicita' indotta.  Quello che aveva detto che in Italia non c'e fracking. Mai sentito parlare di Ribolla? Sulcis? Evidentemente no.

“Non ci sono attività di fracking in Emilia Romagna, non ci sono in Italia, non ci sono in Europa.” 

Ipse dixit.

Andrea Borgia il quale a suo tempo mi chiese materiale sull'idrogeno solforato e Kilburn etc etc contro le trivelle sul Monte Amiata. E pure se gli risolvevo una equazione matematica. Ma a che gioco gioca? Che schifo.

Hanno pure chiamato uno dell'America, che guarda caso e' uno che dice che il fracking non fa venire i terremoti!

Tale Haydar Al-Shukri.  Nonostante anche Fox news - notoriamente di destra, conservatrice, alla Romney - affermasse che i terremoti attorno a Little Rock potessero essere attributi al fracking, il prof. Al-Shukri insisteva che siccome solo 280 su 10000 terremoti si erano scatenati vicini al pozzo,
allora il "fracking non c'entra."

E si, se li scelgono bene i relatori!

E come non riconoscere:

Giuseppe Tannoia per parlare della prevenzione ambientale. Oddio. Quello li e' venuto a Pescara nel 2008 con il suo bel vestito di lino color senape a difendere il Centro Oli. Fece una figura barbina perche' di idrogeno solforato e di emissioni e di conseguenze sulla salute ne sapeva piu' la casalinga di Ortona che lui. E infatti dopo il convegno per cercare di farmi il lavaggio del cervello, venne a dirmi che lui... era un ambientalista!!!!!

Oltre a Tannoia, per parlare di "prevenzione ambientale" c'e' tutta la cricca dei politici, primo fra tutti

Vito de Filippo. Ma... Vito de Filippo non aveva presentato una moratoria contro le trivelle in Basilicata?  E perche' adesso va al convegno dei petrolieri?

Ah si, certo: era solo propaganda!!!
Infatti era per finta la moratoria!


e poi lui, il ministro dell'Ambiente a cui non importa niente dell'Ambiente:  

CORRADO CLINI


Ci sono tanti altri nomi nell'opuscolo della conferenza e non ho il tempo per indagare su ciascuno.

Ma come vorrei sapere quanta di quella gente e' pagata dall'ENI, Assomineraria, MOG, Total, Shell. Come vorrei sapere quanta di quella gente sa cosa significa veramente vivere vicino ad un centro oli.  Come vorrei sapere quanta di quella gente manderebbe i suoi figli a bere l'acqua del Pertusillo.

Vorrei sapere come fanno a dormire tranquilli la notte.

Invece secondo la locandina avranno cene sociali, cabaret, timbri d'argento, buffet.  Chissa' magari si presenta pure Rocco Papaleo a fare l'intrattentore al piano bar.

Hanno pure le gite alla "sorgente naturale" di petrolio!
Sara' felice Cristiano Re!

E chi paga tutto cio?

Il contribuente italiano? La regione Basilicata? L'ENI? Le royalties? Mistero.

Mentre la gente respira H2S.

Mi chiedo perche' non gli danno invece "Carpe del Pertusillo" o "Acqua di Calvello" o "Fagioli della Val D'Agri" - con condimento da idrocarburi cucinati al vapore di H2S e con deliziosi metalli pesanti per contorno? 

Mi sento sporca solo a leggerle queste cose.

Uno schifo che piu' schifo non si puo'.
Anzi si.

Qual'e' lo schifo maggiore?

Che tutta questa gentaglia che vive in posti remoti - Milano, California, Londra, Roma e Little Rock -
puo' andare in Basilicata a dire che e' tuttapposto.

E poi ripartire, felici, rimborsati, sorridenti. Con la pancia e il portafoglio pieni.

E invece gli abitanti della Basilicata, non solo non sono invitati, ma non possono neanche manifestare il loro dissenso. La questura ha infatti negato al tenente di Bello di organzziare una manifestazione in cui esprimere la propria contrarieta' alla Basilicata petrolizzata. La Cina e' piu' democratica.

Agli abitanti di Basilicata, e d'Italia.  Non credeteci, e' tutto sporco, brutto, disonesto, ingannevole, falso.

Il petrolio gli ha annerito anche le coscienze.





10 comments:

enzo said...

C'è anche Paolo Scandone,con la compagna Etta Patacca, entrambi al soldo di Eni & Co. In più, Paolo Scandone è quello che certificò che il sito di Terzo Cavone, a Scanzano Jonico, in Basilicata, era idoneo a contenere nelle cave sotterranee di salgemma, il deposito unico nazionale di scorie nucleari (secondo l'Aiea, invece, il sito di Terzo Cavone non centrava nessuno dei 5 requisiti necessari alla realizzazione di un sito di stoccaggio nucleare). A Scandone, in quei giorni del 2003, lo chiamavano il geologo del generale Carlo Jean della Sogin, comandato dal governo a realizzare in Basilicata il cimitero nazionale di scorie nucleari. In centomila lucani protestammo e cacciammo Scandone e il sito di scorie dalla Basilicata. Ora. La restaurazione in atto in Basilicata è così arrogante che richiama uno come Scandone ad offendere la protesta civile di quegli anni che è nella memoria collettiva di tutti i lucani. Ma questi gesti di arroganza e strafottenza politica, cara Maria Rita, sono sempre il preludio della fine dei regimi che ci governano. Ce lo insegna la storia.

Astronik said...

L'apoteosi del tutt'appostismo in salsa lucana! Che si vergognino tutti.

robur said...

Probabilmente non c' e' maggior contraddizione in termini che accostare le parole petrolio e sostenibilita', invece in lucania ci fanno pure un dibattito scientifico. Capisco che ognuno difende le sue posizioni, sopratutto in campo professionale, ma ogni parola ha il suo significato e parlare di sostenibilita' vuol dire secondo me che la salute, la bonta' delle nostre acque,il turismo e i prodotti agricoli e a tutto quello che vive bene solo lontano dal petrolio per loro ha scarso valore

Marco Mucciarelli said...

Cara D.ssa D'Orsogna, forse dagli States certe cose le sfuggono, ma dovrebbe scegliere meglio i suoi amici in Italia. Provi a chiedere alla professoressa Colella, perchè quando era direttrice del dipartimento di Geologia a Unibas chiese di bandire un concorso per professore associato nel settore GEO09- Georisorse minerarie, e chi fosse il candidato interno che all'epoca ricopriva il ruolo di professore a contratto in quel settore. Il verbale della valutazione è pubblico e si scarica qui: http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CCcQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.unibas.it%2Fdocumenti%2Fvc_docenti_II%2FRelazione%2520finale%2520geo09.pdf&ei=lB6sULSdHoiShgeSuYGYCw&usg=AFQjCNGrCNn31rEmEWfSPHQ-1UzH36Hm6Q.
Chieda anche perché UniBas non chiamò mai nessuno dei due vincitori ed il posto andò deserto. Si interroghi se per caso non fosse stata intenzione dell'allora direttore quella di avere invece come vincitore da chiamare in servizio il quarto classificato, quello che lei definisce nel suo post "cacciato dall'Abruzzo e che non ha ancora avuto abbastanza umiliazioni". Una paladina dell'ambiente avrebbe dovuto essere felice di poter arruolare un gemmologo o un esperto di pietre dure per il restauro (i due vincitori), e invece nessuno fu chiamato ad UniBas. Forse interessava un esperto di prospezioni geofisiche per il petrolio?

Anonymous said...

Ma lei chi è per sostenere che "lo sviluppo sostenibile delle fonti fossili non esiste"? Come si permette di affermare che i geologi al soldo dell'eni servono a certificare il "Tuttapposto"? Lei come può permettersi di criticare il congresso di un'Ordine Professionale? Come si permette di sminuire una figura professionale se parla e cerca di fare chiarezza su tematiche che riguardano la sua area di competenza e conoscenza?
Quando Lei o altri enti organizzate conferenze, dibattiti ecc. dove ve la suonate e cantate da soli, avete mai invitato o consentito un dibattito con figure professionali qualificate? Oppure a Lei fa più piacere essere definita, davanti alle telecamere, "Il maggior esperto in materia"? Di fatto, accettando la definizione si sta appropriando di una qualifica che non le spetta.
E se una voce, non contraria ma che solo fa domande che vanno fuori dal vostro seminato, si leva sul suo blog o alle conferenze a cui partecipa, questa viene subito aggredita e massa a tacere? Vedi anche commenti, ragionevoli, che lei non pubblica, come probabilmente farà con questo. Le sembra questo un agire Democratico?
Nella migliore delle ipotesi chi commenta viene tacciato di appartenere alla categoria dei petrolieri. Non le sembra di esagerare? C'è anche altra gente/professionisti che fanno funzionare la loro materia grigia, hanno delle opinioni, magari diverse dalle sue e allora? Sono forse dei dementi che non vanno ascoltati?Oppure lei pensa di possedere la verità e quindi o con lei o contro di lei? Questo atteggiamento/comportamento in psicanalisi ha un nome e cognome!

Perché uno è in "Malafede" o "Ubriaco" se parla di certe cose? Perché spara a zero sui partecipanti al congresso come se fossero tutti Dementi? Come si permette di definirli "Gentaglia"?
Sono un Geologo NON AL SOLDO DI ENI, iscritto all'Ordine da più di 30 anni, tutti dedicati più che onestamente alla professione. Mi sento offeso da tutto il suo livore e le imprecazioni rivolte ad una categoria che vuole solo fare onestamente il proprio Mestiere. Lo sa che questo si chiama Diffamazione?

E poi lei mi viene a dire che si offende se un politico non mantiene la parola che le a dato? Penso sia più grave la sua offesa contro i Geologi che quella che ha ricevuto Lei.
La saluto
Anonimo (tanto un nome vale l'altro)!

Anonymous said...

Essere ambientalisti non significa essere necessariamente contro il petrolio , ma anche, lì dove è già in atto un'attività petrolifera, essere attenti alla tutela del territorio e delle sue risorse umane e naturali da parte delle aggressioni che provengono dalle attività industriali, compresa quella petrolifera. In merito, poi, alla chiamata presso l'Unibas del posto di Professore Associato nel settore GEO 09, citato nel post del Prof. Mucciarelli, ciò attiene a fatti accademici, e cioè alla programmazione didattica del Corso di laurea in Scienze Geologiche dell'Unibas, nel cui merito non ritengo sia ora il caso di entrare, perchè troppo lungo e complesso, perchè non ritengo sia questo il luogo idoneo e perchè con il Prof. Mucciarelli ci siamo già denunciati vicendevolmente nel passato.
Albina Colella

maria rita said...

All'anonimo dell'1:25

This is America: it is called free speech, my friend. And there is something beautiful in this country called the first amendment.

E comunque:

Gennaio 2008, Luglio 2008 Pescara. Conferenze con MR e l'ENI. Hanno fatto una figura barbina. Ma proprio barbina.

Dopo di che, tutte le volte che l'ENI e' stata invitata si sono rifiutati di venire.

A Muro Leccese e a Marsico Nuovo
c'erano geologi a servizio dell'ENI ma in "privato", e anche li, non c'e' stata storia.

Si sono gentaglia, perche' pensano ai soldi del "proprio lavoro onesto" e non vedono le lacrime di chi al centro oli ci vive dopo una vita di sacrifici.

Ed erano lacrime vere.





maria rita said...

caro Mucciarelli,

lei cade fuori tema. non e' che uno se la puo' cavare attaccando gli altri. qui si parla non dei concorsi all'Unibas, quanto invece del fatto che fanno un convegno sul petrolio in una regione martoriata da ENI o Total dove tutti i partecipanti sono in qualche modo protrivelle o sponsiorizzati ENI.

Non c'e' n'e' uno li in mezzo, incluso lei, il cui titolo sia:
"Gli idrocarburi nel Pertusillo: possibile inquinamento dovuto ai pozzi
dell'ENI", oppure "Rifiuti petroliferi a Corleto Perticara: il ruolo della Total"

E forse se si invitavano persone indipendenti si sarebbero potuti affrontare anche questi temi, senza tabu in modo da vedere la vera "sostenibilita'" del petrolio.

che ovviamente non esiste!

Antonio, geologo said...

Carissimo “Anonimo tanto un nome vale l’altro”, il livore con il quale ti scagli (contro chi ti pubblica l’articolo) mi fa pensare al detto “gallina che canta ha fatto l’uovo”; perché l’argomento principale di Maria Rita “non prendere soldi dai petrolieri”, va letto come non svendere la professione: vedi, da geologo ti ricordo che quello che chiede Maria Rita, oltre che un dovere morale è un OBBLIGO anche per te, sancito così “La professione del geologo è di preminente interesse pubblico e generale e deve essere esercitata nel rigoroso rispetto della normativa vigente, nonché delle disposizioni contenute nel presente Codice Deontologico di Autodisciplina ed Etica Professionale” (Art. 1). Interesse pubblico e generale: e allora, dove sta il problema? Guarda, io non mi sento offeso, semmai stimolato.
Quanto ai tuoi argomenti, beh, c’è un pò di gente in giro nel mondo in ottimo accordo con Maria Rita. O pensi che non sia un problema produrre CO2, tanto la si può stoccare dove si vuole? O che raffinare gli idrocarburi sia un giochino da ragazzi? O tu pensi che sia serio o intelligente per l’Italia farsi surclassare sull’uso delle rinnovabili da nazioni che con il nostro clima farebbero meraviglie (anche economiche) e avrebbero già ridotto ai minimi termini le tue care fonti fossili?
Che poi quelli italiani siano giacimenti degni di congressi e film lo si valuta meglio così: proviamo a portare le royalties a livelli dei paesi scandinavi e vediamo dove finiscono gli importantissimi giacimenti italiani e tutti i petrolieri pronti a sfruttarli.
Dammi retta collega anonimo, lascia perdere le fonti fossili e pensa a quanto già c’è da fare per il risanamento ambientale di questo povero paese allo sbando anche per avere trascurato per tanti anni la cultura ed i problemi ambientali.

Anonymous said...

Antonio,
mi dispiace, ma non hai capito il mio punto. Per quanto mi riguarda MR solleva molti buoni punti, no problem with it. La mia critica si rivolge ai toni della sua discussione. Evitiamo per cortesia i detti, le uova lasciamole fare alle galline!!! Conosco bene il codice deontologico, forse meglio di quanto puoi immaginare. Sei corretto nel riportare che la nostra professione ha un preminente interesse pubblico.Il problema sono proprio i nostri colleghi che fanno prevalere il proprio interesse, mi limiterei a quello ideologico su quello tecnico/oggettivo basato sull'analisi dei dati.Cosa mi dici su questo aspetto? Riguardo all'essere o meno asserviti al petrolio, non vedo dove sia il problema. Se il professionista fa il suo lavoro eticamente non lo si può attaccare. Il problema è mettere l'ideologia/avversione ad un aspetto della professione, sopra l'analisi critica. Sei corretto e concordo con te, bisogna guardare al futuro nell'interesse di noi tutti. Però è anche importante assicurarci una transizione efficace alle energie del futuro. Bisogna avere un atteggiamento realistico e lavorare per fare in modo che detta transizione sia indolore. Ci piaccia o no gli idrocarburi ci servono ancora, penso che almeno su questo concordi. Be, allora facciamo che piuttosto che demonizzare, cerchiamo di imporre controlli sulle attività, chi lavora male a casa. It is better to have a proactive approach rather than a reactive approach. Scusa la citazione in inglese, ma questo piace a MR.
un saluto Anonimo del tanto....