Di annunci sul no alle cannucce nei bicchieri al ristorante, e di meno imballaggi nei supermercati ce ne sono stati. Ma che io sappia, nessuno e' andato mai cosi lontano come la catena Unicoop di Firenze.
Fra un paio di settimane non saranno piu' venduti prodotti in plastica usa e getta. Lo annunciano
Daniela Mori e Michele Palatresi, i due presidenti di Unicoop Firenze che aggiungono che tutto questo si risolvera' in 80 milioni di piatti di plastica, 90 milioni di bicchieri, 50 milioni di posate in meno. In totale 220 milioni di pezzi di plastica in meno saranno venuti, corrispondenti a 1,500 tonnellate di plastica.
Ora, e' vero che le direttive UE impongono che questo divieto sia imposto in tutti i supermercati d'Europa, ma la legge scatta nel 2021. A Firenze, ed in Toscana, lo faranno con due anni di anticipo, rinuciando agli introiti collegati, e chissa', magari incappando nella rabbia di qualche cliente che non trovera' le sue forchette di plastica.
Ovviamente queste direttive, passate a Marzo 2019 sono figlie delle tante, troppe immagini e storie di balene e tartarughe trovate mezze, o completamente, morte con plastica di ogni genere nei loro intestini. E poi c'e' il problema Cina che ha smesso di prendersi e di reciclare la monnezza dell'occidente, portando alla domanda: dove la mettiamo tutta questa plastica?
Forse e' meglio non produrne ed usarne cosi tanta, visto che l'Europa produce 25 milioni di tonnellata di monnezza di plastica, di cui solo un quarto viene reciclata.
L'85% della robaccia non naturale in mare e' plastica.
Il voto dell'UE, 560 si contro 35 no, ha approvato il diveto di vendere e di produrre dieci tipi di plastica monouso inclusi piatti, posate, stecche per i palloncini, contenitori per cibo, bicchieri, e tutto cio' che e' fatto di polystyrene e cosidetta plastica oxo-degradabile.
Questa plastica oxo-degradabile era stata popolarizzata come plastica facilmente bio-degradabile in ambiente, ma poi e' stato osservato che tanto bio-degradabile non era. Soltanto si spezzettava in tanti pezzi piu' piccoli, rendendoli piu' difficili da eliminare e causando danni alla vita marina perche' essendo spezzettata veniva ingerita a ogni livello della catena alimentare. Addirittura alcune ditte come Nestle, Unilever e Pepsi hanno volontariamente accettato di non usare piu' plastica oxo-degradabile, perche' pure loro hanno capito gli enormi problemi causati.
L'UE impone altri provvedimenti: entro il 2029 il 90% delle bottiglie di plastica dovranno essere reciclate, e i produttori di sigarette dovranno includere nelle sigaratte il costo della raccolta delle cicche che spesso finiscono in spiaggia o peggio in mare.
Torniamo pero' al 2021, e anzi al 2019. A Firenze vietano la plastica monouso con due anni di anticipo con tanto coraggio. E' una cosa bellissima.
Per una volta diciamoci bravi, e diciamo bravi alla Unicoop Firenze.
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