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Sunday, September 22, 2019

Il numero degli uccelli in Nord America e' calato di 3 miliardi di unita' dal 1970 ad oggi


La perdita di uccelli, che fa parte della perdita' di biodiversita' sul pianeta.

Dal 1970 ad oggi sono andati persi 3 miliardi di uccelli.

Alla fine, come sempre, tutto parte dalle azioni dell'uomo, che hanno portato ad estinzioni e a perdita di esemplari ad un tasso che il pianeta non ha mai visto prima.  A livello mondiale si stima che 
la popolazione mondiale di esseri vertebrati (uccelli, pesci, mammiferi ed anfibi) e' calato del 60% dal 1970 ad oggi.

In questi giorni uno studio in Science mostra i risultati di studi specifici sulla popolazione di uccelli nel Nord America. E' stato eseguito da un gruppo di studiosi del Cornell Laboratory of Ornithology, guidato da  Ken Rosenberg in collaborazione con l'ente nazionale di geologia americano, lo US Geological Survey, e assieme a varie organizzazioni ambientali, nonche' con l'input di vari cittadini che hanno monitorato il passaggio di uccelli.

Il risultato e' sorprendente, ma neanche troppo vista la moria globale di uccelli, anfibi, insetti. 
C'e' stato appunto un calo di 3 miliardi di unita' che il 30% della popolazione di uccelli del Nord America in 50 anni.

Negli scorsi 50 anni dunque, un uccello su quattro e' andato perso.

Le specie di uccelli a sorrfire di piu' di perdita sono gli uccelli comuni come emerge da una lista di 529 specie monitorati da vari gruppi, inclusi cittadini normali, e da dati radar.

Parliamo di rondini, merli, allodole, storni che un tempo aiutavano a marcare le stagioni, che compaiono nelle nostre poesie, e nei nostri cieli di primavera. E che adesso sono sempre piu' rari.

Durante gli studi metereologici, gli uccelli spesso vengono rilevati dai radar; e da questi dati meterologici monitorati nel corso degli anni, emerge che negli scorsi dieci anni la popolazione di uccelli e' calata del 14% .

In soli dieci anni.
 
Perche' gli uccelli sono in declino?

Lo studio non identifica una causa specifica, ma molteplici. Alla fine tutti sappiamo i veri motivi: la perdita di habitat, l'aumento dell'urbanizzazione, l'uso di pesticidi, l'inquinamento e tutto cio' che questo ha comportato.

Ci sono sempre piu' edifici, infrastruttura, e in genere perdita di aree aperte. Spesso gli uccelli muoiono a contatto con linee della corrente, con finestre e anche con infrastruttura collegata alla rinnovabili, come pale eoliche e simili. In altri casi vengono mangiati da gatti e altri animali domestici. Fa ridere? Si, ma ci sono studi che stimano che ogni anno vengono uccisi miliardi di uccelli per colpa di gatti, urti contro automobili,vetri, linee della corrente e turbine eoliche.
Tutto questo non vuol dire che le rondini stanno per estinguersi. Vuol dire solo che cinquanta, e anche solo dieci anni fa, ce n'erano molte di piu', e che se non facciamo niente le cose non faranno che peggiorare. Quello che e' sorpredente e' il tasso veloce di moria di questi uccelli

E perche' tutto questo e' preoccupante?

Beh, a parte per la bellezza, per la biodiversita' e per il nostro pianeta che cambia in una direzione a noi ignota, gli uccelli hanno un ruolo importante nel nostro ecosistema: mangiano insetti, disperdono semi aiutano la pollinazione, e sono cibo per altri animali (non solo i gatti!).

Hanno un ruolo fondamentale nell'agricoltura, specie per chi vuole praticare l'agricoltura sostenibile perche' mangiano pesti e riducono la necessita' di pesticidi.
Magicamente pero' alcune specie di uccelli hanno visto aumentare il numero di unita': sono uccelli acquatici e rapaci, come aquile e falchi. Perche'? Grazie a leggi per la loro protezione.

Per esempio, da quando il DDT e' stato vietato, alcune specie di aquile reali sull'orlo dell'estinzione sono tornate a fiorire. La stessa cosa puo' dirsi di specie che vivono in zone lagunari, anche qui a causa di legislazioni protettive.

Per saperne di piu' esiste un sito, detto 3billionbirds.org che indica come aiutare gli uccelli.

Tenere uccelli in casa, usare vetri schermati per non farci urtare gli uccelli, piantare alberi perche' l'ombra aiuta gli uccelli, evitare i pesticidi, ridurre l'inquinamento, tutte queste cose assieme, unite a leggi per favorire gli uccelli potranno fare la differenza se lo vogliamo.

Tutto questo riguarda il Nord America, ma solo perche' lo studio si e' svolto li. E infatti, aneddoticamente ogni tanto sento dire, specie dalle persone di una certa eta', che non ci sono piu' le rondini in primavera o le lucciole d'estate. 

Ma non deve essere per forza una sentenza di morte: nel 1963, erano rimaste solo 487 coppie di aquile reali.

Adesso ce ne sono piu' di 10,000.


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