Cosa c'era nei dintorni? Una bellissima raffineria della Shell. La riserva e' proprio qualche centinaio di metri a sud dell'impianto, nella citta' di Anacortes e nello stato del nord ovest americano Washington State.
A un certo punto la Shell non ha potuto fare a meno di rilasciare un qualche tipo di comunicato stampa. E cosi, dicono semplicemente che sono stati rilasciati in atmosfera dei generici "sulfur-based compounds" ma che era tuttapposto e che i livelli di queste sostanze chimiche erano tutte nella norma.
Passano due mesi. L'agenzia incaricata di sorvegliare l'inquinamento atmosferico, la Northwest Clean Air Agency (NCAA) riceve ben 63 segnalazioni in merito all'incidente. Una al giorno in media.
Inziano anche a circolare dei rapporti della Shell. Il primo, del 30 Marzo, parla solo di generici lavori di manuntenzione. Il secondo, del 10 Aprile, parla di un incidente accaduto il 20 Febbraio.
Entra in scena il professor Dan Jaffe, professore di chimica atmosferica ed ambientale presso la University of Washington. Va sul computer, e usando un apposito pacchetto di simulazioni viene su con le immagini di cui sopra. E' l'idrogeno solforato che dalle 12:50 fino alle 16:18 p.m. del 20 Febbraio si e' sparso nell'ambiente. Secondo il rapporto Shell sono stati rilasciati circa 2.3 libbre di idrogeno solforato. E la mappa mostra come tutta la comunita' ne ha risentito.
E' tanto, e' poco. Non e' questo il punto. Il punto e' che la gente ha respirato monnezza per colpa della Shell per tre ore. Conclude Jaffe:
"Any time you have industrial facilities located near people, this is going to happen"
Chiaro e semplice.
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