E' tutto pronto, strutture, alberghi, metro. E medaglie.
E che medaglie - vengono da una iniziativa giapponese molto bella: il Tokyo 2020 Medal Project
con il quale si e' incentivata fra i cittadini la raccolta di metallo da telefonini ed altri apparecchi elettronici non piu' usati per costruire appunto le medaglie olimpiche.
Tutti a donare strumenti elettronici in disuso ed il risultato e' stato un successo strepitante: 80mila tonnellate di materiale ricavato da 6 milioni di ex telefonini. Tutto e' stato usato per costruire ogni singola medaglia d'oro, d'argento e di bronzo delle prossime olimpiadi e paraolimpiadi.
Si parla di 5,000 medaglie in totale.
Il progetto e' durato due anni ed e' stato possibile assemblare il 100% delle medaglie da questo materiale: 30 kg d'oro, 3,600 kg d'argento e 2,400 kg di bronzo piu' o meno. Il materiale e' stato poi fuso e trasformato nelle medaglie disegnate dall'artista Junichi Kawanishi che ha vinto una competizione con 400 aspiranti realizzatori.
A dire il vero non sono i primi a farlo, visto che era gia' successo a Vancouver 2010, e infatti qui hanno usato lo stesso metodo per estrarre i metalli.
A dire il vero non sono i primi a farlo, visto che era gia' successo a Vancouver 2010, e infatti qui hanno usato lo stesso metodo per estrarre i metalli.
Le Olimpiadi sono spesso occasione di spreco, e molte delle strutture di Sochi, Beijing, e Rio, sedi di edizioni passate, sono finite in disuso. L'idea e' che questo non debba succedere a Tokyo e il Medal Project e' uno sforzo per rendere tutto piu' sostenibile, dal piccolo al grande.
Per ora, bravi.
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