Vladimir Putin chiama l'esercito russo per cercare di domare gli incendi in Siberia, che hanno ora raggiunto dimensioni epiche.
Il governo cerca di rassicurare tutti, ma la gente si lamenta di problemi respiratori e di situazione fuori controllo. E' una catastrofe ambientale senza precedenti, con gli incendi estesi in varie zone che in totale fanno un area grande tanto quanto l'intero Belgio.
Sono varie settimane che tutto questo va avanti, e sono bruciati intanto 3 millioni di ettari di foresta.
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Intanto cinque regioni del paese hanno dichiarato lo stato di emergenza; le piu' danneggiate sono state Sakha Republic e Krasnoyarsk.
La cosa triste e' che all'inizio le autorita' russe hanno sottostimato questi incendi dicendo che non pongono nessuna minaccia ne a persone ne ad attivita' economiche. Poi hanno aggiunto che il costo previsto per estinguere gli incendi sono maggiori dei costi causati dai danni fatti. Per esempio, Alexander Uss, governatore della regione di Krasnoyarsk dice che sarebbe insensato e addirittura dannoso mandare personale a spegnere gli incendi perche' e' "un fenomeno naturale".
Ma gli incendi non si sono fermati, ed ecco che arriva l'esercito.
La gente e' arrabbiata a causa del fumo che avvolge le citta' ed anzi 800,000 cittadini chiedono con una petizione che sia riconosciuto lo stato di calamita' naturale in tutta la Siberia.
Foreste e animali bruciano, diminuiscono le riserve idriche, la gente non puo' respirare, e' tutto grigio cenere e pure nella confinante Mongolia sono preoccupati.
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