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Wednesday, August 27, 2008

Lucia Annunziata, Sergio Romano, Giuseppe Turani, Joaquin Navarro Valls: amici dell'ENI


*** ieri ci sono stati dei problemi all'oleodotto di Ortona. Potete leggerne di piu qui ApocalisseItalia ***

L'ENI (NYSE:E) ha deciso di lanciarsi nell'editoria. Dopo avere inquinato con le sue amiche del petrolio mezza Italia, decidono di aprire una rivista patinata dal titolo: "OIL". Per colmare una "lacuna culturale", si dice, cioe' per spiegare alla gente quanto sia importante trivellare e perche' la benzina costa cosi tanto e per creare una nuova cultura del petrolio. Sicuramente il loro sara' un giornalismo equilibrato, obiettivo, libero. Mi viene da ridere, ma e' proprio cosi'.

E siccome l'ENI pensa in grande decide innanzitutto di pubblicare il suo giornalino (o dovrei dire strumento di propaganda?) in edizione bilingue italiano - inglese, e di affidare i suoi interventi a giornalisti famosi d'Italia cioe':

Lucia Annunziata , per molti anni alla RAI, in particolare per Rai 3 e che ora scrive per la Stampa;

Sergio Romano, ex diplomatico italiano e che ora scrive per la Stampa, il Corriere della Sera e Panorama;

Giuseppe Turani , che scrive su La Repubblica;

Joaquin Navarro Valls, ex direttore dell'ufficio stampa del Vaticano, membro del'Opus Dei e che ora fa parte del consiglio di amministrazione dell'Universita' biomedica di Roma.

Sergio Romano gia' scrive per "ENI's way", una rivista di propaganda dell'ENI. Il compenso della signora Annunziata dovrebbe essere di circa 150,000 euro all'anno, per quattro articoli. C'e' pure un suo profilo sotto la pagina web dell'ENI!! Degli altri non si sail compenso. Chissa'. Dunque, un elemento in piu per evidenziare che quando leggiamo gli articoli sui giornali italiani, non si puo' che dubitare della buona fede di chi scrive. L'ENI si e' coperta bene da tutti fronti, visto che i signori su citati scrivono sui maggiori giornali d'Italia. Ovviamente, se l'ENI ti da 150,000 euro per quattro articoli, come puoi non scrivere cose carine su di loro? Sulla "rivista culturale" che secondo l'ENI serve a "colmare i vuoti informativi" OIL ma anche sul quotidiano per cui lavori?

E siccome loro ci tengono all'ambiente la rivista OIL e' scritta tutta su carta reciclata. Andiamo avanti cosi!


Fonti: Il Giornale,
La Repubblica

6 comments:

maria rita said...

Una piccola osservazione: ho avuto un piccolo incidente con la macchina (niente di grave e non era neanche colpa mia) e non ho avuto tanto tempo di leggere i vari commenti negli scorsi giorni. Ma dalle cose che leggo mi preme chiedervi di scrivere in maniera educata e DI NON SCRIVERE PAROLACCE. Non va bene, e da adesso in poi scriverle non sara' piu' tollerato. Cancellero' tutti i commenti dove compaiono parole offensivi. OK?

Tatone Massimo said...

giusto........l'importante che stai bene Dottoressa.l

Cinzia said...

Ciao, sono un'ortonese (anzi, caldarese) profondamente onorata di avere una conterranea come te. Sei davvero una donna speciale, una di quelle che si incontrano raramente. Hai sposato anima e cuore questa causa per amore della nostra meravigliosa regione, e per questo ti sono grata (e con me tutti coloro che amano davvero l'Abruzzo). GRAZIE e CONTINUA COSì. Sono al 100% con te. Speriamo di riuscire a fermare questa follia.
Cinzia

Anonymous said...

allora mi scuso per la mia parolaccia (c...ni) però nel contesto ci calzava e poi è un termine entrato purtroppo nel linguaggio comune della politica (lo ha usato anche berlusconi per definire coloro i quali non lo votavano). Venendo allo specifico, mi pare che la novità sia che l'Eni s'è comprato un bel pezzo grosso della sala stampa vaticana. E non lo faranno mica perchè sotto piazza san pietro c'è il petrolio...la macchina è ridotta male?

Anonymous said...

Innanzi tutto Pro.ssa stia attenta con l'auto, particolarmente che tipo di carburante usa, può fare qualche capriccio.
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Se gli Abruzzesi fossero tutti come me, l' Eni si potrebbe comprare tutti i giornali del mondo e gli potrebbe dare tutti i soldi possibili, non servirebbe a NIENTE, anzi sarebbe PEGGIO per loro; purtroppo, la maggioranza della gente vive di cose inutili e vuole giocare come i bambini per non vedere chi gli scava la fossa sotto i piedi.

Anonymous said...

auguri di pronta guarigione Maria Rita da Ortona.

Sn felice di constatare come il numero degli ortonesi su questi blog sta crescendo....
saluti ai ragazzi di Caldari...

w la costa dei trabocchi