Come era il Calderone nel 1915
Le croci rosse, in alto a sinistra mostrano dove arrivava la neve fra le due guerre mondiali.
Si trova, o si trovava in Abruzzo e si chiama Calderone.
A circa 2650-2850 metri di altezza, sull'Appenino.
E' o era il piu meridionale dei ghiacciai d' Europa.
Fino ad un secolo fa c'erano 70 metri di ghiaccio fresco nel suo punto piu' nevoso durante l'estate. Adesso e' rimasto nevischio.
Da anni mostrava segni di instabilita': gia' nel 2001, 2007 e 2012 ci sono stati scioglimenti di neve drammatici. E poi nel 2017 le sue nevi superficiali si erano gia' sciolte completamente "fuori stagione" a causa della siccita' e del caldo. Questo non era mai successo prima.
La storia si ripete adesso nel 2019 : di nuovo tutta la neve superficiale si e' sciolta anche quest'anno, lasciando solo ghiaccio residuo, esposto al sole.
A causa di tutti questi scioglimenti non piu' eventi eccezionali ma continui, il ghiacciaio non e' tecnicamente piu' tale ma e' un glacionevato.
Come funziona? Il mecanismo e' cosi: le nevi sui ghiacciai sono composte da nevi stagionali, grazie alle nevi dell'inverno precedente, e poi da uno strato di ghiaccio sottostante, permanente. Nelle annate passate, appunto nel 2001, 2007 e 2012 le nevi superficiali, quelle stagionali dell'inverno precendente, sono parzialmente scomparse verso la fine dell'estate esponendo lo strato permanente che adesso e' di 15--25 metri.
Pian piano anche lo strato permanente inizia a ridursi e lo strato superficiale si riduce. E cosi nel gennaio 2014 il catasto italiano lo riduce a “glacionevato”, non piu' “ghiacciaio”, e anzi nel 2000 si e' pure spaccato in due. Un “glacionevato”, e' meno di un ghiacciaio piu' piccolo di un ghiacciaio e di limitato spessore.
E cosi, a causa di questi scioglimenti parziali e non, il ghiacciaio del Calderone e' ora una cosa diversa. Cento anni fa c'erano 70 metri di ghiaccio, ora non resta niente.
Qui il video su Rai News
No comments:
Post a Comment