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Tuesday, August 13, 2019

Edison, Total, Hellenic Petroleum, Exxon: tutti a trivellare nel Mar Ionio di Grecia






Qui il sito SAVE PIRUS

Mi sono arrivate nella posta elettronica messaggi come piccoli grandi fulmini.
Trivelle in Grecia. La domanda che mi e' stata posta e' "Che si puo' fare per fermarli?"

Vorrei avere tanto avere la risposta giusta, e poter dare una ricetta facile. Ma non esiste una vera risposta, e quello che posso dire e' che l'ingrediente necessario, ma non sufficente, e' la volonta', la perseveranza quotidiana. 

Occorre volerlo piu' di loro, politici e petrolieri, e combatterli con la conoscenza, la tenacia, i numeri e la rabbia della folla, lo svergonarli.  Questo e' quello che mi insegna la mia esperienza in questi anni di trivelle da nord a sud d'Italia.

Ma l'inizio, come sempre in Grecia, come in Italia, e' capire chi sono, cosa vogliono, perche'.

Beh, no.  Il perche' e' sempre facile da capire ed e' ... il vile denaro. Checche' ne dicano e' sempre per soldi che si trivella.

Siamo, appunto, in Grecia, una nazione martoriata, dalla crisi economica, dai vari Tspiras, dai migranti, da una epidemia di tossicodipendenza, e ora dai petrol-speculatori. E in tutto questo, come sempre, una silenziosa, straziante bellezza, che sta a noi difendere.

I cattivi della storia sono quelli della Total di Francia, della Edison d'Italia e della Hellenic Petroleum a cui il governo greco ha dato il permesso di trivellare.

Siamo nella parte occidentale della Grecia, piu' vicino a noi, un mare sconosciuto da un punto di vista di idrocarburi e che dunque i nostri amici petrol-avvoltoi vogliono accapparrarsi.

Il consorzio trivellante e' guidato dalla Total, ma comprende l'italianissima Edison e la Hellenic Petroleum, il piu' grande raffinatore di Grecia.

A loro il governo ha assegnato l'intero blocco due nel mar Ionio. Alla Hellenic Petroleum invece e' stata data la concessione Arta-Preveza e quella del Peloponneso, entrambe onshore.

Infine, la Energean, l'unico produttore di petrolio greco per ora in azione e' stata data la concessione Aitoloakarnania onshore.

E intanto i politici di Grecia, incuranti di cambiamenti climatici, di scoppi, di Greta, di futuro annunciano tutti pimpanti: stiamo aprendo una pagina nuova alla ricerca di idrocarbrui nel paese. Questo lo ha detto il Ministro dell'Energia Giorgios Stathakis durante la fase di approvazione delle trivelle. Aggiunge che sebben con ritardo il paese seguira' le orme di  Cipro, Israele, Egitto.

E infatti la Total di Francia gia' trivella in Isreale ed Egitto a Cipro. Trivella pure in Basilicata, perche' i lucani, nonostante i fiumi di inchiostro e di chiacchere, glielo hanno permesso.

Da buon politico, Stathakis di Grecia dice che ci saranno stringentissimi protocolli ambientali a casa sua.

Eh certo, fino al primo scoppio, eh!

Uno dei primi punti di partenza e' l'isola di Zakynthos, l'isola di Ugo Foscolo, dove ai trivellatori il governo greco ha regalato 17mila chilometri quadrati di mare.  Una gran parte di introiti per l'isola e' dal turismo, dal mare blu. Come si puo' pensare di trivellare qui?

E' l'eterno miraggio dei petrolieri: tuttapposto, tutto si puo' fare, sempre, e chissa' perche' questa solfa, vecchia, stupida, bugiarda e ingannevole fa sempre breccia nel cervello dei politici.

Mr. Giorgios Stathakis, ministro di ambiente ed energia sotto Tspiras, perche' lei ha approvato cotanto scempio ambientale? Come si fa a proteggere ambiente e voler trivellare al tempo stesso?




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