.

.

Tuesday, November 6, 2012

Obama! - part 2


E' finita, Obama e' stato rieletto.

Ovviamente sono stata contenta della vittoria e ho seguito tutta la serata con trepidazione ed anche un po di sorpresa a quanto sia stata "facile".

Non c'e' che dire. Alla fine e' stato uno speech elettrizzante, pronuniciato davanti ad una platea gioiosa e fatta di persone di tutti i colori. Si e' parlato dell'essere il presidente di tutti, che il lavoro vero inizia adesso, e che il ruolo dei cittadini non finisce con le elezioni, ma che occorre fare il nostro dovere civico tutti i giorni.

Si e' parlato di investire nell'high tech, di diminuire le diesguaglianze sociali e del fatto che sebbene tutti abbiano diritto e desiderio di perseguire i propri obiettivi personali, c'e' una cosa piu' grande e che ci porta al successo collettivo, il sentirci parte di un unica nazione in cui si cresce assieme. Ha parlato di "love, compassion, pattriottism", e ha parlato di una nazione che vuole essere "generous, tolerant, compassionate" verso tutti, bianchi e neri, ricchi e poveri, gay e non gay, e di tutte le razze. Ha fatto comparsa anche il global warming.

Sul perche' della vittoria e' stato detto un po di tutto: che i democratici sono stati avvantaggiati dai cambi demografici USA, in cui i bianchi sono passati dall'84% dell'elettorato al 72%, con il restante facente parte di minoranze etniche che tendono a votare democratico; che la campagna elettorale di Obama e' stata meglio organizzata e non (solo) per raccolta soldi, ma soprattutto per il modo in cui sono stati al passo con i tempi, usando la tecnologia del 2012 come twitter, facebook, programmi televisivi, giovani, aprendo uffici elettorali presso comunita' che tendenzialmente non votano; che Romney e' stato indebolito dalle primarie del partito repubblicano in cui ha dovuto porsi piu' a destra del dovuto per prendere i voti del tea party, per poi invece doversi ri-creare una immagine centrista alle elezioni generali; e che il ruolo delle donne e' stato fondamentale in queste elezioni.

Si potrebbe continuare.

Ma una volta finite le festivita' la domanda e' : cosa fara' adesso Obama?

Lascia dietro una buona eredita' - far passare la riforma sanitaria non e' stato uno scherzo e cambiera' questo paese profondamente. La guerra in Iraq e' finita. Osama e' morto, l'economia timidamente migliora.

E adesso? 

Adesso quale che sia, il lavoro davanti sara' duro per lui - il paese e' fortemente diviso, con quelli di destra piu conservatori di prima, quelli di sinistra piu' liberali di prima. Obama dovra' lavorare ed essere il presidente di tutti, e non per altro il suo primo tweet e' stato: We are all in this together - ci siamo dentro tutti assieme.

Ovviamente una delle cose che a me stanno piu' a cuore e' l'ambiente. Nel bene e nel male,  molte delle "mode" del mondo partono da noi americani. E in questo senso Obama e' stato un po' deludente in questi anni. Certo, Romney non sarebbe stato meglio, assolutamente, e spero che Obama usi questi
altri quattro anni per prendere decisioni piu' coraggiose sull'ambiente. Molto di piu' di quanto fatto finora, visto che fra quattro anni la sua carriera politica sara' finita e non deve farsi piu' i calcoli di come fare per essere rieletto.

Ecco allora una piccola indicazione che spero sia un buon segnale.

In data 4 Novembre - quindi due giorni prima delle elezioni - l'EPA, l'ente di protezione degli USA annuncia che rilascera' nuove regolamentazioni sulle centrali a carbone e che essenzialmente verra' bandita la costruzione di nuove centrali a carbone.

Ma ci vorra' molto di piu'.

I cambiamenti climatici devono essere affrontati di petto, con leggi stringenti contro le emissioni di CO2 - che si e' classificato dall'EPA come un inquinante - per evitare  il peggioramento della situazione, come ha tristemente ricordato l'uragano Sandy.

Occorre salvare la biodiversita', proteggere l'Artico, i parchi nazionali, i campi, l'Oceano che va acidificandosi.

E sopratutto occorre scappare a gambe levate dall'uso scellerato di fonti fossili, il principale responsabile di tutti i guai climatici. L'oleodotto delle tar sands, il fracking, le trivelle nel mare, sono tutte cose di cui possiamo e dobbiamo fare a meno.

Occorre invece focalizzare tutta la creativita' di cui questo paese e' capace sulle fonti rinnovabili, sul risparmio energetico, sulle automobili elettriche, sulla ricerca e sviluppo, sul vento, sul sole. Sara' difficile, ci saranno ostacoli, ma si puo' e si deve crescere in questa direzione.

E' la cosa giusta e razionale da fare. E' il modo in cui storicamente questa nazione e' creciuta ed e' diventata migliore. Abbiamo messo un uomo sulla luna. Possiamo vincere anche questa altra sfida in cui rimettiamo l'uomo sulla terra in modo piu' rispettoso per noi e per le generazioni future, se solo lo vorremmo.

Impossibile is nothing.
Good luck, Mr President.








5 comments:

Matteo F. said...

Anche qui in Italia siamo felici della vincita di Obama, in primis per la forza di una nazione di scegliere il proprio leader, di avere modo di avere alla propria guida qualcuno di serio, una classe politca che non sarà immune alle banalità che ne contraddistinguono il loro essere politicanti, ma con 1 morale vera!!! una serietà che da noi ormai è un retaggio del passato!!

Ma quello che mi chiedo.. avrà la forza dopo tutte queste belle promesse di far ratificare il protocollo di Kyoto anche agli USA? o anche Obama persevera la politica e la volontà di supportare la società americana sugli eccessi e sugli sprechi? Apportare delle limitazioni ad una nazione che è il simbolo del consumismo arrecherebbe dei danni alla struttura sociale ed all'economia che spesso si basa sull'indebitamento e porta a consumi eccessivi e sfrenati?
.. forse x ora non c'è nessun presidente che avrà veramente la forza di apportare un vero cambiamento alla società americana!

Matteo F. said...

Anche qui in Italia siamo felici della vincita di Obama, in primis per la forza di una nazione di scegliere il proprio leader, di avere modo di avere alla propria guida qualcuno di serio, una classe politca che non sarà immune alle banalità che ne contraddistinguono il loro essere politicanti, ma con 1 morale vera!!! una serietà che da noi ormai è un retaggio del passato!!

Ma quello che mi chiedo.. avrà la forza dopo tutte queste belle promesse di far ratificare il protocollo di Kyoto anche agli USA? o anche Obama persevera la politica e la volontà di supportare la società americana sugli eccessi e sugli sprechi? Apportare delle limitazioni ad una nazione che è il simbolo del consumismo arrecherebbe dei danni alla struttura sociale ed all'economia che spesso si basa sull'indebitamento e porta a consumi eccessivi e sfrenati?
.. forse x ora non c'è nessun presidente che avrà veramente la forza di apportare un vero cambiamento alla società americana!

barbaranotav said...

vedo che 4 anni di promesse tradite non son bastate.
Ma sì, fan bene i politici a riempirci di slogan e stronzate tanto siamo sempre pronti a creder loro. Pare proprio che non abbiamo memoria.

Inutile stare ad elencare chi ha favorito, chi lo paga, i droni che vuole sguinzagliare in tutti gli Usa (nel resto del mondo ad assassinare già ci sono).

Dai, magari esprimiamo anche felicità per la Killing list o lista di smaltimenti come la definisce.
Un bel gesto tolerant e compassionate.

Alberto said...

Come sa, Obama sostiene lo shale gas (ovvero il fracking idraulico) e punta molto su di esso per rilanciare l'economia. Addirittura gli Stati Uniti stanno iniziando ad esportare shale gas liquefatto. Ha dichiarato Obama
:
'I am a big promoter of natural gas'
(vedere lin sotto)

Come fa a conciliare le tesi di questo blog e l'entusiasmo per la rielezione di Obama?

http://www.cantonrep.com/news/x1107515432/Obama-on-fracking-I-am-a-big-promoter-of-natural-gas

davide said...

4 anni fa ci si chiedeva perch+ a voi obama,ed a noi berluska...
oggi diciamo:
a voi obama , a noi beppe!!!!!
ps mi va bene anche nicky
ciauuuuuuu