Nel 1965 erano solo 50 milioni.
Non sono io che dico queste cose cosi drammatiche, e' l'ONU, e visto che questo ente e' cosi' lento e farraginoso, e cosi cauto nel fare i suoi annunci, direi che la situazione e' grave e difficile.
Un milione di specie e' a rischio di estinzione nei prossimi decenni, dice un gruppo di esperti dalle Nazioni Unite.
Per la precisione l'allarme arriva dall'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, noto come IPBES, che ha preparato tale rapporto. Era dal 2005 che non rilasciava documenti di cosi grande impatto.
Il rapporto parla del rischio del collasso del mondo cosi come lo conosciamo - un milione di specie non solo solo tanti animali, ma rappresenta un forte scossone per tutti gli equilibri naturali: il sistema di impollinazione, le catene alimentari, i bilanci di popolazione fra prede e predatori.
Il rapporto parla gia' ora di declino e di estinzioni, con gli autori che essenzialmente supplicano i politici di darsi da fare.
Dicono che oggigiorno c'e' maggiore attenzione all'ambiente ma che non e' ancora sufficiente a riparare i danni fatti.
Il principale responsabile di tutto questo e' l'uso del terreno: l'agricoltura intensiva, l'urbanizzazione, la distruzione di sistemi marini.
L'ottantacinque per cento di tutto l'habitat di zone paludose, e' andato perso; la coltivazione industriale di piante e animale ha portato all'indebolimento delle specie; i cambiamenti climatici hanno distrutto quel che restava. L'inquinamento, la diffusione di specie non native hanno fatto la loro parte pure loro. Due terzi degli oceani sono sotto pressione, come per esempio la perdita di *meta'* di tutti i coralli viventi. La pesca eccessiva, la plastica in mare sono arrivati a punti di forte preoccipazione.
Secondo gli autori del report dell'IPBES, i governi non stanno facendo abbastanza per fermare il declino di alberi e animali.
Molte delle specie saranno gia' perse se e quando mai si decidera' ad intervenire in modo determinato ed efficiente.
Cosa auspiacano?
Per prima cosa che i governi stabiliscano che almeno il 17% dell'ambiente terrestre e lagunare siano protetti, e cosi pure il 10% degli habitat marini.
Le stime e' che a questo punto siamo solo al 15% dell'ambiente terrestre e del 7% del mare.
Quindi, un po abbiamo fatto ma possiamo e dobbiamo fare di piu'.
E non solo occorre creare queste aree, occorre far si si che qualsiasi tipo di attivita' sia vietata, e che qui fiori e animali possano vivere e riprodursi in completa liberta'. La parte piu' difficile e' creare queste aree dove e' maggiormente necessario: zone fortemente antropizzate in ogni direzione dello sguardo umano dove la natura la vedi solo nei libri.
Il report in questione non lascia spazio all'ambiguita': se continuiamo cosi le perdite di vita non umana saranno "unprecedented in human history" e avranno implicazioni anche per l'uomo.
Posso aggiungere la mia: siamo troppi su questo pianeta. La natalita' in Niger e' di sette figli per donna, in Chad e Nigeria di sei. Ora senza entrare in troppi discorsi di economia, e di cosa faranno queste sette persone in uno dei paesi piu' poveri del mondo, il fatto resta che se anche fosse questo un paese ricchissimo, non e' possibile sostenere un ritmo di crescita cosi elevato, ne in Niger ne' in Svizzera. Proprio da un punto di vista di risorse umane.
In Nigeria la meta' della popolazione ha meno di 15 anni, e questo vuol dire che presto, se non gia', saranno in eta' riproduttiva. Negli altri paesi occidentali solo il 20% della popolazione ha meno di 15 anni. Come puo' il pianeta sopportare tutte queste persone?
Io non sono un demografo e non so quali debbano essere le politiche esatte per dissuadere le persone dall'avere troppi figli, ma occorre, a mio avviso, che l'ONU e la comunita' internazionale ritorni a fare campagne serie, umane e rispettose sul controllo delle nascite, che promuova opportunita' lavorative e di emancipazione alle donne specie nei paesi dove la natalita' e' cosi forte in modo tale che cosi non si ritrovano a fabbricare bambini come unico scopo nella vita, e che la chiesa, le moschee o chi per loro parli dei problemi collegati alla sovrappopolazione.
Certo, e' qualcosa un po brutto, ma occorre che ci si renda conto che il pianeta e' allo stremo. Dovranno pure esistere dei metodi gentili e garbati per educare le persone.
Nel 1965 la Nigeria aveva 50 milioni di persone.
Nel 1992 la Nigeria aveva 100 milioni di persone.
Nel 2019, oggi, ne ha 200 milioni.
Raddoppiati in meno di trent'anni.
Si prevede che nel 2035 arriveranno a 300 milioni.
Si prevede che nel 2100 saranno la terza nazione piu' popolosa del mondo, con *un miliardo* si, un miliardo, di persone.
Qualcosa deve essere fatto, non per la Nigeria che prendo qui solo perche' paese gia popoloso che presto diventera' una bomba demografica, quanto per il mondo intero.
No comments:
Post a Comment