.

.

Tuesday, April 16, 2019

Cina: sismicita' indotta da trivelle di magnitudo 5.7 e 5.3 R








La notizia arriva direttamente dalla rivista scientifica Seismological Research Letters, e ha per titolo
"The December 2018 ML 5.7 and January 2019 ML 5.3 Earthquakes in South Sichuan Basin Induced by Shale Gas Hydraulic Fracturing".

Mi sembra chiaro, no? 

Cioe' in Cina, nella regione del South Sichuan c'e' stata sismicita' indotta dal fracking di magnitudo 5.7 a Dicembre 2018 e di magnitudo 5.3 a Gennaio 2019.

E questo non lo dice la D'Orsogna, lo dice appunto una rivista peer-reviewed. Io sono solo dieci anni e piu' che continuo a martellare queste cose, perche' non voglio che ci siano dubbi.

L'evidenza monta in tutto il pianeta; le trivelle non portano niente di buono a nessuno dei residenti, e qui ne abbiamo l'ultima prova.

Occorre dirlo a Salvini e a quegli altri yes-men che lo circondano in tema trivelle, fra cui i governatori di Basilicata, Abruzzo, rispettivamente Vito Bardi e Marco Marsilio.

L'articolo in questione parla di due terremoti violenti in Cina, di cui abbiamo a malapena sentito parlare ma che ha causato forti danni a case e strutture in zona.

Il terremoto di dicembre (5.7 magnitudo) e' stato il piu' pericoloso, anche se meno intenso: ha ferito e ha causato danni, si stima, per 8 miliardi di euro e con 630 evacuati. L'altro terremoto si e' verificato un mese dopo a otto chilometri di distanza.

Il colpevole di questi terremoti e' il Changning shale gas block dove si trivella e si pratica fracking dal 2010. I pozzi di reiniezione invece sono arrivati nel 2014.

E voila' guarda caso, proprio nel 2014 l'incidenza delle scosse di terremoto e l'intensita' associata e' aumentata drammaticamente.  

Qui si stima che la causa dei terremoti sia stato l'insieme delle cose: cioe' il fracking in se, e anche la reiniezione, almeno a sentire l'autore principale dello studio, Xinglin Lei del Geological Survey del Giappone.

Gli epicentri dei terremoti sono stati localizzati, e la loro profondita' non e' risultata troppo elevata, cosa che li rende compatibili con l'origine antropica: erano a due e dieci chilometri sotto la crosta terrestre, nella norma per sismicita' indotta.

Le scosse invece sono perfettamente correlate con l'attivita' di iniezione nei mesi di dicembre e gennaio 2019, sia nello spazio che nel tempo. La maggior parte dell'attivita' sismica si e' verificata in concomitanza con le azioni umane, con poche scosse di assestamento. Gli sbalzi di pressione sotterranea causati dalle trivelle e dalla reinizione hanno riattivato vecchie faglie dormienti o sconosciute. L'attivita' sismica si quieta invece dopo le attivita' petrolifere.

Non ci possono essere dubbi perche' tutto cade a pennello.

Trivelli o reinietti; la terra trema, e trema forte.
Ti fermi, si fermano anche i tremori.

Le trivelle hanno continuato pero' a pompare in altre parti dello Sichuan, in particolare nella contea di Rongxian e nella citta' di Zigong. Il 24 e il 25 Febbraio 2019 ci sono state tre scosse, tutte superiori al grado quattro della scala Richter. Il piu' grave di magnitudo 4.9 ha ucciso due persone, ferito una dozzina e causato vari danni agli edifici della citta'. Sono stati evacuati in 130 mila.
Non si sa ancora l'origine esatta di questi altri due terremoti, ma la gente non ha aspettato: sono scesi in piazza in 3000 a chiedere sicurezza e ad un fermo temporaneo alle trivelle. Il fermo e' stato accordato, ma non si sa fino a quando durera'.

Ovviamente la Cina non e' proprio la culla dell'attivismo, ma in questo caso la paura e la consapevolezza potrebbero portare ad azioni forti da parte degli attivisti. Ma dall'altro lato ci sono interessi altrettanto forti: una enorme richiesta di energia in un paese in continua crescita; la voglia di produrlo in casa invece che importarlo, e incentivi da parte del governo. 

Si stima che la crescita della richiesta di gas continuera' fino al 2020.

Il problema e' che in Cina non ci sono fonti di gas "convenzionale" e che occorre fare ricorso a gas piu' scomodo da estrarre, che abbisogna di metodi piu' impattatnti e piu' distruttivi: appunto lo shale gas, dove che la roccia che lo contiene deve essere fratturato per estrarlo (da qui il nome fracking), da
metano negli strati di carbone e dal tight gas, ancora piu' intrappolato nella roccia da necessitare di fracking estremo.

E di questo gas "non-convenzionale" la Cina ne ha parecchio.  Hanno iniziato ad esplorare nel 2004, e il primo pozzo e' diventato attivo nel 2009. Nel 2012 hanno presentato un progetto quinquennale 
con sussidi e target di produzione. A trivellare le ditte nazionali CNPC e Sinopec.
Oggi, nel 2019 sono indietro rispetto ai piani del 2012, a causa di imprevisti e della difficolta' di estrarre questo gas cosi intrappolato nella roccia. 

E' il gas del Sichuan quello che e' considerato il meno difficile ed e' qui che si concentrano le maggiori operazioni. Pero' e' anche la zona maggiormente popolata, e un area gia' sismica. Anzi, solo dieci anni fa ci fu un mega terremoto che porto a piu' di 69mila vittime. Secondo vari sondaggi la gente gia' sapeva dei pericoli del fracking ed erano scettici dall'inizio, appunto per la sismicita' indotta, l'inquinamento di aria e di acqua, e gli usi spropositati di acqua.

Come dire, l'era di internet per tutti fa sapere a tutti che le trivelle sono una disgrazia per i residenti. Ma al governo questo non importa: il piano quinquennale dal 2018 al 2023 prevede ancora piu' fracking.

Basti solo pensare che nel 2018 la petrolditta CNPC  ha trivellato la bellezza di 330 pozzi nello Sichuan. Fino al 2017 ne avevano trivellato in totale solo 210.

E se ce il tuttapposto italiano, figuriamoci il tuttapposto cinese!

Sono subito partiti con la promessa di una review scientifica, per assicurarsi della sicurezza delle trivelle, hanno promesso che ci saranno seismologi presenti in ogni attivita' sismica per monitorare, e che ci saranno adeguate valutazioni di impatto ambientale, e che l'acqua per le trivelle verra' estratta in concomitanza con la disponibilita' locale, con la geologia e in modo da bilanciare le richieste dei residenti.

Sono ovviamente film gia' visti che si traducono in una sola parola, o due: balle cinesi!

E che il sismologo che guarda ferma i terremoti? O che gli impatti ambientali mai diranno che i loro pozzi fanno venire i terremoti? O che quando l'acqua e' poca i petrolieri volontariamente fermeranno le trivelle per farci fare il te ai residenti? 

Suvvia! Non siamo mica all'asilo!

Come sempre, occorre non farceli venire dall'inizio, e questo vale in Cina, in Italia e se vogliamo salvarlo, sul pianeta intero.

No comments: